È doc da relazione?

Inviata da Nunzia · 24 lug 2015 Disturbo ossessivo compulsivo

Salve
Ho 26 anni ho una relazione da 10 anni con un ragazzo più grande di me ma questo non è mai stato un problema...
Conviviamo da 7 anni,premetto che sono una abbastanza gelosa sono addirittura gelosa della sua famiglia....
4 anni fa ho avuto il mio primo attacco d'ansia +depressione ho lasciato x una settimana il mio ragazzo....in quella settimana me ne sono andata dai miei genitori e siccome noi siamo del sud io non volevo più tornare nella città in cui mi stavo costruendo un futuro.....sono quattro anni che prendo antidepressivi più ansiolitici ma ogni volta che attraverso un momento di ansia lo collego sempre al fatto che io non voglio stare più con il mio ragazzo....
Qst pensiero mi attanaglia la mente mi debilita mi chiedo continuamente lo ami? O non lo ami? Purtroppo dentro di me una vocina mi dice di non amarlo più.....ed ecco che mi assale ancora di più l'ansia....inizio a pensare come faccio se lo lascio? Qui non ho nessuno sono sola? Adesso è un mese che abbiamo comprato casa è da allora che mi è ritornata l'ansia....
Siamo molto diversi caratterialmente lui molto riservato e non si lascia mai andare del tutto io invece sono molto solare mi piace parlare con tutti e vivermi tutto sempre a mille all ora... X me lui ha modificato alcune cose ma anche io x lui....ora sono nel buio più totale qst volta l'ansia è più forte di prima.....nn riesco a gestirla....sto arrivando alla conclusione che lo lascerò ma Nn ci riesco...è la paura di stare da sola x qst nn lo lascio? Oppure posso ancora salvare la mia relazione? Grazie

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Miglior risposta 27 LUG 2015

Gentile Nunzia,
i sintomi ansioso-depressivi che descrive e per i quali assume un trattamento farmacologico sono chiaro segnale di un malessere irrisolto. Il fatto che si acuiscono nel momento in cui ci sono cambiamenti significativi nella sua vita di coppia o nel momento in cui pensa alla relazione con il suo compagno induce a supporre che la vita di relazione gioca un ruolo chiave. Lei si descrive in oscillazione tra due polarità...da un lato continua a stare con il suo ragazzo e dall'altro lo vorrebbe lasciare...e non riesce ad uscire da questa dicotomia. Oltre al trattamento farmacologico è seguita anche da uno psicologo? Beh un percorso psicologico le potrebbe offrire lo spazio, il tempo per fermarsi a riflettere sui suoi vissuti nella coppia oltre a darle la possibilità di guardare le cose da un punto di vista differente. Sarebbe importante capire i vissuti, le emozioni, i bisogni e le paure che la fanno propendere per la prosecuzione o l'interruzione della relazione.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Stefania Valagussa

Dott.ssa Stefania Valagussa Psicologo a Concorezzo

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24 LUG 2015

Cara Nunzia, l'ansia è la reazione emotiva ad un evento percepito come pericoloso.
Evidentemente lei non si sente pronta a condividere la sua vita con questo uomo.
Nel contempo lui rappresenta una base sicura, un appoggio, e lei senza si sente persa.
E' più facile fare un passo verso una vita insieme, di cui avverte la pesantezza e l'infelicità già adesso, o trovare il coraggio di allontanarsi e cavarsela da sola?
Questo è il dilemma in cui è intrappolata; qualsiasi scelta fa, l'angoscia aumenta.

La inviterei ad una consulenza psicologica, perché lei ha bisogno di sviluppare la sua autonomia e di chiarirsi le idee, prima che il passo successivo la indirizzi su una strada da cui poi non riesca più a tornare indietro.

Cordiali saluti.
Dott.ssa Annalisa Iovane

Dott.ssa Annalisa Iovane Psicologo a Roma

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24 LUG 2015

Cara Nunzia,
il timore della solitudine può essere un freno a lasciare una persona che non si ama più e l'ansia che prova le sta comunicando un disagio. Pare che il diasgio sia più acuto quando lei pensa al suo uomo e ci scrive che è più intenso da quando avete reso più stabile la relazione acquistando una casa.

Una parte di lei è sicura di voler lasciare, l'altra ha dei dubbi e penso ci si debba interessare a far comunicare queste due parti. Cosa desiderano? Cosa desidera la parte di sè che le chiede di restare? cosa quella che le chiede di andare?

Ipotizzi entrambi gli scenari (andarsene e restare) e ascolti fino in fondo le sue emozioni, senza fermarsi se sente aumentare l'ansia, ma restando insieme alla sua emozione per capirla meglio.

Le suggerisco, se non lo ha già fatto, di abbinare alla cura farmacolgica, un percorso psicologico. E' bene lavorare su pensieri ed emozioni per modificare un vissuto d'ansia come quello che sta provando da tempo.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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24 LUG 2015

Buongiorno Nunzia,

non è possibile fare diagnosi online, perchè non è previsto dal codice deontologico, non ci sono informazioni sufficiente e secondo il mio personale parere, sarebbe più utile interrogarsi sul suo desiderio di questa diagnosi.
I suoi interrogativi sono di tipo esistenziale e legati alle sue relazioni, con il suo fidanzato e con i suoi genitori. Pertanto le suggerisco di non prendere decisioni affrettate, ma di rivolgersi ad uno psicologo ad orientamento sistemico-relazione per poter districare questo nodo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Monica Salvadore

Dott.ssa Monica Salvadore Psicologo a Torino

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24 LUG 2015

Buongiorno gentile Nunzia,
quando ci si trova ripetutamente di fronte a dubbi come i suoi è necessario intraprendere un percorso di psicoterapia per lavorare a fondo del problema. Il rischio è di trovarsi travolti in scelte esistenziali che non le appartengono. Il suggerimento è di recarsi di persona presso uno/a psicologo/a psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico. Inoltre, è vietato dal codice deontologico deglipsicologi erogare diagnosi senza conoscere la persona e per di più on line.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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