Sono sempre
Stata una ragazza piena di ambizioni, ho tanta voglia di fare. Ma questo è il periodo della mia vita dove mi sento più inerme.
Mi sento paralizzata. Sono laureata in economia, ho lavorato 6 mesi a milano, poi per un offerta di lavoro sono tornata vicino alla mie zone (Latina) e adesso è un anno e tre mesi che faccio un lavoro che non mi piace. Inoltre mi sveglio alle 5 del mattino per arrivare alle 8 in ufficio, vivo a casa con i miei che sono delle bravissime persone ma non ho più i miei spazi. Vorrei tanto tornare a Milano, ma ho paura di sbagliare ancora, si farmi un danno sia di carriera che economico perché li pagarsi l'affitto è difficile.
Sono disorientata e vorrei capire quale sia la mia strada, il lavoro che fa per me. Ma posso cambiare mille lavori per capirlo?
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10 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Ciao Jessica, grazie per esserti affidata a noi e aver condiviso ciò che ti preoccupa.
Posso immaginare quanto possa essere stato difficile per te tornare a vivere con i tuoi genitori, dopo un periodo di indipendenza economica e di lontananza, che ti ha fatto sperimentare la gioia di avere i tuoi tempi, i tuoi spazi e ti ha concesso di avere le tue soddisfazioni. Capisco anche l'insoddisfazione e la frustrazione legata ad un lavoro che non ti piace e che non ti fa sentire realizzata. Ti consiglio di non allontanare questi vissuti e queste emozioni negative, quanto piuttosto di tenertele strette e di trasformale in benzina per trovare la forza di andare verso un cambiamento.
Se oggi il tuo desiderio è quello di tornare a lavorare a milano e il tuo bisogno è di riprenderti la tua indipendenza e soddisfazione, non è detto che tu debba "cambiare mille lavori", lo hai già capito benissimo ciò che vuoi per te. Purtroppo a volte i nostri desideri si scontrano con la crudezza della realtà, che ci chiede a volte di piegarci e mettere temporaneamente da parte i nostri sogni per poter sopravvivere.
Ciò che è importante in questi momenti di stallo è non perdere di vista l'obiettivo e, per farlo, è necessario rimanere ben connessi con le proprie emozioni e sentimenti. Se te la senti, potresti intraprendere un percorso di sostegno psicologico per concederti un tempo e uno spazio tuoi per ricontattare quelle risorse che oggi non senti più tue, ma che ti appartengono e che in passato si sono già fatte sentire.
Spero di esserti stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi
13 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Jessica,
fondamentalmente i problemi a cui lei accenna sono due, in qualche modo correlati : il tipo di lavoro e il luogo ove poterlo svolgere individuando anche il suo domicilio o residenza. Fortunatamente gli studi di economia permettono di cercare lavoro in diversi ambiti (contabilità, consulenza finanziaria, organizzazione aziendale, marketing etc.).
Sta a lei scegliere il settore che preferisce e mettersi in cerca delle relative possibilità lavorative. Se poi le piace essere autonoma e avere i suoi spazi sarà più libera da condizionamenti familiari nel tentare di trovare una sistemazione logistica in prossimità del posto di lavoro.
Una consulenza psicologica potrebbe esserle utile per chiarirsi le idee.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
12 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Jessica
Rimettersi in gioco seppure con la voglia di cambiare è sempre difficile!
E se...
Seguire il proprio istinto a volte è la miglior via di fuga; nulla la trattiene a Latina (tranne i suoi genitori)
L'unico modo per sapere se la strada è giusta è agire; se non segue le sue ambizioni nulla nella sua vita cambierà, è questo che vuole?
Non esiste la sicurezza che non sbaglierà, e uscire dalla sua zona di confort non è semplice, ma è l'unico modo
Abbia fiducia nelle sue capacità; se è riuscita una volta a realizzarsi a Milano potrebbe riuscirci di nuovo
E poi gli eventuali fallimenti ci aiutano a costruire le strategie migliori per affrontare gli ostacoli
10 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Jessica,
mi dispiace molto sentire la situazione in cui ti trovi, tornare a vivere con la famiglia, per quanto sia un ambiente sicuro e sereno, può essere vissuto i modo soffocante e pesante, sopratutto dopo che ci siamo abituati ad essere autonomi.
La sensazione di essere tornati indietro, di essere bloccati in un lavoro poco appagante, con il timore di continuare a cambiare e non "costruire" mai niente di solido fa paura ed essere disorientati in alcuni momenti della vita in cui si affrontano novità, scelte o nuove sfide è normale.
Può essere utile rivolgersi ad uno psicologo per attraversare questo periodo con più serenità e consapevolezza, in modo da poter rivalutare tutte le esperienze fatte fin ora, riscoprire le sue risorse e sentire di poter affrontare delle scelte che ora paiono insormontabili.
Con i miei migliori auguri, resto disponibile
Dott.ssa Aisha Battelini
10 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Jessica, come disse Kierkegaard la vita può essere capita solo all'indietro ma va vissuta in avanti. Si capisce che sei molto spaventata. Ma secondo te, più stai ferma più ti sentirai coraggiosa o ti sentirai più incapace? Chiediti: se volessi volontariamente peggiorare la mia condizione cosa potrei fare o non fare? Poi regolati di conseguenza. Forse sei destinata a vivere così come stai vivendo ora, o forse a realizzare le tue ambizioni. Faccelo vedere cosa sei capace di fare!
10 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buon pomeriggio Jessica,
il timore di fallire è un'esperienza che praticamente tutti provano ma questa non deve bloccarci dall'inseguire i nostri obiettivi.
Tornare a vivere con la propria famiglia di origine, dopo essere stati lontani, è destabilizzante e può risultare soffocante. Questo poi ci porta a riprendere quel processo in cui dobbiamo capire chi siamo e cosa vogliamo ottenere dalla vita. Questo processo lungo e complicato, a volte anche tortuoso.
Lei chiede se può cambiare mille lavori per capire se stessa e qual è la sua strada.
Io le rigiro la stessa domanda ma cambiandone il punto di osservazione:
le serve il permesso, o l'approvazione, di qualcuno per fare ciò?
Quelli che lei chiama sbagli in riferimento alle esperienze passate io li chiamerei, invece, esperienze.
Sono certo che ha imparato tanto da quelli che lei chiama "sbagli".
Resto a disposizione
Dott. Francesco Cecere
Psicologo
Palagiano & Online
