Aiuto a persona con un disturbo mentale
Buongiorno, sono Maria, sono una giovane adulta, mi rivolgo a voi in quanto riscontro dei problemi con un mio amico.
Lui è in cura da uno psichiatra e sta assumendo SSRI, ha anche iniziato un percorso psicologico.
Il problema principale è che mi riferisce sempre che secondo lui questa cura/percorso non serve e non è necessaria.
Non ha una diagnosi di depressione, ma la terapia ha riferito la psichiatra che è pressoché uguale.
Il problema è che sembra che lui abbia ragione, sta assumendo il farmaco da circa un mese e mezzo e non sembra portar alcun giovamento.
Lui dice che se non vuole uscirne lui per sua volontà, tutto è inutile e che si sta facendo aiutare solo perché io e altre persone lo abbia pressato e siamo preoccupati per lui, ma se fosse per lui preferirebbe morire e basta.
Io sono preoccupata, ho paura che quello che dice lui sia vero, che se lui non vuole essere aiutato allora l'aiuto da parte di specialisti non serve a niente.
Lui riferisce a me che così non vuole andare avanti che vorrebbe morire ma che comunque non può far niente perché non vuol causare dolore alla sua famiglia e a me...
Lo psichiatra è stato messo al corrente da me di questa situazione ma non ha cambiato approccio con lui.
Temo che se non venga aiutato velocemente si convinca che farsi del male sia una soluzione, sebbene adesso non lo pensi o non progetti niente di ciò.
Vorrei aiutarlo perché si confida soprattutto con me e con la sua ragazza di cui sono amica e siamo entrambe molto preoccupate.
Il suo pensiero è vero? Se non vuole essere davvero aiutato allora tornerà a stare meglio?
come posso far capire allo psichiatra la mia paura e far capire che a mio avviso la questione non deve essere sottovalutata, come invece sta facendo?
Possibile che per essere presa in considerazione sulla gravità della situazione lui debba arrivare a porre in essere comportarmi autolesivi?
mi spiace per le tante parole ma sono preoccupata e mi sento inascoltata.