Genitori in difficoltà

Inviata da carla · 3 dic 2012 Terapia familiare

buongiorno sono una ragazza-madre di 40 anni, ho avuto mio figlio a 20 e l'ho cresciuto praticamente da sola. Con lui ho sempre avuto un ottimo rapporto, fino a 5 anni fa, quando ho deciso di sposarmi. Inizialmete mio marito è stato molto comprensivo nei confronti di mio figlio, ha cercato di instaurare un rapporto con lui, ma anche a causa mia, della mia paura che tra loro le cose non funzionassero, tra i due è nato un rapporto di ostilità, e mio marito ha perso la voglia di stare dietro a mio figlio. Mio figlio ha abbandonato la scuola a 16 anni ed ha inziato a lavorare in una fabbrica in cui è stato bene sin allo scorso anno, quando la sua ragazza lo ha lasciato. Dopo questo evento lui si è disinteressato del lavoro, fino al punto di avere problemi con i colleghi e ha deciso di andarsene. Nonostante fosse senza lavoro ha continuato a vivere come se avesso un salario, quindi non si è adattato al nuovo nuovo tenore di vita, ed ha preteso che noi lo aiutassimo. All'inizio io ho insistito con mio marito per aiutare economicamente mio figlio, poi pero' mio figlio ne ha approfittato, non facendo nulla per trovare un altro impiego, e pretende che noi lo manteniamo. io mi sento responsabile per lui, ma allo stesso tenpo mi rendo conto che mio marito ha ragione, forse ci vuole un po' di fermezza, ma temo che il ragazzo si allontani ancor di piu' o che possa prendere cattive starde, visto il nostro rifiuto nel sostenerelo economicamente. Vi chiedo un consilgio non so' che fare
grazie

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Miglior risposta 24 DIC 2012

Cara mamma,
vista la tipologia di problema, potreste affrontare degli incontri familiari, cioè dei colloqui con uno psicologo in cui siete tutti e tre a partecipare. Questo tipo di incontri agevolerebbe la comunicazione aperta tra di voi, e permetterebbe a tutti di essere aiutati e sostenuti a star meglio.
è questa una soluzione ottimale soprattutto per problemi relazionali, tipo i vostri.
Nel caso poi, qualcuno di voi non dovesse essere d'accordo a questo tipo di percorso, potreste intraprendere degli incontri individuali con uno psicologo.
Suo figlio ha un'età molto delicata, e va aiutato e sostenuto, ma credo che anche lei, come mamma e il suo coniuge andiate aiutati in questo momento difficile.
Sono a disposizione per chiarimenti e/o colloqui.
Dott.ssa Marianna Vallone. Roma

Marianna Vallone Psicologo a Modena

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7 DIC 2012

Gentile signora, suo figlio sta attraversando un brutto periodo, si sente solo e ha bisogno di comprensione, provi a convincerlo ad andare da uno psicologo, col quale potere aprirsi e superare questa èmpasse!

Dott.ssa Angela Virone Psicologo a Agrigento

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7 DIC 2012

Gentile Carla,
sicuramente la difficile situazione che lei ha vissuto, come madre sola di un bambino e poi di un adolescente, ha influenzato il vostro rapporto madre-figlio e può essere uno dei motivi per cui al momento attuale è più faticoso per lei trovare un dialogo con suo figlio. Forse oltre al senso di responsabilità che sente nei suoi confronti c'è anche un vissuto di colpa per la vicenda familiare? Il momento di difficoltà che sta vivendo suo figlio si ripercuote sul vostro nucleo familiare e mi sembra importante che, se lui non percepisce un disagio in questo momento, non venga "costretto" a partecipare ad una consultazione con uno psicologo; suggerisco invece a lei di rivolgersi ad un professionista per trovare un aiuto nel gestire la situazione sia nel rapporto oggettivo con suo figlio sia a livello dei suoi vissuti personali legati alla vicenda che immagino delicata della formazione della sua famiglia nel corso del tempo. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano

Dott.ssa Lucia Mantovani Psicologo a Milano

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4 DIC 2012

Salve Carla. Poche parole spesso non sono sufficienti per descrivere una situazione, né per fornire una risposta adeguata, ma da quello che scrive sembrerebbe che suo figlio abbia vissuto il suo matrimonio come un tradimento. Così, quando la sua seconda donna l’ha lasciato, è tornato ad esigere le sue attenzioni. Francamente le consiglierei di cercare un dialogo migliore con suo figlio, per poterlo capire e fargli ritrovare il “suo posto”. Ritengo, inoltre, che esaminare le dinamiche di perdita e separazione (anche rispetto al padre biologico) possa giovargli per rendersi più consapevole e riprendere il proprio cammino di vita.
Un augurio per tutto,

Dott.ssa Michela Vespa Psicologo a Roma

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4 DIC 2012

salve Carla, dalle sue parole si capisce molto bene la sofferenza che tutti voi state vivendo, uso il plurale perché la conflittualità che state vivendo, sta coinvolgendo tutti e 3, proprio per questo Le consiglio di prendere un appuntamento con uno psicologo che faccia colloqui familiare, in quanto simili situazioni vanno affrontate tutti insieme visto che la sofferenza è comune!
saluti

Dr.ssa Lara Orsolini c/o Studio Psicologia Pisa Psicologo a Siracusa

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4 DIC 2012

Buongiorno Carla,
la situazione è molto complessa; è come se lei si sentisse in mezzo fra i desideri di suo marito e quelli di suo figlio. Non è facile . Forse si sente in colpa per suo figlio perché è vissuto senza padre e forse si sente in colpa con suo marito perché non è sufficientemente serena per investire nel rapporto con lui. Un percorso personale le permetterebbe di affrontare con maggiori strumenti queste relazioni importanti e forse trovare nuovi spazi di dialogo con i suoi uomini.
Glielo auguro. Dott.ssa Claudia Giangregorio

Dott.ssa Claudia Giangregorio Psicologo a Milano

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