Depressione acuta

Inviata da Davide Tempesta · 30 giu 2023 Depressione

Buongiorno sono un ragazzo di quasi 30 anni (li compio ad ottobre). È da quando mi sono diplomato praticamente che convivo con questo demone dell'ansia e della depressione. Sono fumatore da un pacchetto al giorno e cosa ben più importante ho sempre fatto un uso importante di cannabis ( dalle 3 alle 8 canne al giorno ). La prima volta che è successo mi è capitato 10 anni fa circa, il tutto è iniziato con un forte attacco di panico ed una conseguente depressione ed apatia che mi ha sempre bloccato a letto. Ho inizialmente consultato una psicologa che poi mi ha indirizzato da uno psichiatra per una cura farmacologica. Prendevo 2/3 dosi di alprazolam al giorno accompagnati dal daparox. Il trattamento psicologico ahimè non ha mai dato i risultati sperati, mentre la cura farmacologica sembrava aver dato i suoi frutti, dato che ad un certo punto mi sono sempre ripreso e lavorato. Unico problema ogni volta che ho incominciato a stare meglio c'era anche lo zampino delle canne che mi portavano a "tollerare" le situazioni più complicate della vita oltre a darmi spesso uno stato euforico che difficilmente riuscivo a trovare senza fumare. Questa situazione è andata avanti a lungo tra alti e bassi fino alla fine di maggio, dove il mio consumo di cannabis era arrivato ad i massimi livelli per quanto mi riguarda. Il 31 maggio ho avuto un forte attacco di panico dopo aver fumato ed essermi messo a letto condito da un forte tremore. Essendomi fortemente spaventato ho deciso di interrompere bruscamente sia le canne che le sigarette e siamo dunque a quasi un mese di astinenza. Le prime due settimane, dopo essere stato dal medico di base, ho iniziato a riprendere il daparox che avevo gradatamente interrotto ad inizio anno. I livelli di ansia erano molto alti ed erano accompagnati da un livello medio di depressione, che comunque combattevo con la speranza di riuscire a superare il momento come ho sempre fatto. Poi ho organizzato un incontro con uno psichiatra che mi ha prescritto Elopram, partendo dalle gocce fino ad arrivare ad una pastiglia e mezzo da 20mg. Il problema è che la situazione è peggiorata notevolmente. Il mio livello di apatia è ai massimi livelli. Dormo tantissime ore e quando mi sveglio comunque mi sforzo di tenere gli occhi chiusi per non pensare. Non riesco a fare più nulla, o meglio, ho perso lo spirito di fare qualsiasi cosa. I giorni di Elopram non sono ancora molti però non mi sono mai sentito così preoccupato e depresso in tutta la mia vita. Prendo mediamente 30/40 gocce di alprazolam al giorno e mi sono pure comprato un saturimetro che ho costantemente al dito. Questa volta non voglio dover di nuovo cascare nelle canne per sentirmi meglio, però ogni giorno è sempre più vuoto e sento che il mio spirito di vivere ogni giorno si sta spengendo sempre di più. Tutti mi dicono che la reazione deve partire da me ma io non riesco per niente a trovare stimoli. Sto dimagrendo a vista d'occhio per quanto poco mangio e il prossimo appuntamento dallo psichiatra è tra circa un mese. AIUTO

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Miglior risposta 2 LUG 2023

Le consiglio un percorso di terapia breve strategica molto utile per la gestione dell'ansia.

Dr. Michele Scala Psicologo a Padova

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3 LUG 2023

Salve Davide, il nostro corpo è un tutt'uno con la nostra mentre. Quando abbiamo un problema andiamo dal dottore, nel suo caso giustamente lo psichiatra, che dà una cura. La cura (medicine) vanno a rimettere equilibrio nella chimica del nostro corpo. Dato che però noi siamo abche ciò che proviamo (emozioni, sentimenti, percezioni) di pari passo dobbiamo accompagnate la cura farmacologica ad un cura della mente, di quella parte meno tangibile ma che è comunque parte di noi. Immagini un'auto vecchia con tanti km...se rifaccio la carrozzeria ma non sistemo il motore ne faccio poca di strada...lei necessita di un trattamento integrato dato che le variabili interessate sono diverse. Deve prendere coscienza di ogni sua parte e rimettere ordine ed equilibrio. Se volesse capire di cosa sto parlando nel dettaglio mi contatti senza esitare.
Un saluto.
Dott.ssa Brusadelli Marina

Dott.ssa Marina Brusadelli Psicologo a Cisano Bergamasco

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3 LUG 2023

Buongiorno
Certamente l assunzione di Cannabis, non ha aiuto, la motivazione del perché lei faceva le assunzioni e voleva risolvere i problemi.
Ma ha solo peggiorato, la situazione.
Le consiglio di fare dei colloqui con uno psicoterapeuta e di mettersi in contatto
Subito con il suo psichiatra. Telefonando o al servizio o allo.suo studio.
Oppure contattare un' altro Psichiatra.
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
Dott.ssa p

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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3 LUG 2023

Buongiorno Davide,
grazie per aver condiviso in modo così generoso e sincero le sue difficoltà. Comprendo il suo disagio e i suoi timori, e vorrei restituirle che è stato molto consapevole nel leggere il suo bisogno di aiuto e a rivolgersi a professionisti che avrebbero potuto seguirla e sostenerla adeguatamente.
L'intervento dello psichiatra in questi casi è necessario e il farmaco permette di "fare ordine" e ripartire, ma non è sufficiente. Lei ci riporta una fragilità importante, che andrebbe meglio capita insieme a un professionista per comprendere da dove arriva, cosa la mantiene e come farvi fronte. Il lavoro psicologico va costruito e portato avanti in due, sia dal professionista che dalla persona. So che sarà impegnativo e inizialmente le sarà richiesto di mettere energie e di sforzarsi di fare alcuni passaggi, ma questo è anche in parte dovuto proprio al disagio che sta attraversando in questo momento.
Per quanto riguarda l'uso di cannabis, comprendo che le possa dare da un lato la sensazione di colmare il senso di vuoto, ma dall'altro lato può comportare oscillazioni dell'umore, provocando un effetto che è in contrasto con la terapia farmacologica, che invece dovrebbe sì migliorarne il tono ma mantenerlo stabile. E' come se dopo essersi rotto una gamba utilizzasse sempre una stampella (cannabis) quando deve camminare, senza però fare riabilitazione (percorso psicologico): se le viene tolta la stampella non può camminare ed è costretto a rimanere seduto, mentre con la riabilitazione, anche se ci vuole può tempo, più sforzo e più dolore, gradualmente potrà recuperare la sua andatura.

Se ne sentisse il bisogno, resto a disposizione.
Buona giornata,

Dott.ssa Alessandra Castellani Mencarelli

Dott.ssa Alessandra Castellani Mencarelli Psicologo a Codogno

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1 LUG 2023

Buongiorno Davide, mi dispiace molto sentire che stai attraversando un periodo così difficile. È importante riconoscere che l'ansia e la depressione sono condizioni serie e che cercare aiuto è un passo importante.

Vorrei sottolineare che non sono un medico e non posso fornire consigli medici, ma posso dirti che è importante avere una rete di supporto quando si affrontano problemi di salute mentale.

Se senti che la tua situazione sta peggiorando, potrebbe essere utile contattare il tuo medico o lo psichiatra e spiegare come ti senti, anche se il prossimo appuntamento è programmato per il mese prossimo. Potrebbero essere in grado di offrirti un appuntamento prima o di darti consigli su come gestire i tuoi sintomi nel frattempo.

Inoltre, parlare con amici o familiari di fiducia può anche essere utile. A volte, solo il fatto di sapere che qualcuno è lì per te può fare una grande differenza.

Ti prego di ricordare che se mai ti senti in pericolo o hai pensieri di farti del male, è assolutamente cruciale cercare aiuto immediatamente, che sia chiamando un numero di emergenza o andando al pronto soccorso più vicino.

Prenditi cura di te e non esitare a cercare il supporto di cui hai bisogno.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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1 LUG 2023

Salve Davide,
Mi sembra che lei sia stato coraggioso e forte a voler interrompere con le dosi massicce di hascisch che alla lunga rinforza circuiti depressivi e può portare ad intensificare gli attacchi di panico. È possibile che lo stupefacente assolvesse ad una funzione di tranquillizzante che ora manca. Quindi lei si trova a sentire le varie ondate emotive che al momento sono tutte indistinte sotto il colore depressivo. Ma potrebbe essere solo perché non le conosce e non le distingue.
Farmacologicamente parlando lei sembra molto curato, però francamente qui è necessaria una psicoterapia, anche bisettimanale in fase iniziale, che la aiuti a creare un contenimento. Quindi sarebbe necessaria una psicoterapia ad orientamento dinamico e del profondo presso uno psicoterapeuta che abbia anche esperienza di dipendenze da sostanze psicotrope. Sinceramente la dimensione di cura unicamente farmacologica è insufficiente e non fa venire a capo dei processi di automatismo psichico che potrebbero aver originato queste dimensioni psicologiche. Quindi coraggio perché è possibile stare meglio curando la psiche col dialogo, ovvero la terapia della parola e la narrazione onirica.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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1 LUG 2023

Le occorre urgentemente un intervento psicoterapeutico. Sia per affrontare questo momento di emergenza sintomatologica unita alla difficoltà nella gestione del farmaco, sia per iniziare a lavorare sulle origini e le motivazioni interne di questa depressione e di questi stati ansiogeni. Occorre intervenire sulla radice del sintomo così da estirparla. Rimango a sua disposizione per un percorso di tipo psicoanalitico che collabori con la parte psichiatrica al fine di diminuire con la giusta progressione i farmaci dandole la possibilità di lavorare su se stesso senza il pericolo di ricadute in altro tipo di sostanze.
Un caloroso saluto nel frattempo.

Dott. Giovanni Volpi Psicologo a Perugia

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1 LUG 2023

Gentile Davide,
Sento chiaramente la sua esigenza di aiuto.
Da quello che racconta, a mio avviso, in questo momento potrebbe essere fondamentale se, insieme al supporto dello psichiatra, lei richiedesse un supporto psicologico, proprio per lavorare sugli aspetti di mancanza di stimoli e sulla dipendenza dalle canne. Approfondire questi aspetti potrebbe esserle utile per trovare insieme al supporto di un professionista delle strategie funzionali per gestire la situazione.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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