Fidanzarmi mi rende depresso

Giovanni,
le relazioni affettive sono cose complesse per tutti, in effetti, perché tramite queste relazioni, cioè quelle che ci toccano così profondamente, le cose più profonde in noi vengono risvegliate, cose buone, nostri punti di forza, ma anche debolezze.
Leggendo ciò che scrive, sembra quasi di intendere che i più severi esami posti da queste potenziali ragazze siano, in realtà, poste da lei stesso. Intendo dire che gli standard elevati, il fatto che lei possa essere giudicato, le aspettative severe, come lei stesso intuisce, non sono pensieri negativi che albergano nelle teste di queste ragazze ma, ahimè, nella sua.
Normale che lei si senta, quindi, a disagio.
Ma a tutto (o quasi) vi è soluzione. Di certo lei può risolvere questi suoi blocchi, queste sue paure.
Ha già lucidamente compreso che il problema è uno strisciante senso di inferiorità.
Bene, non ci sono parole magiche che, in due minuti, ripristino tramite messaggio la self-confidence ma confrontandosi con un professionista di sua scelta, può sicuramente venire a capo sia dell'origine di questo problema (ma immagino che già abbia delle fondate ipotesi) sia, soprattutto, di un modo di ripristinare un valido livello di sicurezza in sé, in modo da poter vivere le relazioni affettive e le relazioni sociali in senso più ampio con più serenità.

Un grande in bocca al lupo per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi

Caro Giovanni,
Da come descrive la situazione, anche se breve, sicuramente potrebbe esserci un problema di autostima ma anche di costante bisogno di compiacere l'altro, i suoi bisogni e le sue aspettative, senza che questo le venga richiesto magari. Provi a chiedersi perchè si sente sotto esame con la persona che ama. Spesso nelle relazioni intime si rivivono le esperienze che si sono vissute in famiglia da piccoli, dove si è formato il nostro stile di attaccamento verso la persona che ci accudiva.
Come ha detto lei, non dipende dall'altra persona, e su questo ci può lavorare. Con un percorso mirato a capire quale sia il motivo alla base di questo suo senso di inferiorità verso la persona che le sta vicino potrà sicuramente migliorare e superare questo malessere e vivere le relazioni in maniera sana e serena.

Dott.ssa Gessica D'angeli, psicologa

Salve Giovanni,
Mi pare Lei abbia gia' acquisito una buona consapevolezza della dinamica alla base del problema relazionale comune a tutti i suoi rapporti di coppia. Come dice giustamente, e' un problema che Lei porta con se' nella relazione, piuttosto che nascere dalla relazione stessa. La capacita' di introspezione e onesta' con se stesso che dimostra sono caratteristiche che potrebbero aiutarla molto in una terapia finalizzata ad elaborare le origini della bassa autostima che descrive. Le raccomanderei percio' di prendere in considerazione un percorso di terapia individuale, che potrebbe avere un impatto importante sulla sua vita di relazione e sul suo modo di pensare a se' stesso.
Resto a disposizione, un caro saluto.
dott.ssa Francesca Calvano

Buongiorno Giovanni,

mi sembra che tu sia già riuscito a capire che non dipende tanto dal partner, ma che sia una modalità che metti in atto tu quando ti trovi in una relazione.

Nel tentativo di raggiungere questo "standard" di partner ideale finisci con l'esaurire tutte le tue forze.

A volte capire quali comportamenti mantengono la situazione è già un passo enorme, perché permette di riconoscerli e magari ridurli.
Ti propongo un esercizio innocuo, ma potente: immagina, per assurdo, di voler peggiorare la situazione, anziché migliorarla: quali comportamenti ti vedresti mettere in atto? Cosa faresti per peggiorare la situazione? Come potresti renderti ancora più "depresso"? Come potresti cercare ancora di più di mantenere questi standard elevati?

Più rispondi in maniera concreta (comportamenti osservabili), e più l'esercizio diventa efficace. Ovviamente non si tratta di mettere in atto i comportamenti che peggiorerebbero la situazione, ma di individuare dei pattern e capire quindi come funziona la situazione.


PS: l'amore è gratis


Resto a tua disposizione. Lavoro principalmente online.

Buon proseguimento,

Paolo

Gentile Giovanni,

Capisco che sta attraversando un periodo di grande difficoltà, in cui il suo benessere emotivo sembra essere fortemente influenzato dalle sue relazioni sentimentali. È importante ricordare che ognuno di noi ha un valore intrinseco, indipendentemente dal giudizio degli altri.

Le relazioni possono essere fonte di gioia, ma possono anche portare stress e ansia, soprattutto se ci sentiamo costantemente sotto pressione per soddisfare le aspettative degli altri. È importante ricordare che in una relazione sana, entrambi i partner si accettano per quello che sono, senza aspettative irrealistiche o pressioni eccessive.

Le consiglierei di considerare l'idea di consultare un professionista della salute mentale, come un psicologo o un terapeuta. Questi professionisti possono aiutarla a lavorare sulla sua autostima e a sviluppare strategie per gestire l'ansia e la depressione.

Ricordi, non è solo in questo percorso. Ci sono molte risorse e professionisti disponibili per aiutarla. Non esiti a cercare il supporto di cui ha bisogno.

Con tutto il mio sostegno,

Piccioni Matteo

Gentile Giovanni,
da ciò che scrive sembra che la sensazione di inadeguatezza nella sfera sentimentale sia già stata sperimentata altre volte con conseguente danno per la relazione.
Sicuramente il basso livello di autostima può ben spiegare la sua ansia e il suo malessere per qualcosa che dovrebbe invece essere fonte di gioia e di benessere ma è anche possibile che non sia l'unico fattore causale.
Pertanto, è opportuno effettuare una analisi approfondita in un contesto di psicoterapia individuale per poter svelare le origini complete del suo disagio per mettere in atto un trattamento adeguato che le faccia guadagnare oltre al senso di auto-efficacia anche delle buone competenze emotivo-affettive e sociorelazionali.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Buongiorno, mi spiace per la situazione che riporta ma pare ci abbia ragionato sopra e abbia tratto le sue conclusioni. La consapevolezza del problema è il primo passo per poterlo affrontare. Cosa sente quando decide di fidanzarsi? Per affrontarlo e comprendere meglio l'origine le consiglio di intraprendere un percorso personale, soprattutto per lei come persona. Resto a disposizione.

Buongiorno Giovanni,
Mi pare che abbia messo a fuoco da solo il cuore della questione. Per questo, le propongo di iniziare un percorso psicologo dove può anche permettersi di sbagliare, di non essere all’altezza delle aspettative (siamo sicuri di conoscerle sempre?), per intraprendere la relazione più importante di tutte: quella con se stesso.

Resto a disposizione
Buona giornata

Buonasera Giovanni,
La ringrazio per aver scelto di condividere parte della sua storia, nonostante la fatica che emerge dalle sue parole che sembrano descrivere uno stato di confusione tra la voglia di sperimentarsi e godere della relazione con una nuova persona e la paura di affrontarla adeguatamente: la paura di non essere all'altezza purtroppo è molto diffusa e spesso il bisogno di soddisfare le aspettative proprie e altrui diventa difficile da gestire a causa di mostri interni che continuano a gridare "tanto non ce la farai" convincendoci ad arrenderci a questa condizione di disagio e malessere che ha descritto. Si tratta di una condizione molto comune che, generalmente, si verifica quando teniamo tanto a qualcosa o qualcuno, fino a pensare di non meritarlo e, di conseguenza, di non essere in grado di mantenerlo.

La terapia individuale potrebbe aiutarla ad affrontare questi mostri interni che siamo noi stessi a creare: attraverso l'approfondimento della sua storia personale, familiare e relazionale sarà possibile capire cosa li ha originati e come affrontarli nel migliore dei modi, permettendole finalmente di sconfiggerli, iniziando piuttosto a nutrire la sua autostima e autoefficacia per farle comprendere che non bisogna sempre essere perfetti, le persone che ci stanno accanto ci scelgono non solo per i nostri punti di forza, ma anche per le nostre debolezze che pian piano risultano sempre più interessanti fino a diventare vere e proprie risorse.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi

Gentile Giovanni, capisco che la problematiche che lei descrive possano preccuparla e sembrarle di difficile comprensione. Le relazioni affettive evocano emozioni, aspettative, timori che originano dalle nostre prime esperienze di vita e che non sono modificabili attraverso riflessioni o valutazioni di tipo razionale. È normale che lei non riesca a vedere chiaramente le cause del senso di inadeguatezza che prova quando vive una relazione sentimentale, perché si tratta di fattori che agiscono al di sotto del livello di consapevolezza. Tuttavia attraverso una terapia è possibile portare alla luce queste dinamiche e trasformarle in modo tale che non ostacolino più la sua vita affettiva. Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti, anche online. Un cordiale saluto
Dott.ssa Claudia Cenni

Gentile Giovanni da quello che scrive le relazioni sentimentali-romantiche la portano in uno stato di perenne ansia tuttavia le chiedo se è sempre stato così, come nascono le relazioni e se e come finiscono. Gli aspetti di autosvalutazione e/o di autocritica vanno approfonditi ed esplorati nella loro complessità. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

Gentile Giovanni,
Le modalità con cui stiamo nelle relazioni può avere radici molto lontane e profonde. Nelle nostre relazioni precoci impariamo degli schemi che poi tendiamo ad utilizzare anche nelle altre relazioni future, perché diventano gli strumenti che abbiamo fronteggiare la realtà. Sembra che lei abbia una fragilità di base tale per cui pensa che per continuare ad avere l'amore dell'altro debba sempre fare qualcosa per essere meritevole d'amore. Nonostante la relazione sia qualcosa in cui entrambi i partners profondono impegno, possiamo essere meritevoli d'amore senza dover fare necessariamente grandi cose. Andrebbe compreso perché lei nutre queste convinzioni limitanti su sé stesso e sul modo in cui deve stare nella relazione, e bisognerebbe fare un lavoro per scardinare queste convinzioni lasciando spazio a pensieri che siano più consoni alla relazione presente.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Fabiana Navarro
Psicologa

Buongiorno Giovanni,
la mancanza di autostima può effettivamente avere queste conseguenze ma è anche un processo soggettivo e duraturo, sul quale è possibile lavorare molto. Grazie al supporto psicologico è anche possibile comprendere da dove può avere origine questa difficoltà. Comprendere e capire sono il primo passo per trovare strategie adeguate. Il percepirsi positivamente e il pensarsi in un determinato modo aiuta le relazioni e anche l'eventuale gestione di conflitti. Una consulenza psicologica potrebbe aiutarla a definire il percorso adatto. Disponibile ad un incontro online se lo riterrà opportuno.

Buona giornata

Dottoressa Piera Mazzucchi

Buongiorno Giovanni, lei ha già consapevolezza che la sua difficoltá è legata alla scarsa autostima. Piccoli consigli potrebbero essere: prendersi cura di sè, cercare di ricordare le cose belle piuttosto che quelle brutte, soprattutto i successi avuti, porsi degli obiettivi da raggiungere per aver la soddisfazione di realizzarli e prendere fiducia nelle sue capacitá e infine fare qualche seduta con uno psicologo per affrontare il suo disagio.
So che è banale dirlo, ma se la sua ragazza sta con lei significa che la sua ragazza nona trova inferiore!

Buongiorno Le sarebbe utile dei colloqui con uno psicoterapeuta per superare le sue problematiche
Dott.sss Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Gentile Giovanni,
Mi pare di comprendere che nel momento in cui instaura una relazione sentimentale, inizia la battaglia per dimostrare di essere all'altezza del mantello di fidanzato, battaglia contro i mostri della propria mente e contro l'idea che se non mantengo un certo standard, allora verrò lasciato perché non degno del ruolo.
Come si svolge questa battaglia? Quali sono le azioni concrete che vengono compiute per dimostrare di essere all'altezza? E soprattutto, come agirebbe se fosse degno del ruolo?
In base a questi elementi si può costruire la migliore strategia possibile per portare a raggiungere i suoi obiettivi, costruendo sempre di più autostima.
Per fare ciò, le suggerisco un terapeuta breve strategico, in quanto attraverso tecniche e stratagemmi pratici verrà guidato ad agire differentemente per ottenere i risultati differenti in campo relazionale che desidera.

Resto a disposizione per domande o dubbi, online e in studio, e nel frattempo saluto cordialmente.
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Gentilissimo Giovanni, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo come può essere complesso per lei intraprendere una relazione intima. Credo che per poterle dare una risposta esaustiva, potrebbe esserle utile intraprendere dei colloqui di terapia, in modo da approfondire e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti questo suo senso di mancanza di autostima e dover tenere tutto sotto controllo.
Resto a disposizione!
AV

Gentilissimo, ha esposto molto bene la sua situazione e mi sembra che si sia dato una risposta plausibile. Quando una relazione diventa più seria in qualche modo ci si assume qualche responsabilità che lei non ha la forza di poter gestire. Si rivolga a un professionista con il quale potrà raggiungere una miglior autoconsapevolezza, portando in luce emozioni e pensieri che stanno alla base della sua mancata autostima. Vedrà che pian piano riuscirà a star meglio e a guardare al futuro in modo più sereno. Qualora lo volesse resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o necessità, anche online. I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian

Gentile Giovanni,

In una relazione sana, la reciprocità significa che entrambi i partner si impegnano a contribuire in modo equilibrato alla relazione. Ciò implica che entrambe le persone si sforzano di ascoltare, comprendere e supportare l'altra. Le decisioni importanti vengono prese insieme, tenendo conto dei bisogni e dei desideri di entrambi i partner.
La comprensione è un elemento fondamentale nella costruzione di una relazione sana. Significa essere in grado di mettersi nei panni dell'altro, cercare di comprendere le sue emozioni, le sue esperienze e le sue prospettive. Questo richiede empatia e apertura mentale per apprezzare la diversità di opinioni e punti di vista.
Il sostegno reciproco significa essere lì l'uno per l'altro nelle gioie e nelle difficoltà. È importante che entrambi i partner si sentano supportati, incoraggiati e confortati nelle sfide della vita. Ciò può includere sostenere gli obiettivi personali dell'altro, offrire conforto e incoraggiamento quando necessario e affrontare insieme i problemi che si presentano.
Non dovresti mai sentirti costantemente sotto esame in una relazione sana. L'autenticità e l'accettazione sono fondamentali. Entrambi i partner dovrebbero sentirsi liberi di esprimere i propri sentimenti, pensieri e opinioni senza paura di essere giudicati o rifiutati. Non dovresti sentire la necessità di mantenere uno standard impossibile per paura di deludere l'altra persona. Al contrario, la relazione dovrebbe essere un luogo in cui puoi essere te stesso e sentirti accettato per ciò che sei.
La comunicazione aperta e sincera è la base di una relazione sana. Significa essere in grado di esprimere i propri bisogni, desideri e preoccupazioni in modo chiaro e rispettoso. Allo stesso tempo, è importante saper ascoltare attivamente l'altro partner, senza giudicare o interrompere. Una comunicazione aperta consente di affrontare i conflitti in modo costruttivo, di risolvere i problemi e di costruire una maggiore intimità ed empatia nella relazione.
In sintesi, una relazione sana si basa sulla reciprocità, sulla comprensione e sul sostegno reciproco. Richiede autenticità, accettazione e comunicazione aperta. Entrambi i partner devono sentirsi liberi di essere se stessi e di esprimere le proprie esigenze, senza paura di essere giudicati o rifiutati. La costruzione di una relazione sana richiede tempo, impegno e una volontà da entrambe le parti di lavorare insieme per il benessere e la felicità reciproca.
Potrebbe essere utile rivolgerti a uno psicologo o a uno psicoterapeuta per esplorare queste dinamiche emotive e lavorare sulla tua autostima. Un professionista può aiutarti a comprendere meglio le tue paure e ansie e a sviluppare strategie per gestirle in modo più sano.

Cordiali Saluti,

Buongiorno Giovanni, grazie per la sua condivisione.

Dalle sue parole sento molta sofferenza ma allo stesso tempo tanta consapevolezza e questo non può che essere un grande valore aggiunto qualora voglia intraprendere un percorso con un/una professionista.

Come viviamo le relazioni dipende da molti fattori, negli anni ognuno di noi costruisce una "modalità" relazionale che, come nel suo caso, può generare sofferenza.

Resto a disposizione
Dott.ssa Margherita Esposito

Gentile Giovanni, nell'ascoltarla si percepisce una grande sofferenza, mi dispiace per come si sente in questo momento.
Lei è già molto consapevole, e questa è una grande risosrsa, le consiglio di iniziare un percorso di supporto psicologico individuale il prima possibile per poter sviluppare un nuovo modo di stare in relazione.
È dalle consapevolezze che parte il cambiamento.
Si dia questa possibilità.
Resto a disposizione se avesse bisogno di me.

Dott.ssa Irma Bassani

Ciao, mi dispiace sentire che stai attraversando un momento così difficile. Questa pressione che senti di mantenere un certo standard e di rispettare le aspettative dell'altra persona può essere molto stressante, soprattutto se non ti senti all'altezza. Non sei solo in questo, molte persone sperimentano sentimenti simili nelle relazioni sentimentali. L'autostima e l'immagine di sé possono avere un impatto significativo sulle relazioni e sul nostro benessere emotivo. È importante ricordare che il tuo valore non dipende dalle opinioni o dalle aspettative degli altri, e che meriti rispetto e amore indipendentemente dalle tue performance o dal tuo comportamento in una relazione. Comprendere e lavorare su questi sentimenti può essere un processo complesso, e potrebbe essere molto utile avere un supporto professionale. Uno psicologo può aiutarti a esplorare e comprendere meglio questi sentimenti di inferiorità e le tue preoccupazioni sulle relazioni. Può fornirti strumenti per lavorare sulla tua autostima e sulla tua immagine di sé, e può aiutarti a sviluppare strategie per gestire l'ansia e la depressione. La terapia può anche offrirti uno spazio sicuro in cui esprimere i tuoi sentimenti e preoccupazioni senza il timore di essere giudicato o di dover rispettare certe aspettative. Ti incoraggio a considerare seriamente la possibilità di intraprendere una terapia individuale. Ricorda, non sei solo in questo e ci sono risorse disponibili che possono aiutarti.
Per tutte le altre informazioni mi trovi online.

Gentile Giovanni,
Mi dispiace che lei nell'incontro con l'altra persona non riesca a godere della bellezza della condivisione a causa di queste sensazioni frustranti.
Tuttavia, dato che, da come ha sottolineato, lei sa già quale potrebbe essere la ragione che la fa entrare in questo circolo vizioso, sarebbe bene che, con l'aiuto di un professionista, si occupasse della (ri)costruzione della sua autostima, costruendo insieme a lui delle strategie utili a superare questa problematica, in maniera tale da poter star bene non solo con gli altri, ma anche, e soprattutto, con se stesso.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca