È possibile farsi ricoverare volontariamente in psichiatria?
Buonasera
Sono una ragazza di 20 anni. Da quando ne avevo circa 12/13 vivo dei periodi di depressione estremamente acuti, in cui passo tutto il giorno online a ricercare metodi per porre fine alla mia vita senza agonia, cosa che mi terrorizza. Mi chiudo in stanza, non mangio, bevo tonnellate di acqua per pura noia e cerco solo di non pensare anche se è inutile. Praticamente non posso neanche guardare un film perché tutto mi fa soffrire e pensare a quanto mi senta chiusa fuori dalla vita e dal mondo.
Poi non avendo il coraggio di farlo, di uccidemi, provo allora a migliorare le cose.
Ma niente sembra funzionare a lungo termine e ritorno sempre al punto di partenza.
Anzi, nel corso degli anni alla depressione si sono aggiunti gli attacchi di panico, l'ipocondria, gli scatti di ira, l'autolesionismo (tagli sulle gambe con le forbici o a volte sigarette spente sulle braccia) che sembra essere l'unico rimedio per calmare certi momenti di crisi/panico, l'abuso di alcol, il digiuno e poi il vomito, l'ossessione per certe parti del mio corpo, la dipendenza affettiva... insomma. Tutt'altro che miglioramenti. Ormai la mia vita è diventata quasi invivibile.
A 19 anni mi hanno diagnosticato la ciclotimia, ma ho ignorato la cosa fino a quando non ho avuto una crisi abbastanza acuta in cui pensavo di morire ogni giorno e mi facevo portare al pronto soccorso praticamente una volta a settimana convinta di star avendo un arresto cardiaco. Forse lo desideravo a questo punto, non lo so.
Fatto sta che il mio psicologo conferma la diagnosi e inizia una terapia con Wellbutrin e Zolpidem (per dormire, visto che ho dimenticato di menzionare l'insonnia che ha sempre caratterizzato la mia vita).
Per un po' mi sono sentita meglio. Per la prima volta ho trovato un terapeuta che sembrava capire bene chi aveva davanti a differenza degli altri che provai a vedere senza successo negli anni del liceo.
Ma ecco, per farvela breve... sono di nuovo depressa e "penso" al suicidio. Se non fosse che ho paura di soffrire, lo farei in questo istante stesso.
Ho anche pensato al come vorrei farlo nei minimi dettagli.
Io non voglio più pesare sulla mia famiglia. Non voglio che sopportino le mie crisi, mi vergogno di farmi vedere sempre debole e incapace di reagire.
È possibile farsi ricoverare volontariamente in qualche struttura? Sono maggiorenne e abito in Campania