Salve,
Mi chiamo Alessio Gola, ho 21 anni, compiuti l'altro ieri. Avevo già esposto i sintomi da me avvertiti da Giugno 2014 sino ad ora e il fatto di non aver ricevuto una diagnosi, ma settimana scorsa, a una visita di controllo con il mio psichiatra, in cui ho esposto nuovamente i miei sintomi che si sono ripresentati in queste ultime settimane, mi ha rivelato che su consulto di psicologi ha tratto conclusione che io soffro di disturbo depressivo, ma non mi ha specificato che tipo.
Così mi ha prescritto nuovamente gli stessi farmaci (Mitarzapina e Sertralina) con aggiunta del farmaco Malox.
Ho comunque notato che la ricomparsa dei sintomi è dovuta alla sospensione della cura farmacologica, per via di problemi personali, per l'appunto, non avendo preso i farmaci per un giorno, stamane ho riavvertito i sintomi.
Io volevo capire come fare per riuscire a tenere a bada la depressione, senza continuare a prendere tutti questi farmaci.
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17 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Caro Alessio,
a parte l'età, non dici nulla di te, della tua vita e nemmeno dei tuoi sintomi.
Comunque, a mio parere, la depressione si può combattere in molti modi ma te ne cito solo qualcuno.
Innanzitutto si combatte scegliendo di essere attivi anzichè passivi, facendo delle cose, anche le più semplici ma mettendovi attenzione e impegno ( e possibilmente un po' di amore).
Poi si combatte costruendo poco per volta l'autostima cioè la convinzione che anche errori fatti o avversità della vita possono servire per imparare delle cose sì da poter fare possibilmente meglio in futuro, senza sentirsi vittima.
Ed ancora, si combatte con l'umiltà, che non è affatto in contrasto con l'autostima perchè serve per accettare con serenità quelle cose che non possiamo decidere noi e non dipendono da noi ma sono correlate ai limiti della nostra natura umana.
Entrare concretamente in questa logica ed acquisire questi postulati può sembrarti difficile ma diventa più facile se ti fai accompagnare da un esperto in un percorso di psicoterapia e in tal modo può essere almeno ridotto, se non eliminato, l'uso dei farmaci che non hanno una azione educativa ma solo temporaneamente sintomatica.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
30 GIU 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Sarebbe bene affrontare queste tematiche con la guida di un professionista per iniziare a trovare un equilibrio. Attualmente la terapia cognitivo-comportamentale dà esiti positivi nel trattamento della depressione.
Per approfondimenti non esiti a contattarmi.
Buona giornata
Dott.ssa Ilaria Albano
Psicologo a Roma
18 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Alessio,
il nostro sistema psichico è molto complesso e a volte dà dei segnali ben precisi di mal funzionamento e di malessere.
La depressione può essere letta come un segnale di malfunzionamento e di malessere: è come quando in automobile una spia rossa si accende.
Possiamo spegnere e disattivare la spia accesa (il farmaco agisce così)
oppure possiamo provare a aprire il cofano e vedere cosa non funziona e ripararlo.
La psicoterapia può affiancare una cura farmacologica:
attraverso la cura della parola è possibile trovare e individuare l'origine
del Suo malessere, ascoltare quello che il suo sistema psichico Le sta cercando di dire e trovare delle soluzioni a lungo termine più efficaci.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Cristina Fumi
Psicologa-Psicoterapeuta Milano
18 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Alessio,
il suo problema mi sembra che sia degno di essere affrontato non solo dal punto di vista farmacologico, visto che subito dopo la sospensione dei farmaci lei ricomincia a stare male. Ovviamente non sto dicendo che i farmaci non siano importanti, ma curano solo i sintomi e non le cause che scatenano il suo malore. La terapia cognitivo/comportamentale ritengo che possa essere la piu adeguata per la sua diagnosi.
Spero di esserle stata utile.
Buona serata
dott.ssa Mioli Chiung
psicologa responsabile Studio di Psicologia Salem
18 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno gentile Alessio,
può affiancare alla cura farmacologica una psicoterapia ad impostazione psicodinamica. Il momento in cui inizierà a stare meglio grazie anche alla psicoterapia, potrà dismettere l'uso dei farmaci sotto guida psichiatrica.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
18 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Caro Alessio,
ricordo la sua mail. Il consiglio che posso darle è di continuare a seguire la terapia farmacologica e a questa associare una psicoterapia. In letteratura scientifica l'associazione di terapia farmacologica e trattamento psicoterapico risulta essere il più efficace.
Cari saluti
Dott.ssa Carla Francesca Carcione
18 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Alessio,
le fasi depressive capitano in alcuni momenti della vita, tu hai raccontato molto poco della tua storia personale, ma si capisce che la tua situazione depressiva ti preoccupa.
Per quanto riguarda la terapia farmacologia, può essere un valido aiuto nelle depressione, ma se il tuo desiderio e' di riuscire a liberarti dei farmaci potresti intraprendere un percorso con uno psicoterapeuta in cui avresti l'opportunità di per cosi dire dipanare la matassa relativa al tuo problema e mano a mano cercare di risolvere ciò che e' la causa della tua depressione.
Saluto
Dott.ssa Sara Vassileva
18 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Alessio,
la possibilità di affrontate la depressione e i sintomi che accusi esiste. Potresti rivolgerti anche ad un terapeuta con il quale intraprendere un percorso alternativo ma parallelo a quello dei farmaci.
É un lavoro in sinergia.
17 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Alessio
davvero dobbiamo saperne molto molto di più su di te per poterti dare almeno qualche consiglio in più.
Tu sei molto giovane, cosa fai nella vita? Come vivi? La tua famiglia?
Io penso che sarebbe davvero bello mettersi vicino a te e ascoltarti parlare, farsi raccontare tutto quello che di te sai dire, scoprire la tua interiorità.
In questo viaggio a due verso la conoscenza di te stesso e delle tue profonde emozioni, si potrebbe trovare "la chiave di volta" del tuo problema di fondo.
Hai ragione a volerci vedere più chiaro e hai ragione a considerare i farmaci come qualcosa che, ora serve, (lo hai appurato da solo) ma forse devono e possono essere superati.
Assicurati di trovare uno psicoterapeuta che intraprenda con te il viaggio.
Intanto Augurissimi per i tuoi 21 anni.
Avanti con coraggio e confida nelle energie sommerse (ma ci sono) della tua giovane età.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
Io ci sono!
17 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Alessio,
ha parlato allo psichiatra che la segue della volontà di non usare tutti questi farmaci?
Potrebbe aiutarla a scegliere un professionista che le offra un intervento psicologico e le consenta di ridurre o eliminare l'assunzione dei farmaci.