incinta del secondo figlio lasciata dal marito

Inviata da Alessandra · 14 dic 2020

Cari dottori, ho da qualche giorno scoperto di essere incinta del secondo figlio. Per noi è stata un'enorme sorpresa, dato che i medici consideravano mio marito infertile (primo figlio 4 anni fa con pma). Io avrei sempre voluto un altro bambino, e parlandone con lui la sua risposta era che non se la sentiva di affrontare il percorso della volta scorsa; poichè nemmeno io ero convinta di una nuova pma, avevo ormai riposto le speranze (tra l'altro ho 40 anni, non sono più giovanissima). Invece il miracolo; io al settimo cielo anche se sotto shock, lui invece disperato. Non vuole assolutamente un altro bambino, già gli pesa il primo del quale mi sono occupata quasi sempre io. Mi ha proposto l'aborto ma io non sono d'accordo e alla fine mi ha confessato che non mi ama più e che non vorrebbe che gli imponessi un figlio. Probabilmente lo riconoscerebbe ma non se ne vorrà mai occupare. Se n'è andato di casa.
Quindi mi trovo nella confusione più totale: potrei portare avanti la gravidanza da sola, e ce la farei, ma il nascituro non sarebbe accettato dal padre. Con lui abbiamo il primo figlio in comune, quindi lui vorrebbe vedere il primo figlio ma non il secondo. In più, so che vedrebbe l'imposizione di questo bambino come uno spregio nei suoi confronti e coverebbe risentimento verso di lui per sempre. D'altro canto so che è la mia ultima possibilità di essere di nuovo madre, e so che non mi perdonerei mai per aver abortito. Mi sento come se il mio più grande desiderio si fosse trasformato nel peggiore degli incubi. Come posso prendere una decisione?
Grazie

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Miglior risposta 14 DIC 2020

Cara Alessandra,
credo che col tempo suo marito inizierà a volere bene a questo bambino. Adesso... è un bambino che non conosce: non sa che aspetto avrà, che carattere manifesterà, quali saranno i suoi gusti.... Gli dia del tempo, immagino che ora suo marito veda questo bambino come un dovere che lo legherà al focolare domestico dal quale desidera allontanarsi.
Ma, d'altro canto, nemmeno abortire riporterà suo marito a casa.
Un figlio invece, rimane nel cuore per sempre.
con affetto
Dott.ssa Stefania Scotto

Dott.ssa Stefania Scotto Psicologo a Laveno-Mombello

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15 DIC 2020

Cara Alessandra,
le sono innanzitutto vicina per il difficile periodo che si è trovata a dover vivere ed attraversare.
Nel leggerla sono in entrata in contatto con paura e preoccupazione, specialmente riguardo al possibile rapporto di accettazione (o non accettazione) tra suo marito e il nascituro. Mi sembra anche molto centrata e preoccupata del possibile giudizio che suo marito potrebbe avere di lei (quando dice che tenere il bambino lo interpreterebbe come uno spregio nei suoi confronti).
Tuttavia, ciò che mi ha più colpito è stata la descrizione dei suoi vissuti di gioia e ritrovata speranza alla notizia della gravidanza. E a come non riuscirebbe a perdonarsi l’ipotesi di non tenere il bambino da lei tanto desiderato ed atteso. Mi sembra quindi che per lei sia in realtà abbastanza chiara la scelta più autentica che vorrebbe compiere (in linea col suo sentire e il suo desiderio) ma che, allo stesso tempo, ne sia profondamente spaventata ed angosciata a causa del giudizio e dell’atteggiamento che suo marito potrebbe nel futuro avere verso di lei o verso il nuovo arrivato.
Senz’altro si tratta di una scelta molto difficile da poter fare da sola, dunque potrebbe essere per lei efficace trovare uno spazio personale ed accogliente in cui poter portare interamente se stessa ed i suoi vissuti, senza il timore di essere giudicata per questi. Uno spazio del genere lo si può trovare all’interno di una relazione cliente-terapeuta, che potrà essere in grado di accompagnarla durante il processo decisionale che mi sembra al momento non faccia altro che tenerla in scacco.

Le auguro il meglio,
Dott.ssa Caterina Berti

Dott.ssa Caterina Berti Psicologo a Torino

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15 DIC 2020

Gentile Alessandra,
non conoscendo suo marito non posso formulare ipotesi circa la reazione che avrà, anche perchè nelle situazioni che generano stress le reazioni possono essere imprevedibili. Comprendo che la situazione sia molto difficile e che si senta spinta da forze opposte: da un lato il desiderio di diventare di nuovo madre, dall'altro lato la consapevolezza che suo marito questo figlio non lo desidera, con tutto ciò che questo potrebbe comportare. Le suggerisco di prendere in considerazione la possibilità di intraprendere un percorso psicologico che le consenta di fare profonda chiarezza su tutti i suoi vissuti e anche sui suoi dubbi; una mail purtroppo non può consentire a un professionista di guidarla su una questiona così importante. Abbia cura di sè.
Un caro saluto e buon tutto, Luisa Fossati

Dott.ssa Luisa Fossati Psicologo a Firenze

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