Giudizio non richiesto da parte della terapeuta
Nell’ ultima seduta di psicoterapia ho parlato del mio rapporto con i ragazzi.
Ho riferito alla dottoressa di aver conosciuto un ragazzo che aveva attirato la mia attenzione. L’avevo visto 2 volte in tutto, avevamo parlato del più e del meno, fatto qualche battuta ed era finita lì.
Parlando con i miei amici, avevo confidato il mio interesse per il ragazzo. Mi hanno spronata a parlarci e chiedergli il numero.
L’ultima volta che l’ ho visto (la terza volta), hanno iniziato a fare battute sul fatto che mi piacesse (cosa che lui, probabilmente, ha colto).
Rimasti un attimo soli mi sono fatta coraggio e gli ho chiesto il numero. Mi ha detto “scrivi” e mi ha evidenziato il fatto che non mi stava dando un numero falso(???) ma quello vero. Aggiungendomi in rubrica, ha notato che aveva già mio numero. Gli ho chiesto se avesse piacere di uscire, ogni tanto, con me giusto per conoscersi (al massimo conosco una persona in più che fa piacere).
Mi ha risposto che non torna spesso a casa (lavora fuori), che gli piace punzecchiare e che sarebbe tornato verso Natale. Così ci siamo salutati.
Il giorno dopo gli ho mandato un messaggio, al quale ha risposto, poi più nulla. Io non gli ho più scritto stante il suo non interesse per me.
Per tutto ciò la psicoterapeuta mi ha ripresa dicendo: che sono infantile (non ci si confida con gli amici sulla persona che ci interessa. Questo lo fanno le ragazzine), che era evidente che non fosse interessato (l’ ho capito anch’io dopo…), che se non mi aveva scritto, avendo già il mio numero, non era interessato (l’ ho saputo solo quando gli ho chiesto il contatto telefonico che aveva già il mio numero…) che non devo essere precipitosa (devo cioè studiare l’ altro), stare più sulle mie e che non ha senso dire “usciamo per conoscerci al massimo ho conosciuto una persona in più che fa piacere” ma, che e’ già evidente un interesse.
Il problema è che lei mi ha sempre detto che le persone le devo conoscere...ma se non ci esco, come faccio a conoscerle?
Quello che mi ha ferito di lei è che, quando ha detto che sono infantile, l’ ha fatto con una smorfia di disgusto, io non pensavo di aver fatto una cosa così grave a chiedere, educatamente peraltro, un numero di telefono…
Evidentemente, a 40 anni non ho ancora capito nulla…