Indecisione. Paura della solitudine o amore?
A marzo sono uscita da una storia incredibile di 6 anni di cui gli ultimi 1-1/2 di convivenza, ma alla fine ci siamo accorti che era compensazione di una vita che andava in direzioni diverse per entrambi, e che incontrarci diventava sempre più difficile. Ci lasciamo a marzo definitivamente ma era già in atto da un annetto. Ad aprile/maggio conosco un ragazzo all’università, con cui inizio ad uscire. Eravamo entrambi in periodi strani della nostra vita (io post convivenza, lui in cura con degli psicofarmaci per una brutta esperienza con la droga, da cui era uscito); è un rapporto che non abbiamo mai etichettato, ci godevamo la compagnia dell’altro senza troppo a pretendere e anche “limitati” dal punto di vista sessuale perché la cura gli aveva provocato un calo del desiderio; mentre per me premeva questo Erasmus imminente che mi avrebbe portata via e quindi non me la sentivo di costruire una relazione solida e duratura. È stata una relazione basata sulla sincerità, eravamo entrambi d’accordo sul viverla senza impegni ed etichette, però anche senza frequentare altra gente. Ad agosto (20 giorni prima di partire per il mio Erasmus) vado ad un festival ed incontro un ragazzo. Flirtiamo un po’ e la prima sera stiamo assieme. Il giorno dopo mi sento malissimo, chiamo il ragazzo con cui mi sto frequentando e gli spiego tutto. La storia finisce li. Con questo ragazzo che ho appena conosciuto nasce qualcosa di bellissimo. Trascorriamo questi giorni a questo festival come se fossimo in una bolla. Parliamo di noi, ci scopriamo simili, siamo spesso assieme, anzi, tutto il giorno e tutte le notti. Il problema è che questo ragazzo, conosceva il tipo con cui mi stavo frequentando, e non voleva che uscisse fuori il suo nome. La storia va avanti, e quando torniamo a casa mi chiede se vogliamo frequentarci anche fuori. Ci incontriamo a casa sua, qualche giorno dopo e mentre facciamo sesso mi dice “io ho capito di amarti”. Ci rivediamo un’altra volta e stiamo sempre benissimo, fino a quando, ricomincio a pensare a perché non dire all’altra persone di lui. Perché non voleva che il suo “amico” sapesse. Mentre ne parliamo via cellulare, lui mi videochiama e mi dice “io non me la sento di continuare, tu partirai a breve (mi aveva chiesto lui di frequentarci durante il mio Erasmus) e io mi annullerei e non me lo posso permettere. Capiscimi. Chiudiamo la videochiamata che entrambi stiamo male. Il giorno dopo lo chiamo per riparlarne ed è un’altra persona: freddo e distante, un muro. Vado via perché è come parlare ad un blocco di ghiaccio anaffettivo. gli mando un messaggio dopo qualche giorno e gli dico “perdonami se ti troverai cancellato dai social, ma penso sempre a te, e vederti mi fa male perchè mi manchi” lui mi risponde “buon viaggio”. Il giorno prima di partire gli chiedo di salutarci, ma non risponde al mio messaggio. Qualche settimana fa mi contatta il tipo cui mi sentivo prima di conoscere lui, mi stizzisco per le menzogne, e gli racconto tutto. Poi chiamo lui e gli dico “mi dispiace, ma gli ho raccontato tutto”. Parliamo al telefono una decina di minuti, anche tirandoci leggere frecciatine, ma tutto era molto calmo e rilassato. da li niente piiZ non so se perché non sono mai stata sola p perchè sono lontana da tutti ora. Ma penso a lui tutti i giorni, penso a quando eravamo in campeggio, al festival o a casa sua.. mi manca ma al tempo stesso non me la sento di contattarlo. Credo che ho fatto tutto, ma oltre ciò, credo che mi aspettino “nuove esperienze qui”, e che non so cosa potrei ricavare da un messaggio, essendo così lontana.. però lo aspetto. Aspetto un suo messaggio. Penso sempre che quando tornerò a gennaio lui si farà vivo perché sarò vicina.. penso a quando lo incontrerò.. cosa significa tutto questo? Cosa dovrei fare? Grazie mille di tutto.