Erasmus:

Inviata da Jack · 26 set 2017 Orientamento scolastico

Mi è successo quanto segue:
Tre anni e mezzo fa conosco questa ragazza per puro caso, scoprendo in seguito di avere delle amicizie in comune con lei. Per qualche mese cominciamo a sentirci su fb spassionatamente e senza impegni. Ci accorgiamo entrambi che siamo simili sulla maggior parte degli aspetti delle nostre personalità; alla fine decidemmo di vederci da soli; dopo una passeggiata e una bella chiacchierata ci sedemmo su una panchina e ci scappa un abbraccio e poi un bacio. Una settimana dopo ci fidanziamo. E' una ragazza molto dolce, proveniente da una asfissiante repressione e apprensione familiari, i suoi genitori sono ultra rigidi nonostante lei avesse l'età di 21 anni; non la lasciavano uscire sempre, e le poche volte che succedeva, sarebbe dovuta tornare a casa massimo per le 23:00 di sera, forse anche prima; ed in tutto questo la viziano e le comprano tutto ciò che chiede, anche materiale costoso, e questo l'ha resa apatica, con pochissimo amore verso il prossimo, egoista e materialista. Dopo un mesetto che stiamo insieme, lei ne parla ai genitori di ciò, e in seguito, dopo diversi sacrifici, riesco a tirarla fuori da quell'apatia e depressione asfissianti, facendole ottenere molta più libertà; le faccio conoscere gente, la porto a serate ed eventi, l'ho incitata a bersi qualche goccio in più qualche volta, e fare esperienze le quali non ha mai fatto prima, svezzandola anche sessualmente. La nostra storia procede alla grande, litigi quasi inesistenti, solo qualche volta e per futilità insignificanti. Avevo il piacere di trascorrere le ore con lei, nonostante non ci vedessimo tutti i giorni causa i 44km che ci separavano. Io non piaccio alla famiglia, soprattutto alla sorella maggiore, la quale lei ha idealizzato come modello di vita da seguire (una gattara fighetta, superba e presuntuosa, sposata con un babbeo figlio di papà viziato, non aventi nemmeno figli, che fanno una vita logorante a 42 anni suonati, sempre sbattuti sugli aerei tutto l'anno a causa del lavoro, diverse volte arrivati alla separazione causa l'incapacità del marito di autogestirsi, soprattutto a livello economico, infatti sono pieni di debiti). I suoi genitori sembra che con il tempo avessero cambiato idea verso di me. A febbraio di quest'anno costei va in Erasmus in Spagna; l'ultima sera insieme prima di partire mi saluta piangendo e chiedendomi di non lasciarla mai. Durante il periodo di Erasmus continuiamo a sentirci assiduamente in cui le dico pure di uscire di casa, fare esperienze e conoscere gente dato che aveva cominciato a chiudersi in casa anche lì per tre mesi (cose che le dicevo di fare anche qui in Italia); a maggio vado a trovarla lì e le cose continuano ad andare bene, si portano avanti gli stessi medesimi progetti per un futuro insieme all'estero. Quando ritorno in Italia, lei una decina di giorni dopo va a farsi il pellegrinaggio del Cammino di Santiago di Compostela, ci impiega una settimana, nel frattempo io parto per l'Irlanda a lavorare; Ci continuiamo comunque a sentire assiduamente e a condividere la nostra quotidianità. A luglio, il giorno prima del suo compleanno lei vuole andare ad un concerto che si teneva a 80km di distanza da dove stava lei ma non aveva nessuno che l'accompagnasse o che le facesse almeno compagnia; io le dico che non è il caso perché sarebbe stato comunque pericoloso in generale e sarebbe potuta succedere qualsiasi cosa; le dissi inoltre che fosse stato meglio se sarebbe uscita lì in città dove stava a farsi qualche birra in un pub, così anche se si fosse fatto tardi sarebbe comunque stata a 2 passi da casa. Lei non ascoltò una virgola di quello che le dissi, ignorò totalmente le mie parole e le mie preoccupazioni, si fece 5km a piedi sul ciglio di un'autostrada per prendere il bus che portava alla città dove si teneva questo concerto, e alla fine riesce a tornare a casa solo alle 5:00 della mattina dopo. Io incazzato nero per l'accaduto, nonostante lei mi fa partecipe di tutti i suoi spostamenti non la rispondo; le mando solo gli auguri per il compleanno. Due giorni dopo, vedendo che lei non si accinge minimamente a chiedere scusa per il suo egoismo e strafottenza nei miei confronti, alla fine le scrivo io ed in modo brusco, dicendole che se voleva fare quel caxxo che le pareva, girasse i tacchi e se ne andasse affancv1o!!!! Lei di pronta risposta "Va bene, me ne vado affancv1o", da lì si comincia a litigare sul fatto che lei preferisce lasciarmi piuttosto che scendere a compromessi con me e stare male, e preferisce starsene da sola (anche se in realtà insieme a me stava da dio). Poi rivela che ci stava pensando già da un pò di tempo a questa cosa. Non c'è stato verso di farle cambiare idea, allora le auguro buona fortuna per la vita futura e che se avesse capito l'errore che stava commettendo sarebbe potuta tornare da me. Non ci sentiamo più. Nonostante io vengo a sapere che non se la stava passando bene a livello interiore, magari per questa vicenda o per i cambiamenti suoi personali non la contatto. All'inizio di agosto io ritorno in Italia perché causa questa storia, causa l'ambiente sociale che c'è lì non me la stavo passando più bene e per il nervosismo non dormivo più di notte. Una volta atterrato, vengo a sapere che lei era tornata dalle Erasmus ormai finite, e la contatto per vederci e parlarne di persona; Lei rifiuta alche io prendo l'auto e vado fino a casa sua; Quando mi vede diventa rossa come un peperone, ma nonostante ciò lei irremovibile dalla sia decisione "...sto meglio da sola, non provo più niente per te..." e diceva anche che l'erasmus non centravano nulla e che sarebbe potuto succedere anche qui in Italia; le chiedo anche se ci fosse un altro ma lei dice di no e che non avrebbe avuto alcuna ragione per tradirmi. Ad un certo punto vedo che era tutto inutile, e allora la saluto, saluto i genitori e me vado. La sera stesso la richiamo in cui mi sfogo, usando parole non offensive ma pesanti, dicendole anche lei quando spegne fb, instagram e tutti gli altri social a cui è iscritta, non è nessuno, non esiste. Le riauguro buona fortuna e buona vita e riattacco il telefono. La faccenda finisce qui.

Adesso sono quasi 2 mesi che non la sento e vedo più; silenzio totale da parte di entrambi.

Lei non mi ha eliminato dalla sua lista di contatti sul suo profilo nonostante mi aspettassi che lo facesse, ma mi ha messo nelle restrizioni e mi limita quello che posso vedere, addirittura ad alcune sue foto ha cambiato più volte le impostazioni, infatti diverse volte le vedevo e diverse no. Vedo che è tornata alla vita asfissiante di prima appresso ai genitori, quella stupida bigotta ignorante della sorella, e si fa i selfie con sua nipote che è un'adolescente; nonostante nelle foto si fa ritrarre con un sorriso smagliante, in molte di esse è chiaro che ha lo sguardo spento e non la luce negli occhi che aveva quando stava insieme a me).

Questa storia ha scioccato tutti, miei amici, familiari, e anche quei suoi 2 soli amici che ha lei; mia madre e la sua si continuano a sentire di rado; cosa che prima non succedeva.

Alla luce di tutto questo, non so cosa le sia accaduto nel suo cervello; ma nonostante ciò, so bene che è una brava ragazza, dolcissima e per niente cattiva, e vorrei riprendermela; ne sono ancora innamorato e non credo che lei non mi ami più come afferma.

Cosa posso fare e come devo comportarmi per cercare di riaverla?

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Miglior risposta 28 SET 2017

Buongiorno Jack,
sicuramente le cose sono evolute in maniera molto diversa dalle sue aspettative.
Probabilmente la ragazza ha approfittato dell'esperienza Erasmus, per concedersi spazi e tempi , di cui non aveva potuto godere sino a quel momento.
Rientrata in Italia, ha dovuto riaffrontare l'ambiente più strutturato e rigido e si è riadattata.
Del resto ogni persona ha i propri tempi di maturazione ed un proprio percorso di crescita personale.
Lei non può far altro che rispettare le sue scelte.
Cordiali saluti
Dott.ssa Vanda Braga

Dott.ssa Braga Vanda Psicologo a Rezzato

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27 SET 2017

Salve Jack,
capisco il suo dispiacere per come si sono evolute le cose tra lei e la sua ragazza. Sicuramente si è impegnato molto e si è dedicato sinceramente a lei, cercando di darle sempre il meglio.
Credo che il nocciolo della faccenda sia che questa ragazza, che è sempre vissuta "sotto chiave", con l'esperienza Erasmus abbia voluto provare "l'ebrezza" del lasciarsi andare, del vivere esperienze avventurose, addirittura troppo avventurose rispetto ai suoi stessi parametri. Sicuramente che lei sia arrivata a vivere questa dimensione, prima sconosciuta, è stato anche e soprattutto per il suo incoraggiamento in questo senso. Questa esperienza è stata un'occasione per scoprire un altro modo di essere e, probabilmente, per conoscere una parte di sè che era sopita.
Può essere che adesso in lei ci sia una sorta di conflitto tra la parte "conservatrice" e quella "progressista", per cui dopo aver dato spazio a quest'ultima abbia sentito la necessità di ritornare a dar voce a quella più antica e consolidata. Sicuramente questa è una problematica personale di questa ragazza, che forse un giorno cercherà di affrontare.
Sinceramente non credo che possa fare nulla per lei, nient'altro, e per farla tornare sui suoi passi. Dico questo perchè secondo me la sua decisione non è legata a lei, a ciò che lei come suo fidanzato ha fatto o non ha fatto, ma è legata a che vita vuole vivere e che persona vuole essere. Quindi, non può fare molto in questo senso. Però, mi sento di dirle sinceramente, che anche con il tempo o con i mille cambiamenti che una persona può intraprendere, ciò che gli altri hanno fatto per lei in modo genuino e con amore, rimarrà sempre nel tempo come un segno importante. Una volta ho letto una frase che dice che mentre la pietra esposta al fuoco delle avversità diventa cenere, l'oro diventa invece oro puro. Non deve dubitare del valore "aureo" di ciò che ha fatto per lei, nè sminuirlo, anche se adesso si sente ko. Sicuramente le sue qualità umane faranno felice la donna giusta, che sia lei o meno, quando la troverà.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Giovanna Susca - Bari e Barletta

Dott.ssa Giovanna Susca - Psicoterapia, Psicologia dello Sport Psicologo a Barletta

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