Ho perso un'occasione importante

Inviata da Anna · 26 apr 2021

Buongiorno a tutti, mi chiamo Anna e ho quasi 21 anni. Sto passando un periodo veramente buio, una cosa che non ho mai provato prima.
Il mio malessere ha un'origine ben precisa: non ho partecipato al bando Erasmus per l'anno 2021/2022. Sono al secondo anno dell'università di lingue e fin dalle superiori mi è sempre piaciuta l'idea di fare un Erasmus. E quindi direte: perchè allora non hai partecipato?
Ecco non so dare una risposta ben precisa. Sicuramente il bando è stato pubblicato in un periodo orribile: a mio padre è stato diagnosticato un tumore maligno al retto e per questo ha dovuto fare radiochemioterapia e dovrà essere sottoposto ad un'operazione che molto probabilmente si concluderà con il confezionamento di una colostomia, non si sa se permanente o meno. Ora ha finito le cure e quest'estate dovrà fare l'operazione ma mentalmente sta molto male, penso sia depresso, non ha voglia di fare quello che faceva prima e questo si ripercuote su mia mamma. All'inizio ero molto fiduciosa e ottimista (è nella mia natura), ma quando ho iniziato a sentire mia mamma piangere e mio padre precipitare sempre più nello sconforto/depressione sono andata in palla e ho iniziato a pensare al peggio anche io. Purtroppo mio padre è sempre stato una persona pessimista, che si butta giù subito, trova solo lati negativi in tutto e quindi questa sua condizione non riesce a sopportarla e accettarla. Da un lato lo capisco perchè è una cosa terribile ma dall'altro non so come aiutarlo e lui non si fa aiutare, non vuole e quindi l'atmosfera in casa ha iniziato ad essere pessima e asfissiante. Ho iniziato a preoccuparmi anche per mia mamma che non è più felice e temo ci vorrà un bel po' prima che ritorni almeno un minimo di serenità (sempre se tornerà e questo mi terrorizza ulteriormente), soprattutto se la colostomia dovrà essere permanente. Questo cosa c'entra con l'Erasmus? C'entra perchè mi sono lasciata sopraffare da questa situazione e non ho chiesto ai miei un consiglio, non riuscivo a pensare a me stessa e al mio futuro proprio perchè la mia testa era inondata dalla preoccupazione per i miei genitori e per la mia famiglia. Ho iniziato ad avere mille paure proprio nel periodo in cui potevo partecipare e non pensavo ai lati positivi di un erasmus e al fatto che avessi sempre sognato di farlo e al fatto che avrei avuto un obiettivo e almeno una cosa positiva a cui pensare dato che io non posso fare niente per migliorare la situazione della mia famiglia. Insomma è come se mi fossi sacrificata inutilmente, dato che dopo la scadenza mi sono pentita e ne ho parlato a mia mamma che mi ha detto che avrei potuto e dovuto partecipare perchè in casa fondamentalmente non c'è necessità di me e avrei potuto benissimo andarmene. Mi sento un'idiota per non aver parlato prima di questo ai miei, non mi capacito del perchè non riuscissi a distaccarmi e pensare a me. Ho paura di essere una persona che dice dice e poi non fa, che non sa inseguire i propri sogni, ho paura di essere una persona pigra e ultimamente sto ripensando a tutte le occasioni che, soprattutto negli ultimi due anni, non ho colto al volo. Mi ritengo una persona che pondera bene le proprie scelte ma ritornando indietro molte cose le farei diverse, forse perchè con il senno di poi so che avrebbero migliorato la mia situazione di ora. Eppure ora mi trovo in una situazione di stallo, perchè io non vorrei rimanere a casa il prossimo anno, data l'atmosfera che purtroppo non posso cambiare, praticamente tutte le mie amiche hanno vinto una borsa erasmus quindi loro partiranno, qui rimarrò con altre amiche che però lavorano e sono fidanzate quindi non vedrò sempre. Insomma ho paura anche di rimanere sola, di non riuscire a studiare nel mio terzo anno di università, di non riuscire a tornare un po' serena e spensierata come sono sempre stata. So che la situazione in famiglia non può mettermi molto di buon umore ma sento che se avessi partecipato a questa esperienza, avrei altro a cui pensare, un obiettivo, un modo per staccare. Mi sento una fallita perchè un erasmus avrebbe di certo migliorato il mio livello linguistico, avrei cambiato aria e conosciuto nuove persone, mi sarei divertita, avrei fatto qualcosa di grande che finora nella vita non ho fatto. So che ci saranno altre possibilità ma l'idea di passare un lunghissimo anno con questi pensieri mi spaventa.
Il bando è scaduto a inizio marzo e io finora non sono riuscita a pensare ad altro, non riesco a studiare, mi sveglio con un'ansia pazzesca e ogni giorno piango. La sera invece sto meglio, riesco a dormire ma mi sveglio sempre alle 6 e mi attanaglia sempre un pensiero di sconfitta e pentimento. Mi sento di non aver fatto niente di significativo nella vita e di aver un po' sprecato gli anni migliori. Vedo questa situazione come irrisolvibile. Ho cercato altre esperienze da poter fare il prossimo anno ma non ce ne sono o comunque ho il vincolo di dover frequentare l'università, quindi per forza il prossimo anno dovrò passarlo in questo modo e ho paura che influenzi seriamente la mia salute mentale. Inoltre mi sento stupida perchè questi pensieri li ho avuti solo dopo la scadenza del bando, ormai non posso cambiare le cose. E da questo sono scaturite altre mille paura per il mio futuro, ovvero se troverò lavoro o meno, se riuscirò a fare le cose che ho sempre voluto fare dato che sembra che non sia capace a fare quello che ho sempre sognato, se riuscirò ad essere la persona che voglio essere. Mi sto rendendo conto solo ora di quanto io sia attaccata alla mia famiglia, di quanto sia importante per me e ora che è venuta a mancare quella serenità a cui ero abituata ho paura di non essere più in grado di far nulla, a partire dal partecipare a un erasmus che ho sempre sognato e che ho lasciato scivolare via come se niente fosse. Sono in profonda crisi perchè non so come procedere e cosa fare e forse in realtà non so bene CHI voglio essere e COSA voglio fare. Ho paura di non riuscire a riprendermi da questo loop depressivo e non riesco a perdonarmi per essermi lasciata scappare quest'opportunità che so per certo che mi avrebbe fatta stare molto meglio. Ho paura di essere una persona che non lotta e il fatto di non aver partecipato ad un'esperienza che i miei avrebbero sicuramente accettato mi fa pentire ancora di più e mi fa chiedere: perchè sono così? perchè non parlo? perchè non esprimo subito le mie emozioni e paure? perchè non mi sono confidata subito? perchè non ho cercato rassicurazione prima? perchè prendere una decisione è così difficile per me? perchè dico di voler fare una cosa ma poi non la faccio? Spero che questo mi sia di lezione ma ho paura di ricascare nello stesso errore ancora e ancora dato che mi sono accorta che negli anni passati ho commesso errori simili. Ripenso a molte occasioni in cui dovevo decidere di fare una cosa più o meno grande che poi non ho fatto e mi sento una persona indecisa che non sa cosa fare e dove sbattere la testa. Ho sempre sognato di viaggiare per il mondo e l'erasmus ed altre esperienze minori erano un'occasione buona per questo ma non le ho fatte. PERCHE'? Uno può dire che magari sono sempre stata in fondo in fondo una "mammona" ma in realtà non mi ha mai spaventato l'idea di trascorrere molto tempo lontana da casa, anzi ho sempre sognato anche di lavorare all'estero, quindi proprio non capisco cosa c'è che non va nella mia testa. Mi sembra di sognare solo e non applicarmi e impegnarmi per raggiungere quello che desidero.
Inoltre anche la situazione COVID mi ha un attimo frenata ma potevo comunque partecipare e al massimo avrei rinunciato anche una volta vinto il bando, cosa che le mie amiche mi hanno ripetuto ma non c'è stato niente da fare, io imperterrita ho continuato praticamente a fregarmene e a pensare solo a cose negative, non ho ragionato lucidamente. Mi sento un caso perso e ho paura di aver sprecato buonissime occasioni e di non riuscire a coglierne altre.

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Miglior risposta 27 APR 2021

Cara Anna,
la sua descrizione molto dettagliata e ricca di precisazioni risulta abbastanza chiara, almeno quanto il suo stato d'animo attuale. In tal senso è comprensibile il suo malessere riguardo la rinuncia ad una opportunità. È necessario in ogni caso considerare anche il momento nonché il contesto in cui è avvenuta questa decisione. È opportuno quindi in questa circostanza focalizzarsi consapevolmente sulle future decisioni, imparando dal passato. Dal momento in cui non possiamo modificare ciò che è stato, prestiamo maggiore attenzione ai nostri prossimi obbiettivi. A proposito cerchi di non trascurare mai la comunicazione, particolarmente coi suoi familiari.
Resto a disposizione.
Buona fortuna,
Dott. Marco Di Bartolomeo

Dottor Marco Di Bartolomeo Psicologo a Pagani

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27 APR 2021

Carissima Anna,
da tutto quello che scrive traspare una grande ansia ed insicurezza dovuta a tutto quello che le è successo.
E' normale che si sia trovata spaesata e spiazzata soprattutto quando si tratta dei genitori con i quali si ha sempre avuto un buon rapporto e che le hanno sempre fornito (almeno da quanto si legge) sostegno e supporto sia dal punto di vista meramente concreto sia dal punto di vista affettivo. Ci sta quindi che quando ha "scoperto" che anche i suoi genitori sono fallibili si sia trovata spaesata e preoccupata e che si sia concentrata più su di loro. Lei è molto giovane e ha ancora tutta la vita davanti così come indubbiamente ci saranno altre possibilità.
Un sostegno però in questo periodo potrebbe aiutarla prima di tutto a sfogare le sue frustrazioni, ad elaborare quanto successo e a ritrovare tutte le bellissime risorse che si vedono anche in quello che scrive.
Sono a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)

Dottoressa Stefania Barbaro Psicologo a Milano

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27 APR 2021

Cara Anna, la sua è una visione catastrofica. Sta concentrando sull'Erasmus perso tutto il bene della sua vita futura. Non può sapere affatto che cosa ne sarebbe derivato per lei. In teoria, quel bando perso potrebbe anche essere la cosa migliore che potesse accaderle. Le conviene fare del suo meglio per accettare come sono andate le cose e non dimentichi che la vita è piena di occasioni, ce ne saranno molte altre per lei. Quando ci rammarichiamo per qualcosa che non è accaduto, dimentichiamo che questo lascia spazio a molte altre possibilità. Voglio dire che quando non accade una cosa, c'è spazio perchè ne accadano altre... Le auguro giorni più sereni. Dott.ssa Franca Vocaturi

Franca Vocaturi Psicologo a Torino

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27 APR 2021

Carissima Anna, alcune sue parole, nello specifico, mi hanno colpita subito: "perché non non parlo? perché non esprimo subito le mie emozioni e paure? perché non cerco rassicurazione?...". Queste domande fanno riferimento alla capacità di gestione delle proprie emozioni. Una capacità tutt'altro che facile e soprattutto che va imparata, non è innata! Saper riconoscere e poi gestire le proprie emozioni è una risorsa molto importante che ci permette anche di prevenire alcuni disagi psicologici. La terapia è il luogo ideale per imparare una migliore gestione e controllo delle nostre emozioni.

Tutti noi, Anna, mi creda, diciamo di fare cose che poi di fatto non facciamo. Fa parte della natura umana!
Nel suo specifico caso, il non aver partecipato al bando per l'Erasmus, non ha significato mancanza di proposività, di coraggio o di coerenza. Questa scelta di vita importante ha combaciato, purtroppo, con una situazione familiare molto delicata, e totalmente al di fuori del suo controllo. Come lei stessa riporta, non è una ragazza che ha paura di trascorrere tempo lontano da casa o di viaggiare e fare esperienze proprie. Ma molti di noi avrebbero titubato circa la possibilità di stare a lungo lontano dai propri genitori in difficoltà. Forse ha prevalso in lei il bisogno di restare vicino alla famiglia.

Lei è giovanissima Anna e ha davanti a sé tantissimi altri "anni migliori" da vivere! Si conceda uno spazio suo, con l'aiuto di un professionista, per elaborare i suoi vissuti, le sue emozioni e i suoi pensieri attuali, in modo da "sbloccare" questa situazione di comprensibile disagio e anche da riprendere "lucidità" e poter così procedere con la sua vita, ascoltando i suoi specifici bisogni e seguendo le sue necessità e sogni.
Resto a disposizione,
Un caro saluto e in bocca al lupo!
Dottoressa Elisa Andreoli

Dottoressa Elisa Andreoli Psicologo a Carpi

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26 APR 2021

Cara Anna, quello che Le é accaduto di spiacevole non Le ha dato modo di trovare un Suo spazio, realizzando un Suo bisogno o desiderio. La malattia di Suo papà, la preoccupazione per la mamma L'hanno posta in una situazione di iperresponsabilità che tutt'ora La condiziona e non Le permette di dedicarsi a sé stessa. Intraprenda quindi, per il Suo benessere, un percorso psicologico per elaborare i Suoi vissuti rispetto a ciò che é accaduto e che vive, e trovare un Suo equilibrio.
Buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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