Ciao, ho 18 anni e devo dire che la mia vita non è stata rosa e fiori ne lo è esattamente in questo momento. Tutto è iniziato da mia sorella, che sin da quando ero piccola non mi sopportava accusandomi dei "favoritismi" che i nostri genitori avevano nei miei confronti. Iniziate le medie sono stata vittima di bullismo, facendomi poi solo un amica in terza ma separandoci al liceo, certo, abbiamo mantenuto i rapporti ma in questo momento le cose non vanno bene. Iniziato il liceo, con la brutta esperienza avuta alle medie ho iniziato senza rendermene conto a isolarmi, guadagnandomi il titolo di stramba della scuola e rimanendo isolta anche adesso, che ormai è troppo tardi per rimediare. Ho anche perso un altra amica di recente, la quale è sparita senza affrontarmi minimamente e l'altra ragazza di cui parlavo prima adesso si è fatta nuovi amici, divertendosi con loro ecc ma senza presentarmeli nonostante glie lo abbia chiesto spesso. È probabile che siano solo fantasie mie ma ho il costante pensiero di non servire più e che quindi anche lei mi stia usando solo per quei momenti di vuoto, senza mai chiedermi se sto bene o interessandosi. È l'unica amica che mi è rimasta praticamente e con questo non riesco a togliermi dalla testa il fatto di non piacere a nessuno, sia per il mio carattere che per il mio aspetto. Ci sono giorni in cui ho speranze per il futuro e in cui mi sento euforica ma altri, come questo, dove mi butto giù e mi sento distrutta.
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22 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno. Dalle Sue parole emerge un ripiegamento riflessivo su di sé, diremmo "depressivo", caratterizzato da: progettualità impossibile ("troppo tardi per rimediare") o tragica ("non piaccio a nessuno"), iper-riflessività su di sè e sul tempo passato (rispetto al quale Lei racconta l'inizio delle Sue difficoltà, e ritrova, passo passo, tutti quegli eventi che possono secondo medesimezza confermare il vissuto depressivo attuale), cristallizzazione nel presente. Qualsiasi evento di vita viene riconfigurato a partire da queste modalità di mantenimento del senso di sè: ad esempio, se trova una amica questa in realtà la sta solo usando. A propria volta, questa modalità di essere-nel-mondo attira più di frequente problematiche come, ad es, quella del bullismo o dello scherno, generando un circolo vizioso alimentato tanto da situazioni di vita reale quanto dalla riconfigurazione secondo medesimezza depressiva che Lei stessa attua. Ecco perché Le risulta impossibile, in questo momento, riuscire a scardinare il meccanismo di ripiegamento su di sé. L'età di vita che attraversa è poi caratterizzata da amplificazione dei vissuti, e successiva loro generalizzazione, pertanto laddove essi sono negativi tendono più di frequente a divenire totalizzanti. Consiglierei dii intraprendere quanto prima un percorso terapeutico, per evitare il perpetrarsi della situazione e consentirLe di vivere appieno i Suoi diciotto anni - e tutti quelli a seguire. Contatti un professionista nella Sua zona. In bocca al lupo! cordialità, DMP
23 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
È molto presente in lei un vissuto di inadeguatezza e di profonda autocolpevolizzazione. I rifiuti che lei ha percepito rinforzano una immagine del sè eccessivamente negativa e quindi non vera. Provi ad essere più indulgente con se stessa e a non misurare il suo valore in base alla risposta degli altri. È così giovane e ancora in formazione vedrà che superato questo passaggio lei sarà più forte e consapevole di se stessa. In questo giro di boa le consiglio una buona psicoterapia. In bocca a lupo
23 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara U., ti rispondo con la battuta di un film: "non è facile avere 18 anni. Ma passerà". Allora tu hai la vita davanti. Sono molto dispiaciuto che tu soffra. Evidentemente la tua famiglia non ti ha sostenuto come avresti avuto bisogno, quindi hai sviluppato un carattere timido e introverso. Non è normale, alla tua età, avere solo un'amica. Inoltre il tuo umore è instabile in maniera patologica. Dunque o riesci ad ampliare il tuo giro, frequentando un gruppo che ti interessa, anche di volontariato o con una passione in comune, altrimenti ti farebbe molto bene avviare un percorso psicoterapico.
Un caro saluto
Leopoldo Tacchini
22 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno. Ripetute esperienze negative consolidano dentro di noi delle rappresentazioni, delle idee di noi stessi e degli altri. Questo ovviamente ci porta a vedere le cose in un certo modo e spesso ne soffriamo. C è bisogno di capire bene il significato che quesi eventi hanno avuto per lei ed imparare a regolare le emozioni che ne derivano e che sono collegati ai sintomi come l'abbassamento dell'umore.
Le consiglio, pertanto, una terapia basata sul modello "metacognitivo interpersonale". Se ha bisogno di altre informazioni mi può contattare.
Saluti
22 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Il modo in cui stiamo nel mondo è enormemente influenzato da come ci sentiamo e da cosa pensiamo di noi stessi. Probabilmente nella tua vita ci sono tante piccole idee e tante piccole credenze che non sono mai state elaborate ed affrontate, e molte potrebbero essere negative . Ciò influenza sicuramente il modo in cui interagisci con gli altri e gli altri interagiscono con te.
Sei molto giovane, a 18 anni c'è tutta una vita davanti e questo è quindi un ottimo momento per decidere di cambiare qualcosa. Sicuramente un percorso potrebbe essere un valido aiuto che ti permetterebbe in particolare di: riflettere su te stessa, ampliare la tua conoscenza del tuo modo di stare in relazione con gli altri, comprendere quali sono i tuoi schemi familiari (che significato ha per te l'essere accusata da tua sorella di favoritismi? Perché pensi che lo dica? Come ti fa sentire? Pensi sia vero? Com'è il rapporto con i tuoi genitori? Etc), capire quali sono le tue credenze negative (da dove hanno origine? Sono supportate da eventi? Sono valide sempre?) e migliorare la tua autostima ed il tuo senso di efficacia.
Certo, un percorso psicologico può richiedere molto tempo ed energie, ma in casi come questo può rappresentare un valido aiuto per ricominciare!
Cordiali saluti,
Dott.ssa Alessia Musicò,
psicologa Firenze
22 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve, dal racconto si evince una sorta di messa in atto di comportamenti volti a confermare i rapporti negativi con se stessa e con gli altri. Per rompere lo schema sarebbe utile intraprendere un percorso psicologico. Resto a disposizione. Dott.ssa Masserdotti Giulia
22 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
mi sembra che i motivi per essere depressa e sfiduciata ci siano, dal suo racconto emerge un vissuto di conflittualità con sua sorella, isolamento, bullismo, difficoltà relazionali e un pensiero di inutilità con oscillazioni emotive che la mettono fortemente in discussione. Proverei a chiedere un aiuto psicoterapeutico per rielaborare tutto ciò e recuperare risorse per migliorare la sua vita. Non è tardi per rimediare.
Disponibile per approfondimenti
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
21 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno
Tutto ciò che descrive è solo frutto di un suo pensiero non vi sono dati obiettivi che le permettano di pensare e confermare che lei non è adeguata. Dovrebbe soffermarsi sul suo rapporto con sua sorella,
perciò le consiglio di rivolgersi a uno specialista.
Cordiali saluti
Dr.ssa Condina
