Sono andata da uno psicologo
Ma non so perché devo continuare...non ha sbagliato niente, anzi. Ma non so perché devo fare una terapia. Sono 90 euro a seduta, e io ho già un sacco di spese, e mi sembra inutile... Secondo me si finisce per andare anni e non concludere niente. Poi ho paura che mi siano appioppate diagnosi antipatiche; e anche se non mi si dicesse una diagnosi, incomincerei a temere che ci sia, e quindi non accettarla. In pratica non riesco a relazionarmi con le persone: mai riuscita. Ho una madre molto severa che urla sempre e mi sgrida sempre. Ma non mi piace parlare di lei... Per molti anni ho voluto amici e un fidanzato. Ho passato dall'asilo ai 29 anni ad aspettare il miracolo, che qualcuno volesse essermi amico. Mi sento patetica, perché ho i ricordi di quando da bambina pregavo di trovare un amichetta...pregavo tutte le sere, ma niente ( infatti ora sono atea) mi avvicinavo ai bambini, ma non mi volevano; e chi si avvicinava, lo faceva solo per prendermi in giro, fingendosi amico. Volevo un fidanzato: ho aspettato per anni che un principe azzurro mi venisse a salvare dalle urla di mia mamma, ma non è mai arrivato nessuno. E ho sperato per anni che qualcuno si accorgesse di me. Mi sono fidanzata con un ragazzo con problemi schizoaffettivo, ma non provava niente per me perché era schizofrenico( solo per perdere la verginità perché le donne mi prendevano in giro) non posso avere amici uomini: vogliono solo portarmi a letto. Il problema è che io a 30 non voglio più nessuno. Gli altri mi manipolano facilmente...sono troppo delicata e fragile. Non posso frequentare nessuno: non voglio rischiare di essere manipolata. Poi mi annoio tantissimo con gli altri. È noioso stare con gli altri. Mi annoio. Non mi diverto: è pesante. Ho gusti diversi e modo di pensare diverso dagli altri. Non mi va di andare a feste o discoteca o di bere alcolici. La cosa assurda, e che penserete che vivo da reclusa, ma in realtà sto sempre fuori...mi piace la compagnia delle persone, ma in maniera superficiale...ci parlo, ma poi mi annoio. Frequento i tirocini in ospedale e le lezioni (mi sto laureando in medicina) fino a poco tempo fa lavoravo, ma non ho fatto amicizia con i colleghi, ci parlavo, mi hanno manipolata per ottenere favori come cambi orario( se non gli facevo cambio, mi davano della stronza) mi sono fatra odiare solo perché ho rifiutato la manipolazione. Ma poi mi chiedo? Se anche la mia famiglia mi odia e mi manipola, come potrebbero mai amarmi degli estranei? Secondo me lo sentono che sono una barbona affettiva che non ha nessuno al mondo che le vuole bene. Infatti non penso che uno psicologo potrebbe risolvere questo problema. Non sarei dovuta nascere, questa è la verità...sono troppo fragile per questo mondo. È assurdo che sono ancora viva a 30 anni...strano che non mi abbiano ancora uccisa o violentata o altro... Non so che fare...non voglio diagnosi; né voglio spendere 90 euro a seduta, per un problema che alla fine è congenito. Sono fragile? C'è una cura per la fragilità? Non piacio a nessuno, c'è una cura per questo? Non penso proprio. Se non piacio è perché sono diversa, ed normale non piacere in queste condizioni. Non so perché sono diversa: lo sono punto. Non penso nemmeno di avere patologie mentali. Non ho ansia e paura del prossimo; non ho un disturbo evitante( non mi sento inferiore a nessuno) né sono schizofrenica o altro. Non mi drogo; non mi taglio e non ho paura dell'abbandono ( non sono bordeline, quindi) non sono dipendente, perché in realtà non voglio nessuno tra le palle e le decisioni me le prendo da sola. In pratica non ho nessuna patologia, ma sono diversa e fragile, e a quanto pare per gli altri sono solo un fastidio, qualcosa che non dovrebbe nemmeno esserci. Non voglio suicidarmi( non ci riuscirei) ma non ho paura della morte. Non so bene perché sto al mondo, ma poi mi rendo conto che scientificamente non c'è una risposta...è solo il caso. Lo psicologo mi ha proposto 10 sedute, ma ma verrebbero 900 euro. Tantissimo. E non ho nessuna patologia. Mah come se fosse curabile la debolezza? Non ho una personalità forte: questo è il mio problema.