Io e la mia compagna abbiamo iniziato questo percorso, alla ricerca di un bimbo, per la prima volta. Personalmente mi sento parecchio sotto pressione per via dei vari esami che sto e devo fare, per medicine che dovrò prendere e per una partenza per la spagna da programmare dall'oggi al domani. Mi sento carica ed entusiasta, allo stesso tempo un po in ansia e proprio per questo da un paio danni sono in terapia, da quasi un mese non vado in seduta per via dello stop estivo e rivedrò la mia terapeuta i primi di settembre, io però sento il desiderio di parlare con lei che immagino sia in ferie. Mi sento un pò abbandonata da lei in questo.
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23 AGO 2016
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Gentile Utente,
in genere molti terapeuti nei periodi di assenza per ferie danno la disponibilità telefonica in caso di emergenze ma mi sembra che la sua ansia sia lieve e sopportabile.
E' comprensibile che lei sia contenta ma anche preoccupata e in ansia per ciò che dovrà affrontare.
Suppongo però che (sia per gli aspetti etico-normativi che per quelli più strettamente tecnici) sulla sua decisione che indirettamente coinvolge anche la sua compagna si sia adeguatamente lavorato nei due anni di terapia effettuati per cui lei dovrebbe essere abbastanza tranquilla e considerare questa pausa estiva come una opportunità per mettersi alla prova ed annotare pensieri ed emozioni da approfondire al rientro della sua terapeuta.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
25 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Stranita,
è comprensibile sentirsi un po' sotto pressione visti gli esami che dovrá fare, le medicine da prendere, il viaggio in Spagna da programmare e non ultimo la pausa estiva della sua terapeuta. Anche io come il dott. Bedetti mi chiedo come avevate affrontato l'anno scorso la pausa estiva e in che accordi eravate rimasti riguardo alla possibilitá di chiamarla nel periodo di ferie.
In ogni caso, al ritorno della terapeuta dalle ferie, credo che dovrebbe affrontare con lei questi suoi sentimenti e vissuti. Si tratta di pazientare ancora pochi giorni, ormai manca poco a settembre.
Le auguro tutto il meglio e auguro a lei e alla sua compagna di veder presto realizzato il vostro sogno di avere un figlio.
24 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Stranita....la realtà è che la terapeuta è in vacanza, e la tua sensazione di abbandono è una cosa che appartiene al tuo passato, forse un tuo genitore o chi ti ha cresciuta era una persona fredda e distaccata, forse tendeva a piantarti il muso ed a non rivolgerti lo sguardo.....in ogni caso, la tua terapeuta non è responsabile, e sicuramente affronterete questa tua caratteristica, che ti invito ad esporle non appena torna.
Coraggio
23 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara stranita, sicuramente in questo periodo starà vivendo un gran turbinio di emozioni contrastanti. Da un lato il grande entusiasmo per una progettualità di famiglia che si appresta a divenire sempre più concreta, da un lato i disagi connessi a delle prassi ancora complesse. Appare di conseguenza plausibile il suo bisogno di essere sostenuta. Sostegno a mio avviso necessario in ogni percorso di avviamento alla genitorialità, che nel suo caso ha delle complessità in più. D' altro canto, alla frustrazione di dover attendere che la sua terapeuta ritorni dalle ferie, necessarie per potersi rigenerare dopo un anno di lavoro, che per un terapeuta vuol dire serenità necessaria a poter offrire un sostegno di qualità, lei potrebbe affiancare altre emozioni e sondare come si sono modificate le sue risorse interiori nell' arco di questo percorso, sondare le sue capacità di resilienza e di saper attendere, le sue capacità di camminare da sola, dopo che la sua terapeuta le ha insegnato a stare in piedi e le ha delicatamente indicato la strada migliore per tornare a sé stessi con una diversa consapevolezza. Sfrutti questo momento di ansia e di disagio. Provi ad accogliere i suoi momenti di angoscia, come fasi naturali e a volte necessarie con cui convivere e attraverso cui evolversi.
23 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno stranita, ma l'anno scorso, in questo periodo, non avete interrotto per la pausa estiva la terapia? Nell'ultima seduta di quest'anno pre-ferie estive, come i siete lasciati con la collega? Credo che il suo senso di abbandono sia più dovuto a questo momento difficile ed impegnativo (sotto tutti i punti di vista ma, soprattutto, emotivo). Penso che avrete parlato della possibilità della fecondazione, quindi, sicuramente, saranno emersi temi legati a questo ambito. Come si sente che sono stati affrontati? La collega le ha lasciato la possibilità di poterla contattare? Insomma, come vede dovrebbe fornirci ulteriori informazioni per poterle dare una qualunque risposta.
Rimaniamo a disposizione ma, le invio, un grande "in bocca al lupo" per questa difficile prova ma potenzialmente anche foriera di felicità e positività.
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma