Ho 21 anni e non ho speranze per il futuro

Buongiorno Giorgia. Innanzitutto condoglianze per il recente lutto che, senza dubbio, non migliora una situazione che Lei descrive difficoltosa già dai tempi del liceo. Le Sue parole sono puntuali e precise, e consentono di inquadrare il problema in modo piuttosto nitido, almeno in senso generale. Sono presenti una serie di "regole" e di "aspettative" su come le cose "dovrebbero" andare, un sistema astratto tramite cui Lei incontra il mondo e, di volta in volta, si confronta, uscendone naturalmente sconfitta... perché tra la teoria e la pratica c'è di mezzo la vita! Il vissuto di tristezza, stallo, e ripiegamento sul presente e sul passato sono fisiologici e dipendono dall'impossibilità di progettarsi nel futuro secondo identità: scompariranno nel momento in cui verrà sciolto il nodo. Naturalmente, i significati attribuiti alla scelta universitaria, il progetto futuro, il vissuto di inadeguatezza e mancanza di merito, sono da indagare e riferire alla Sua storia di vita e ai Suoi modi di essere nel mondo attraverso un contatto ben più approfondito di questo. Il percorso che ha di fronte è volto a prendere ben più di una scelta legata all'università: è la presa di contatto con Chi Lei sia e con Cosa Lei voglia per sè nel futuro, alla luce di un percorso di vita che appare disidentitario (cioè non autentico) dai tempi quantomeno del liceo. E' arrivato il momento, se desidera un parere, di riprenderlo in mano e di farlo Suo. Cominci un percorso di consulenza psicologica, ne trarrà beneficio (anche perché le risorse appaiono, dalle Sue parole, evidenti). A disposizione, in bocca al lupo! DMP