conviviamo da tre anni in un paesino che abbiamo scelto per motivi legati al posto di lavoro. Io ho capito subito che non era il posto per me, mi manca tutto, i servizi, le comodità e sono lontana anche dalla famiglia e dalle amicizie. A me piace vivere in città e infatti avevamo deciso di andare a vivere nella città del mio fidanzato che è molto distante da qui ma lui avrebbe ereditato una casa da sua madre e a me piace la città. Purtroppo i nostri progetti sono falliti perché sua sorella si è opposta in tutti modi finchè la casa è stata venduta e il mio sogno di vivere in città svanito.
Ora dobbiamo decidere se andare a vivere cmq in città dove le uniche persone che conosco sono: sua madre di 80 anni, sua sorella con cui i rapporti non sono più quelli di prima, la sua ex moglie che riesce a essere invadente anche ora che abitiamo a 200 km di distanza e fare un bello sforzo per comprare un appartamento.
Oppure restare a vivere qui dove le case costano meno e potremmo comprarci una bella casa senza impazzire, una casa dove all'occorrenza poter ospitare i suoi figli (che sono grandi) e in caso di bisogno i miei genitori, con giardino, in mezzo alla natura e lontano da qualsiasi comodità.
Senza contare che il mio fidanzato ha un lavoro che lo porta spesso lontano e se dovessimo avere dei figli me la devo sbrigare da sola, col lavoro, i mei genitori cmq lontani e i servizi inesistenti.
Ulteriore problema: al mio fidanzato piace vivere qui anche se deve farsi molti km per il lavoro, ma dice che la sera quando torna, se torna, si sente in vacanza, mentre a me proprio no, mi manca tutto. Ho sempre sperato che qualcuno mi portasse via da questo posto. Adesso si è innamorato di una casa sperduta, lui vuole comprarla, a me viene la depressione solo a pensarci.
Grazie
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22 MAR 2015
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Buongiorno Simona,
le scelte, spesso, sono dettate dalle necessità e dalle opportunità più che dai desideri, ed è difficile decidere quando pro e contro sembrano altrettanto validi. Per questo è molto importante che valuti insieme al suo compagno ciò che è importante per lui e per lei esponendo i suoi dubbi e i suoi timori, e ricercando insieme delle soluzioni. Cambiare non è facile, adattarsi ad ambienti nuovi, costruire nuove relazioni richiede tempo e volontà ma non è cosa impossibile. Eviti però che in futuro le scelte siano vissute dall'uno o dall'altra come rinunce e recriminazioni.
Un caro saluto.
23 MAR 2015
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Cara Simona, molte volte la vita ci costringe a fare scelte che non sempre si avvicinano ai nostri sogni. Abbiamo tutti l'obbligo di migliorare, ma fissare le idee su ciò che non va significa spesso non essere felici. Il consiglio che posso darti è di fare una scala di priorità, matita alla mano, e mettere in ordine quello che è essenziale rispetto quello che, sia pur desiderato, può essere considerato secondario. Alla fine avrai la risposta. La vera felicità è direttamente proporzionale alla capacità di adattarsi ai disagi, a volte so bene che non è facile, ma in palio vi è il proprio benessere. Un caro saluto, Giuseppe
23 MAR 2015
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Cara Simona
a me sembra che la tua attrazione per la vita di città fosse anche molto collegata col fatto di avere a disposizione questa casa che ora...non c'è più.
Svanita la casa quello che ti appare ora innanzi è un panorama più scarno e contenuto della vita di città, con annesse cose pratiche legate a questa scelta, soprattutto relazioni, che tu non vedi in positivo (deduco dal tuo scritto: mamma 80enne magari da accudire, sorella con cui non ci sono buoni rapporti vedi casa venduta, e sua ex moglie già invadente ora...figurati dopo).
Però la vita di città ti piacerebbe!
Come vedi ogni cosa ha i suoi pro e contro.
Occorre davvero che tu guardi bene dentro di te per comprendere quali di questi "contro" preferisci.
Ovviamente un confronto sincero e leale col tuo Lui sarebbe davvero utile.
A me sembra che abbiate "stili" diversi e necessità molto diverse, aspettative diverse... occorrerà una mediazione e un venirsi incontro.
La consapevolezza nel considerare la realtà sarà di grande aiuto!
Auguri per la scelta.
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
23 MAR 2015
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Buonasera Simona,
fin da subito fa capire dove vorrebbe stare: una città con possibilità di comprare casa, lavorare, avere servizi, comodità, famiglia e amicizie.
Sarebbe interessante capire quali elementi metterebbe sul piano del desiderio (...mi piacerebbe...) e quali su quello del bisogno (...è vitale per me...).
Tre anni sono lunghi in un posto che non fa per lei, come scrive. Perciò sarebbe utile capire cosa si sta smuovendo dentro di lei oggi, al punto da chiedere un confronto con psicologi che metteranno a sua disposizione la loro esperienza.
Gli elementi critici che emergono sono:
l'innamoramento del suo compagno per la casa sperduta,
il fallimento dei progetti a causa della sorella del suo fidanzato,
il rapporto difficile con la sorella e con la ex del suo compagno,
la solitudine per un fidanzato che lavora a volte lontano da casa ("...me la devo sbrigare da sola...")
Lo stato di disagio che descrive può diventare una risorsa per riscoprirsi, una spinta a confrontarsi con il suo compagno, a sentire il parere delle persone a lei care.
Forse ha bisogno di contattare e definire quell'emozione che accenna per accettare una parte di sé importante e investire in un nuovo progetto di coppia, dove entrambi vi venite incontro, entrambi mettete sul piatto i vostri bisogni.
Come i miei maestri, mi piace pensare che ogni persona è rara, unica e perciò di valore, così come le sue scelte.
21 MAR 2015
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Buongiorno Simona,
pur tenendo in considerazione le tue legittime preferenze, mi viene da pensare che che la vera motivazione della tua attuale insoddisfazione si trovi più a monte, vale a dire nel rapporto con il contesto familiare e sociale. A questo punto bisogna partire dal vostro rapporto di coppia, dai progetti in comune, compreso quello di avere dei figli.Credo che se una coppia si realizza nel senso di condividere quanto più possibile, il luogo abitato passi in secondo piano. Potrei sbagliarmi, ma per esserti maggiormente d'aiuto, per quanto concesso dalla distanza, ritengo indispensabile chiarire quanto sopra. A tua disposizione, qualora lo ritenessi utile.
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta
20 MAR 2015
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Gentile Simona,
un piccolo paese può diventare più attraente se si stringono amicizie interessanti e piacevoli e se ogni tanto ci si può spostare per divertimenti in altri luoghi, se si rende la casa attraente per amici e parenti con sala giochi, barbecue ecc, se ci si appassiona al giardino e a un po' d'orto ecc..
Non sottovaluti il rischio di abitare in un luogo che non le piace e soprattutto dove non si ambienta socialmente; a mio avviso può essere pericoloso. Integrarsi nell'ambiente sociale è molto importante per il proprio benessere.
