Dipendenza affettiva? Sindrome dell'abbandono?

Inviata da Mia2211 · 19 ott 2022 Dipendenza affettiva

Buona sera, sono una ragazza di 27 anni. Ho avuto poche relazioni sentimentali nella mia vita, una relazione di 10 anni, mi sono lasciata da 2 anni e mezzo fa e adesso sto con un altro ragazzo. La prima relazione essendo piccola non l'ho vissuta benissimo, sapevo di essere dipendente da lui e la cosa mi pesava parecchio, con lui mi vivevo la vita tormentata dall'ansia di essere lasciata, la paura costante, Magoni sempre allo stomaco e attacchi di panico. Quando la relazione è finita ho ripreso in mano la mia vita e ho scoperto tanti lati di me stessa che non conoscevo, ho rivalutato tante cose, ho iniziato a vivere la vita in modo sereno, rilassata e tranquilla con me stessa e con gli altri, senza essere sempre arrabbiata con il mondo.
Con il nuovo ragazzo mi sto vivendo la relazione in modo sereno, lui è comprensivo, gentile, amorevole, penso davvero il fidanzato perfetto. La scorsa settimana siamo partiti per un viaggio in Italia e siamo stati fuori 6 giorni, da premettere che è stato il nostro secondo viaggio, ma al ritorno, ho avuto degli attacchi di panico, pianto continuo da quando sono salita in aereo fino a casa, mi sono confidata con lui, anche perché ci diciamo tutto, e gli ho spiegato che mi sentivo in ansia a lasciarlo, da ieri (data di ritorno) mi attacchi di panico, e mi sento di essere tornata alla vita di prima, cosa di cui ho una paura pazzesca. Avevo ansia a lasciarlo, non volevo! Stamattina alle 8:00 sono saltata dal letto, svegliandomi con un attacco di panico, mi mancava l'aria, la bocca asciutta e tachicardia. Mi sentivo in pericolo e ripetevo a me stessa di essere al sicuro, dopo aver chiamato a mia madre ed essermi sfogata anche per alcune ansia sul lavoro mi sono calmata. Pomeriggio rivedo il mio ragazzo e al momento di lasciarci per tornare a casa inizio di nuovo a piangere. Qualcuno può spiegarmi il perché?
Dopo 2 anni e mezzo perché mi sento così?
Da premettere che non penso più al mio ex, anzi penso di essermi liberata. Non voglio cadere in una relazione tossica, sto veramente bene con questo ragazzo e non voglio farmi complessi inutili. Vorrei vivere tranquilla senza ansie e panico. È qualcosa di irrisolto nella mia vita? Mi consigliate un percorso di terapia ( cosa alla quale già pensavo) grazie mille anticipatamente.

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Miglior risposta 23 OTT 2022

Gentile Mia,
sembra che su questa sua seconda relazione si riversino strascichi di quella precedente relativamente ad ansia di separazione, paura della dipendenza affettiva ma contemporaneamente anche paura di abbandono.
A questo proposito, sarebbe interessante sapere se la precedente lunga relazione è finita perchè lei ha lasciato il suo ex oppure è stata da lui lasciata.
Probabilmente, come anche lei ipotizza, è rimasto effettivamente qualcosa di irrisoilto che dovrebbe essere approfondito ed elaborato in un percorso di psicoterapia che le consiglio di intraprendere.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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13 NOV 2022

Buonasera Mia,
Sembra che in qualche modo il periodo prolungato passato col suo ragazzo o qualcosa che è successo durante quel viaggio abbia agito da trigger riattivando un'ansia legata al timore della perdita ed uno stato di dipendenza dall'altro. Il fatto che Lei descriva queste come caratteristiche predominanti nella sua relazione precedente fa pensare ci sia qualcosa di irrisolto, che non era legato specificatamente a quella relazione. Supporto senz'altro la sua idea di iniziare una psicoterapia, che la aiuterà a risalire alle radici del problema. Non si preoccupi tanto del tipo di approccio, troppo spesso succede che il bisogno di iniziare un percorso venga sommerso dalla confusione generata dal cercare di comprendere i diversi approcci alla psicoterapia ed il loro funzionamento. La grande quantità di informazioni pubblicate online, spesso confuse o fuorvianti, non aiuta. La verità è che la terapia è data principalmente dalla relazione tra la persona ed il terapeuta. Il mio consiglio è di sfruttare la spinta verso il cambiamento che prova in questo momento, scelga un* professionista che Le ispiri fiducia ed inizi il lavoro necessario a riconquistare la sua serenità.
Un caro saluto,
dott.ssa Francesca Calvano

Dott.ssa Francesca Calvano Psicologo a Roma

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10 NOV 2022

Buongiorno,
a volte noi percepiamo alcuni problemi nella relazione con gli altri , e non vediamo i motivi che ci portano a soffrire .
Solo nella relazione con alcune persone , sentiamo di stare meglio o peggio, e nei momenti di separazione , arriva un segnale che ci fa stare male.
Sembra che ogni piccola separazione ora la metta in allarme e la faccia soffrire , e questo di sicuro è degno di attenzione.
Possiamo migliorare insieme al supporto di una persona competente e valutare un percorso di aiuto proficuo.
Sono disponibile anche on-line.

Dott. Aldo Tandurella Psicologo a Torino

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3 NOV 2022

Sembra si sia risvegliato un trigger. Un click per uno stimolo traumatico precedente (anche transgenerazionale) che si riattiva.
Nella tua zona c'è qualche buon terapeuta che si occupi di costellazioni familiari?

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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20 OTT 2022

Salve Mia,

La ringrazio per aver condiviso la sua esperienza, ne percepisco tutto il suo malessere. Sarebbe utile approfondire la sua storia di vita, le sue aspettative e sciogliere quei nodi che l'hanno portata agli attacchi di panico. Le risorse per farcela ce le ha, ha già superato una criticità simile in precedenza. Un percorso terapeutico sicuramente la potrebbe aiutare a mantenerne i benefici.

Se ne avesse bisogno mi rendo disponibile on line,
Forza Mia!

Dott.ssa Giovanna Marcacci

Dott.ssa Giovanna Marcacci Psicologo a Tortoreto

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20 OTT 2022

Buonasera cara ,
Le tue parole rivelano grandi capacità di introspezione e di prendere decisioni sane per la tua vita, complimenti per aver reagito così con il tuo ex !
Penso che il termine relazione tossica oggi sia troppo usato e che comunque tu non sia a rischio, avete un'ottima comunicazione !
La motivazione per cui hai ricominciare a soffrire di attacchi di panico andrebbe analizzata a fondo, così non è facilmente rintracciabile e mi dispiacerebbe darti una spiegazione errata.
Ti auguro il meglio , se avessi bisogno mi rendo disponibile! Un abbraccio
Rebecca Flacio

Dott.ssa Rebecca Flacio Psicologo a Cuneo

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20 OTT 2022

Buongiorno Mia2211,
penso che il viaggio abbia fatto riemergere in lei antiche paure di rimanere sola.

Viaggio significa allontanamento e distacco da un luogo conosciuto e sicuro ed è possibile pertanto che, seppure abbia passato una bella vacanza, l’allontanamento da casa e la vicinanza più stretta con il suo ragazzo con cui ha provato molto probabilmente sensazioni e vissuti di sicurezza, abbiano poi fatto riemergere, nel viaggio di ritorno alla vita quotidiana ognuno nella propria casa, vissuti di “abbandono” e la percezione di non farcela da sola.

Del resto gli attacchi di panico solitamente si scatenano quando si ha la sensazione di perdere il controllo e ci si sente incapaci di affrontare certe situazioni da soli.

Penso che abbia bisogno di fare un lavoro su di sé che le permetta di comprendere quali siano le sue risorse e in che modo esprimerle e tirarle fuori per affrontare situazioni nuove.
Questo poi la aiuterà a costruire una buona relazione affettiva con il suo partner, in quanto non verrà più visto come una persona di cui ha bisogno per affrontare la vita, la cui vicinanza è necessaria per andare avanti, bensì come una persona con cui condividere esperienze e vissuti, procedendo nella vita in maniera indipendente e autonoma.

Spero di esserle stata utile.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Dott.ssa Claudia Cioffi Psicologo a Ancona

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20 OTT 2022

Buongiorno Mia2211,

secondo me è possibile che il viaggio abbia scatenato in lei vecchie paure. Viaggio significa allontanamento e distacco da un posto conosciuto e sicuro e, se anche la vacanza è andata bene, probabilmente dentro di lei ha rivissuto antiche insicurezze. Gli attacchi di panico tipicamente si scatenano quando si teme di perdere il controllo e di non riuscire a gestire delle situazioni da soli.

Quindi immagino che il viaggio abbia rimesso in moto la paura di essere lasciata sola, che poi era alla base della sua prima relazione.

Penso che abbia bisogno di lavorare su di sé per comprendere quali sono le sue risorse e come fare a tirarle fuori, per capire che può farcela ad affrontare da sola anche situazioni nuove che non conosce, per imparare a fidarsi di se stessa. Questa è la base per costruire buone relazioni affettive che non siano centrate sulla dipendenza, sul bisogno di vicinanza e la necessità di avere sempre accanto il proprio partner per sentirsi sicuri, bensì sul desiderio di condivisione con l'altro, pur affrontando la vita in maniera indipendente senza la necessità di appoggiarsi a qualcuno.

Spero di esserle stata utile.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Dott.ssa Claudia Cioffi Psicologo a Ancona

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20 OTT 2022

Buongiorno Mia2211, intanto grazie per aver condiviso parte della tua storia, immagino non dev’essere stato semplice.
Probabilmente ciò che hai vissuto in passato nella tua relazione precedente, ha lasciato un segno dentro di te.
Oggi, queste reazioni, nel momento in cui ti allontani dal tuo attuale compagno, possono esser frutto di una paura/timore nel poter rivivere emozioni passate nonostante racconti questo rapporto come ben diverso dal precedente. Ciò che porta te oggi, ad avere panico quando ti allontani da lui può esser dato da una paura inconscia nel soffrire e nell’essere abbandonata. Si potrebbe lavorare sulla tua autostima e sul perché stare molto vicino a qualcuno, incute terrore. Può capitare, e ci si può lavorare. Già l’aver chiesto aiuto è un passo grandissimo.
Sei stata brava nell’ aver condiviso tutto ciò con tua mamma: sei stata coraggiosa.
Rimango a disposizione per qualsiasi domanda,
Un caro saluto

Dott.ssa Ilaria Colantoni

Dott.ssa Ilaria Colantoni Psicologo a Roma

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20 OTT 2022

Cara Mia2211,
Dalle tue parole mi arriva la tua preoccupazione e l’apprensione per quanto succede.
Quello che descrivi sembra avere i connotati dell’ansia da separazione, che può non essere necessariamente legata ad una dipendenza affettiva significativa o conclamata ma essere una modalità di funzionamento che si attiva per varie ragioni. Ad ogni modo un percorso mirato può aiutarti in tal senso. Con l’aiuto di un professionista puoi capirne le cause e cosa alimenta quanto descrivi, così da lavorare su pensieri, emozioni e comportamento, a tutto tondo, ed imparare ad essere consapevole e regolare la dinamica.
Ci può essere uno schema che si attiva in modo automatico basato sulle tue esperienze precedenti, anche precoci, sul piano Relazionale. Tutti noi apprendiamo informazioni su questo aspetto sin da piccolissimi, e siamo guidati da automatismi che si instaurano più o meno inconsapevolmente. Sei sulla giusta strada, quindi continua così, scegli un terapeuta e procedi per risolvere il tutto.
Salutandoti ti auguro di riuscire a guidare la tua vita in modo da stare bene e serena.
Resto a tua disposizione.
Un caro saluto!
Dr.ssa Annalisa Signorelli, esperta in vita Relazionale, affettiva e di coppia (sedute anche online)

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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20 OTT 2022

Salve Mia2211, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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20 OTT 2022

Gentile Mia, le ragioni dello scompenso in atto potrebbero essere in relazione a una maggiore definizione del rapporto che magari si è consolidato durante il viaggio, se per esempio avete fatto progetti più importanti oppure semplicemente siete stati molto bene insieme e hai percepito un coinvolgimento maggiore con la presa di consapevolezza dei rischi a questo legati.
La psicoterapia è sicuramente il percorso migliore per comprendere la coerenza di quello che ti succede e costruire una spiegazione utile anche a un cambiamento.
Un cordiale saluto.
Dr. Patrizia Mattioli

Dott.ssa Patrizia Mattioli Psicologo a Roma

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20 OTT 2022

Buongiorno Mia, grazie per aver condiviso qui un pezzo della sua storia.
Le sue parole sembrano parlare di un profondo senso di insicurezza legato a vissuti di paura d'abbandono ed ansia da separazione dalla figura affettiva di riferimento. Un percorso di psicoterapia è sicuramente indicato per comprendere meglio i fili che si intrecciano nella sua storia e le causano il disagio che lei descrive, riavvolgere il nastro e approfondire il senso dei suoi vissuti emotivi, talvolta così soverchianti come lei descrive.
Mi rendo disponibile ad ascoltarla e a supportarlo in questo momento di difficoltà, dottoressa Marta Lanfranco

Dott.ssa Marta Lanfranco Psicologo a Torino

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20 OTT 2022

Buongiorno Mia.
Grazie per la condivisione.
Da quanto scrive i momenti di ansia e panico sono iniziati durante il viaggio di ritorno con il suo partner e si accentuano nei momenti in cui deve "lasciare" qualcosa, come un luogo, o qualcuno di importante, o un luogo associato a qualcuno di rilevante per lei.

I rapporti iniziano e finiscono, ma le relazioni, anche se superficialmente e razionalmente si interrompono, inconsciamente si mantengono e possono ritornare con sintomi d'angoscia.

Considerando quanto ha raccontato sulla precedente relazione con il primo partner che le "pesava", da cui si è "liberata" e riteneva essere "dipendente" , e da quanto dice sul qualcosa che possa essere "irrisolto", ritengo possa essere utile un percorso psicologico in cui possa inizia a mettere parola sulle relazioni.

Un caro saluto.

Dott. Davide Boifava

Dott. Davide Boifava Psicologo a Milano

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20 OTT 2022

Salve,
Le consiglio un percorso psicoanalitico che può aiutarla a comprendere meglio il senso di quest'"ansia di essere lasciata" da una parte e il peso della dipendenza, il "non voglio cadere in una relazione tossica" dall'altra, questioni che lei fa risalire alla prima storia d'amore di cui dice di essersi liberata, pur non potendo fare a meno di parlare perché sente che qualcosa si sta ripetendo. La invito ad approfondire tali questioni facendo un percorso psicoanalitico e resto a disposizione in tal senso.
Un caro saluto
Dott.ssa Valentina Donnari

Dott.ssa Valentina Donnari Psicologo a Porto Sant'Elpidio

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20 OTT 2022

Cara Mia,
Penso possa esserle utile un percorso psicologico per comprendere le cause del suo malessere. I fattori che lo causano possono essere differenti, non c'è una singola risposta alla difficoltà di separarsi dai nostri punti di riferimento, ma lavorando su noi stessi possiamo capire come darci modo di costruire la nostra autonomia, guardando alle nostre risorse anche in relazione all' Altro. Talvolta capita che non ci sentiamo sicuri di compiere dei passi da soli poiché non consapevoli del nostro valore e delle nostre capacità.
Buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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20 OTT 2022

Gentilissima Mia, innanzitutto grazie per la preziosa condivisione. Immagino la situazione che descrivi, e comprendo le fatiche e le perplessità che riporti. Hai mai pensato di intraprendere un percorso di terapia? Parlare con uno specialista potrebbe aiutarti ad esplorare ed elaborare quelle che potrebbero essere le cause sottostanti il malessere e le difficoltà relazionali ed intime che riporti.
Resto a disposizione!
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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20 OTT 2022

Cara, dal suo racconto mi sembra di cogliere il timore di poter tornare ad essere dipendente da un'altra persona. Sicuramente i vissuti qui riportati andrebbero approfonditi per comprendere al meglio se gli attacchi di panico e l'ansia che sta provando sono legati a questo timore o se stanno cercando di dirle altro. Intraprendere un percorso psicologico le sarà sicuramente utile per ritrovare la serenità raggiunta negli ultimi 2 anni e per vivere serenamente la sua relazione.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.

Dott.ssa Sara Manzoni Psicologo a Treviglio

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