Dubbi su un secondo figlio

Inviata da Daniela · 7 feb 2023 Terapia familiare

Buonasera
Scusate se è un po’ lungo,ma ho bisogno di pareri e consigli
Ho 40 anni e un bambino di 5 anni che amo alla follia..mi reputo una mamma presente che lo mette al primo posto sempre
Ho avuto una gravidanza praticamente perfetta e un parto abbastanza veloce
Io sono figlia unica,quindi non ho dovuto condividere niente con fratelli e sorelle..i miei genitori mi hanno dato tutto.
se finora non sentivo il desiderio di un secondo figlio,ora,qualche pensierino in più ce lo sto facendo..ma non sono ancora convinta come prima di avere mio figlio (che lo volevo alla follia,e non vedevo l ora di rimanere incinta)..
Ora invece ho 1000 dubbi
Ve li indico..e vorrei sentire la vostra
1)paura di togliere qualcosa a mio figlio..do tutto a lui,e non vorrei mai metterlo da parte (sicuramente parlo così perché appunto io stessa figlia unica)
2)fino ai 3 anni,ho avuto l aiuto di mia mamma,che era sempre presente per me e mio figlio..mia madre purtroppo è morta un anno fa’..mi manca molto..ora sarei sola ( c è mio padre..ma non è la stessa cosa di una mamma)
3)paura che la gravidanza non vada bene come la prima..
4)paura di rompere un equilibrio di noi 3
5)paura di una gravidanza oltre i 40 anni

So che son tanti dubbi
a favore però c è mio figlio che sarebbe un fratello maggiore perfetto..e l esperienza di mio marito e mia..sicuramente gioca a nostro favore,rispetto a se fosse la prima gravidanza.mio marito è un buon padre.
Inoltre,mi spiacerebbe lasciare mio figlio solo..

Vorrei i vostri pareri..

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Miglior risposta 10 FEB 2023

Cara Daniela, grazie per aver condiviso con noi le sue preoccupazioni.
Alcune delle tematiche che ci porta sono estremamente oggettive, come ad esempio il timore di una gravidanza dopo i 40 anni e la paura che possa trasformarsi in una gravidanza a rischio. Anche se oggettive, possono nascondere delle insidie più profonde e individuali, tra cui il timore del fallimento e la paura della perdita.
Circa le altre preoccupazioni, mi piacerebbe andare per ordine - con la premessa che non potrò mai essere sufficientemente esaustiva - e vorrei immediatamente sottolineare come nessuno, se non lei, potrà mai avere una risposta. Solamente analizzando i timori che si celano dietro le preoccupazioni che lei sta rivolgendo al suo probabile futuro bambino, potrà darsi delle risposte che saranno giuste per lei.
1) Le nostre esperienze inevitabilmente ci plasmano, il nostro passato è indelebile e dobbiamo lasciare che accompagni il nostro presente. Il passato può far paura, perchè nonostante le certezze che ci dona, è il regno delle "alternative"; possiamo pensare: e se avessimo fatto questo? Se non avessi cambiato città? Se non fossi riuscita a trovare il mio lavoro? Se non fossi stata figlia unica?
Tutte queste domande non possono avere una risposta certa, appartengono al regno dell'immaginazione.
Lei sta riportando nel qui ed ora della vita di suo figlio l'esperienza che lei ha vissuto nel lì ed allora, quando era lei ad essere una bambina. Ciò che lei ha vissuto è un amore incondizionato dei suoi genitori, che ripropone anche al suo bambino. Io penso che non ci sia un limite all'amore da donare ai propri figli, e non possiamo concludere che indubbiamente l'amore dei suoi genitori, nel caso in cui avesse avuto un fratello, non sarebbe stato esattamente identico. Così come non deve temere di non avere sufficiente amore per il suo bambino e per gli eventuali a venire. Dovrebbe darsi questa possibilità.
2) Sono molto dispiaciuta per la perdita della sua mamma, non deve essere stato facile con un bambino così piccolo affrontare il dolore legato a questo suo lutto. Indubbiamente l'aiuto di una mamma non può avere paragoni e la gioia che deriva dal condividere la maternità con lei deve essere stata grandissima. Nel mondo di oggi si è diffusa l'immagine della "super-mamma" tuttofare, che non ha bisogno di niente e di nessuno. La maternità è invece un momento fragilissimo nella vita di una donna, che la espone e la rende estremamente vulnerabile. Il supporto e il sostegno di chi ci ama è fondamentale per superare le difficoltà dell'essere mamma: ognuno a modo suo può dare una mano, dobbiamo concederci di chiedere aiuto, prendere tutto ciò che possiamo da quello che chi ci circonda e ci ama può darci. Saranno esperienze incredibilmente diverse, potrà sentirsi sola, oppure potrà scoprire delle risorse che neanche credeva esistessero negli altri, e in lei stessa.
4) Inevitabilmente l'equilibrio si romperà, così come si è rotto l'equilibrio della diade di coppia alla nascita del primo figlio, quando siete diventati una triade. E' tutto un gioco di assestamento e adattamento, di curiosità verso il nuovo e il diverso, di costruzione di nuove relazioni e nuove dinamiche.
In conclusione, sento un forte investimento immaginativo nel futuro e in questo eventuale futuro bambino, come se in qualche modo lei abbia già predetto e analizzato qualsiasi evenienza, in un tentativo di controllare le sue paure. Alla base di queste operazioni mentali potrebbe esserci una componente di ansia da tenere in considerazione. Infine, spesso siamo destinati ad andare incontro al fallimento dei nostri "ideali", e ne rimaniamo delusi: la vita è imprevedibile, ma se abbiamo una certezza è che questa ci sorprende sempre.
Spero di esserle stata di aiuto e le faccio i miei migliori auguri. Resto a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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20 FEB 2023

Salve,

dovrebbe approfondire maggiormente il significato che assumerebbe per lei un secondo figlio. Ha paura di rompere un equilibrio, ma allo stesso tempo sente forte l'esigenza di averne un altro. Ci chiediamo se queste riflessioni siano state condivise con suo marito, un confronto con lui potrebbe farla sentire meno solo rispetto quella che dovrebbe esser una decisione di coppia.
Un supporto psicologico in questa fase potrebbe aiutarla ad affrontare tali riflessioni più approfonditamente, magari anche un percorso di coppia che sia uno spazio di confronto in merito al tema di cui si è fatta portatrice.

Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara dott.ssa Simeoli

Dott. Ferrara e Dott.ssa Simeoli Psicologo a Quarto

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13 FEB 2023

Vada in terapia per comprendere meglio cosa le sta accadendo

Dr. Michele Scala Psicologo a Padova

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9 FEB 2023

Cara Daniela,

A questa domanda vorrei rispondere non come una professionista ma come una persona e come una sorella maggiore. Mia mamma ha avuto mia sorella a 37 anni, e sinceramente, tutti i ricordi della mia infanzia includono mia sorella, è la persona più vicina che conosco, mi capisce meglio di tutti, spesso meglio di miei genitori e miei amici.
Perciò sul primo dubbio non avrei tanta paura: il tempo metaforicamente "tolto" dal primo figlio dopo verrà ripagato con la relazione fraterna.
Mi dispiace molto per la perdita di Sua madre, e sicuramente sarà più difficile crescere un figlio senza aiuto - ma non sarà impossibile. Sopratutto se c'è la disponibilità economica di permettersi un aiuto esterno per qualche ora a settimana.

Per il resto, la maternità è una cosa molto complessa ed è normale essere impauriti e nervosi a tal proposito. Sicuramente un equilibrio di quale parla sopra verrà sbilanciato, i rischi saranno sempre presenti, ma l'importante è non portare il peso di questi dubbi e paure da sola, ma condividerli con il suo marito, con le amiche più care. Forse, è un caso lavorarci su anche con la professionista. Parlare di suoi sentimenti a voce alta con gli altri aiuterà a capire cosa Lei veramente vorrebbe e quali rischi è disposta a correre e quali no.

Le auguro ogni bene,
Un caro saluto,
Dott.ssa Svetlana Loginova - psicologa clinica a Bergamo ed online.

Dott.ssa Svetlana Loginova Psicologo a Bergamo

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8 FEB 2023

Buonasera signora
Valuti i pro, e i contro della situazione
E poi agisca.
Nessuno di noi può dirle , che cosa deve fare
Perché riguarda soltanto lei con suo marito.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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8 FEB 2023

Gentile Daniela, ma davvero qualcuno può dirle se fare o meno un figlio?

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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8 FEB 2023

Buongiorno,
credo personalmente che "i dubbi" come li definisce lei, siano ciò che permette di andare avanti nella vita e di crescere: le domande che ci facciamo e che poi magari facciamo ad altri sono preziose perchè ci muovono alla ricerca di nuove risposte...in quanto, molto probabilmente, quelle che ci siamo dati fino ad ora non ci soddisfano più.
In questi suoi pensieri lei sta mettendo insieme ciò di cui ha fatto esperienza (il fatto di essere figlia unica, il fatto di avere sperimentato una gravidanza e la genitorialità) che rappresenta per lei una sicurezza, perchè fa parte di tutto quell'insieme di cose che ha già sperimentato e rispetto alle quali sente di aver acquisito una certa competenza, ma che allo stesso tempo la stanno vincolando rispetto alla possibilità di sperimentarsi in qualcosa rispetto a cui non ha ancora fatto esperienza alimentando paure che bloccano...come se ci fosse il timore di rompere qualcosa di perfetto (gravidanza, equilibrio, fratello maggiore...), ma cosa significa per lei perfezione? e come mai teme di romperla?
Poi è importante considerare anche il lutto che ha dovuto affrontare con la perdita della mamma, per cui lei ancor oggi sente di essere sola. E rispetto a tutto questo, cosa pensa suo marito? Qual è la sua idea rispetto ad una nuova gravidanza?
Nella speranza che questi nuovi stimoli possano essere utili a nuove e importanti riflessioni, le auguro una buona giornata e rimango a disposizione per nuove condivisioni.
Cari saluti
dott.ssa Marta Bergamin

Dott.ssa Marta Bergamin Psicologo a Treviso

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8 FEB 2023

Buongiorno Daniela,
posso comprendere il suoi dubbi e le sue perplessità. Partirei dall'ultimo punto, consigliandole di affidarsi al parere del suo ginecologo e del suo medico, per poi proseguire facendola riflettere sul fatto che ogni cambiamento comporti la rottura di un equilibrio pre-esistente. In questo caso anche un secondo figlio andrebbe ad inserirsi nel vostro nucleo familiare, cambiandolo. Tuttavia, la stessa cosa è accaduta quando ha avuto il suo primo bambino.
Proseguendo, ogni gravidanza è a sé: è impossibile prevedere come andrà. Quello che può fare è affidarsi alla propria rete di supporto, famiglia, amici, figure professionali (medico, ginecologo, ostetrica, psicologi,...) per gestire le sue preoccupazioni.
Inoltre, posso immaginare la sofferenza nell'affrontare una eventuale gravidanza senza la sua mamma: anche per questo chiedere un supporto potrebbe essere utile.
Infine, mi sembra che parli della seconda gravidanza come se poi potesse portare ad una mancanza, ad una perdita per il suo bambino, ma anche per la sua famiglia in generale, quando una nascita è qualcosa di generativo, qualcosa che dà, non che toglie.
Spero di averle offerto degli spunti di riflessione; tuttavia le consiglierei di affidarsi ad un professionista per un percorso di sostegno alla genitorialità.
Rimango a sua disposizione per un colloquio, anche online.

Cordiali saluti
Dott.ssa Beatrice Mastrilli

Beatrice Mastrilli Psicologo a Torino

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8 FEB 2023

Gentilissima Daniela,
l'arrivo di un secondo figlio crea inevitabilmente uno "sconvolgimento" nell'equilibrio familiare, che con il suo nucleo avete costruito fino ad ora, ma, sicuramente, il peso maggiore ricade su uno dei personaggi principali della gravidanza: la mamma. È infatti comune che la maternità sia accompagnata da paure, insicurezze e sentimenti contrastanti, che forse avrà sperimentato anche con la prima gravidanza.
In questo caso percepisco, dalle sue parole, oltre ai dubbi e alle paure un grande senso di colpa. Questo senso di colpa si ricollega e che viene costruito attraverso le convinzioni, le interpretazioni e le ansie anticipatrici di una mamma che vorrebbe il meglio per i propri figli (già esistenti ed "immaginati"). È dunque importante partire da esse: identificarle, metterle in discussione e ristrutturarle.
Per tali ragioni, in primis, è opportuno definire valori, priorità e modi di intendere e vivere la maternità. Quindi, permettere a se stessa di provare paura, insicurezza e persino il senso di colpa che si insinua. Non cercare di sopprimere queste sensazioni o combatterle; al contrario, permettere a se stessa di esprimerle e persino di discuterne con una persona di fiducia che non la giudicherà. Infine, sarà utile capire che l’esperienza con il secondo figlio potrebbe essere diversa, ma non per questo meno bella o intensa. Sarà possibile cogliere l’infinitezza dell’amore, che si moltiplica e non si divide quando arriva un nuovo figlio. Perciò la invito a non esitare a cercare un aiuto professionale, per poter cogliere i pro e i contro dell'importante scelta che vorrebbe intraprendere per lei e per la sua famiglia.
Spero di esserle stata utile e resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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