È mobbing?

Inviata da Cipollina · 3 nov 2016 Mobbing

Buonasera,
sono una ragazza di 23 anni che lavora da due anni in un'azienda di cosmetici. Da quasi un anno soffro costantemente di crisi d'ansia e tachicardia continua quando penso o devo andare a lavoro. Il tutto da quando in negozio non si respira più una bella aria. La mia responsabile incolpa noi commesse di furto (il negozio è enorme, senza telecamere e guardia, i prodotti sono alla portata di tutti), veniamo continuamente minacciate e cercate oltre l'orario di lavoro, nei giorni liberi e durante le ferie. E potrei scrivere un libro se continuo! Io personalmente non ce l'ho fatta più, il mio corpo ne ha risentito dimagrendo sempre di più e avendo qualche problemino di salute, a parte convivere con l'ansia, che non ho mai avuto. In quel posto non ci voglio più mettere piede, mi rifiuto di passare davanti. Mi sono rivolta a un consultorio e ora mi sta seguendo uno psicologo che mi ha messo in malattia.

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Miglior risposta 3 NOV 2016

Gentile utente,
è comprensibile il tuo malessere per il quale ti stai facendo seguire da uno psicologo.
Tuttavia non sono d'accordo che la soluzione debba necessariamente essere quella di assentarti o addirittura cambiare volontariamente lavoro perchè situazioni analoghe o comunque problemi interpersonali con datori di lavoro potrebbero verificarsi anche altrove.
Ti consiglio perciò di informarti meglio su diritti e doveri relativamente al tipo e contratto di lavoro che hai e ricordarli rispettosamente alla tua responsabile diffidandola dal lanciarti accuse infondate o peggio calunnie ingiustificate nonchè imporre orario di lavoro straordinario magari anche non retribuito avvertendo che in mancanza ti rivolgerai al sindacato di categoria e ti difenderai in sede legale.
E' probabile che la tua responsabile comincerà a cambiare atteggiamento senza che tu debba abbandonare il posto di lavoro.
Tutto ciò si configura come "assertività" e il tuo psicologo forse te ne parlerà.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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4 NOV 2016

Carissima. Il mobbing in realtà consiste in un insieme di azioni vessattorie, messe in atto da uno o più colleghi, si puo trattare di un pari grado o superiore nei confronti di un singolo soggetto o più soggetti, all'interno di una situazione lavorativa. Queste azioni però devono essere caratterizzate dalla volontà di escludere o demansionare il soggetto, ovvero , metterlo nella situazione di sentirsi inutile,. Si tratta di azioni di violenza psicologica atte a sottomettere la vittima. Nel suo caso mi sembra che il discorso sia diverso. In tutti i casi dats la forte ansia che tutto cio le provoca, la invito ad inviarmi maggiori dettagli circa la sua giornata lavorativa e su ciò che le mette maggiore preoccupazione, di modo che io possa aiutarla nel modo migliore. Non esiti a contattarmi .
Cari saluti.
Dott.ssa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca Psicologo a Catanzaro

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4 NOV 2016

Gentile Cipollina, dalla tua lettera metti in luce che i problemi di ansia sul lavoro sono iniziati da quando il clima è peggiorato. Prima sembra che tu non avessi problemi di ansia nell’andare a lavorare. Questo è un aspetto molto importante perché evidenzia il fatto che il problema sia legato al contesto di lavoro. Per te magari sembra un’informazione scontata ma è un aspetto fondamentale da tenere presente nell’analisi del problema. Inoltre, sembra che la responsabile tratti così tutte le dipendenti (minacce e chiamate fuori orario) non solo te. Questo non per sminuire il tuo disagio ma per rimarcare che sembra esserci una modalità gestionale disfunzionale in generale, osservabile da più persone oltre che da te.
La condizione che descrivi è una condizione di forte stress (non parlerei di mobbing) perché ti vede (e VI vede mi viene da dire perché il problema sembra diffuso) in uno stato di costante allerta in quanto da un momento all’altro potrebbe arrivare una minaccia, una telefonata o un’accusa infondata. Da qui l’ansia.
Ci sono sicuramente ambienti di lavoro migliori di questo ed è anche vero che questa modalità gestionale basata su accuse infondate e minacce non è corretta. Quindi, secondo me puoi scegliere se andare via o se informarti sui tuoi diritti e doveri di lavoratrice per ricordarli alla tua datrice di lavoro (azione che però consiglio di fare in gruppo). Se opti per la seconda, ti consiglio di rivolgerti anche a un sindacato possibilmente insieme alle tue colleghe. Un caro saluto. Luisa Fossati. Montelupo fiorentino.

Dott.ssa Luisa Fossati Psicologo a Firenze

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3 NOV 2016

Gentile Cipollina,
forse non è indispensabile definire se si tratti di mobbing o meno. Cosa certa è il suo malessere, ascolti quello e cerchi un lavoro che le offre un clima più sereno e piacevole, sono certa che anche al consultorio potrà trovare una guida e sostegno a muovere quetsi importanti passi.
Cari saluti
Stefania

Dr.ssa Stefania Ferrari Psicologo a Monza

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3 NOV 2016

Gentile Cipollina, presupposto fondamentale di qualunque rapporto di lavoro è la fiducia. Qualora questa venga a mancare, si minano le fondamenta della relazione. Le minacce, le calunnie e le invasioni della sfera personale extra lavorativa sono sicuramente elementi oggettivabili su cui riflettere. E' diritto/dovere di ogni lavoratore essere posto nella situazione di poter lavorare con dignità e sicurezza, pertanto fai bene a segnalare le problematiche del tuo posto di lavoro, intanto cercando una via diplomatica e comunicativa, con un intermediario aperto all'ascolto (qualora ci fosse).
Diversamente, pensa all'ipotesi di rivolgerti ad un esperto di problematiche legali connesse al lavoro. Se la situazione è diventata psicologicamente insostenibile, faresti bene a cambiare lavoro. Purtroppo i contesti a gestione privata a familiare sono i più difficili da indagare. In bocca al lupo

dott.ssa Maria Giusy Nigro Psicologo a Roma

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3 NOV 2016

Buon giorno Cipollina,
per mobbing si intendono delle azioni mirate ad una specifica persona o ad un gruppo per indurlo principalmente a lasciare il lavoro; tali azioni possono essere fatte da superiori o da pari colleghi. Da quanto ho capito dalla tua lettere quello che stai vivendo tu è sicuramente un disagio lavoratico ma che non sembra configurarsi nei parametri del mobbing. Certamente un tale clima si ripercuote sulla tua salute e sul tuo benessere. Continua a farti seguire e prenditi tutto il tempo necessario per ristabilire un equilibrio psico-fisico.
Cari saluti.

Dott.ssa Samanta Artico

Dott.ssa Samanta Artico Psicologo a Sesto San Giovanni

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3 NOV 2016

Cara cipollina, i posti dove si lavora serenamente in un'atmosfera serena ci sono. Cambia lavoro. Con l'esperienza acquisita non ti sarà difficile trovare un altro posto. Auguri dr. Annalisa Lo Monaco

Anonimo-146364 Psicologo a Roma

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