Ossessioni e depressione?

Inviata da forbiddenboy · 31 mag 2013 Depressione

Salve a tutti ,vi racconto la mia storia nella maniera più sintetica possibile:
nel 2009 ho avuto un periodo di depressione associato ad attacchi di panico e pensieri ossessivi. Il periodo è iniziato dopo che il mio partner ha avuto un trasferimento lavorativo e abbiamo iniziato a vivere la nostra storia a distanza.In quel periodo ho iniziato psicoterapia,che è durata 6 mesi,e incrementato con citalopram.Dopo circa 6 mesi infatti le cose sono migliorate,anche col ritorno del mio fidanzato nella mia città.La cura invece con antidepressivo l'ho sempre continuata come mantenimento,seppur diminuendone il dosaggio.Durante questa fase depressiva acuta ciò che maggiormente mi dava ansia erano i pensieri ossessivi,se tipo sentivo al tg casi di gente che impazziva facendo del male ai propri cari,iniziavo a fissarmici,domandandomi e se divento pazzo anch'io?se capita anche a me?...più il pensiero lo sentivo distante da me e più diventava insistente.
Col tempo ho risolto come ho detto il problema e sono stato davvero sereno,le ossessioni sono sparite e così anche gli attacchi di panico e i sintomi depressivi.
Fino ad ora però.Premetto che dal 2009 ad oggi ad ogni cambio di stagione ho avvertito leggermente una piccola ricaduta,ma mai come quest'anno.E' infatti un mese circa che mi sento nuovamente male,dopo aver sentito di coppie di amici che consideravo innamoratissime, che dopo anni sono arrivate a non amarsi più, ho iniziato a provare nuovamente pensieri ossessivi, sta volta del tipo 'E se non lo amo più?E se non provo più nulla?,questo associato a nuovi attacchi di ansia fortissimi ed umore depresso. Alcuni giorni va meglio,altri peggio,e in quelli in cui va peggio mi sento così male da non riuscire a vivermi più tranquillamente la mia relazione. Il solo pensiero di non amare più mi distrugge e devasta perchè l'amore che provo per il mio compagno è tutto ciò che di più importante ho, ma più mi rendo conto che questo pensiero mi spaventa e più ci penso creando un sacco di confusione e dubbi. Vorrei un vostro parere, se è il caso di tornare a fare terapia e se si può trattare di un vero disturbo ossessivo. Cioè, mi sembra che sia cambiato l'oggetto della mia ossessione dal 2009 ad oggi, ma il meccanismo il medesimo. Sono davvero molto triste, voglio vivere sereno e specialmente vivermi sereno la mia storia. Grazie mille

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Miglior risposta 3 GIU 2013

Buongiorno,
trattandosi di una forma di disagio che si protrae da molti anni, modificando l'oggetto del disturbo ma non il disturbo in sé, le consiglio certamente di proseguire le cure intraprese con proprio psicoterapeuta di fiducia, in affiancamento ad un psichiatra competente per quanto riguarda il sostegno farmacologico. Tenga duro e non si scoraggi.

Dott. Luca Cometto Psicologo a Torino

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5 GIU 2013

Caro forbiddenboy,
ha fatto proprio bene a ricontattare la sua psicologa...riparare il tetto per l'inverno è un conto...ristrutturare casa è un altra questione...

Buon lavoro,

Dr. Antonio Cisternino

Anonimo-128762 Psicologo a Torino

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4 GIU 2013

Vi ringrazio tutti per le risposte.Dott.ssa ho interrotto dopo 6 mesi per mia scelta,sbagliando,perchè credevo di aver risolto il problema.E' che purtroppo la mia famiglia non è in grado economicamente parlando di potermi pagare una psicoterapia privata,io sono studente tra l'altro e non lavoro,così la terapia l'ho svolta presso un consultorio alla ASL.Qualitativamente non posso lamentarmi,ho trovato una psicologa davvero in gamba che mi è stata di grande aiuto,ma come lei sa 'quantitativamente' parlando le sedute sono minori rispetto a chi può permettersi due incontri a settimana.Tuttavia ho ricontattato proprio oggi la dottoressa per riprendere e penso che sia la soluzione migliore,come da voi tutti consigliato.Riconosco anchio di avere già le risposte al problema,è diciamo che è uno dei pochi vantaggi delle recidive secondo me,il sapere/conoscere già cosa ci aspetta,il problema e i metodi per affrontarlo,ed io oltre all'aiuto della psicoterapia,dei farmaci,ho un unico metodo personale per farlo:vivere il più possibile,cercare di coltivare i momenti in cui mi sento meglio per metterci anche la mia di forza.Voglio essere ottimista e credere che ne si possa uscire totalmente.Grazie mille davvero.

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4 GIU 2013

Vi ringrazio tutti per le risposte,tutte unanime nel consigliarmi di tornare a fare psicoterapia,ho già infatti contattato la psicologa per l'appuntamento.Mi dite tutti che ho ben chiare quali siano già le risposte e questo è diciamo uno dei pochi lati positivi delle recidive:sapere già cosa si sta passando,'conoscere' il problema,e per quanto sia SEMPRE brutto ritrovarsi in questa situazione,è sempre meglio riuscire a razionalizzare il tutto più che entrare in confusione per questi sintomi.Dott.ssa Cerreati,la terapia l'ho interrotta dopo 6 mesi da me perchè credevo,erroneamente,di esserne uscito.Il problema è che l'ho fatta presso un consultorio gratuitamente,poichè la mia famiglia non è economicamente in grado di pagarmela privatamente.Tuttavia come 'qualità' della terapia non posso lamentarmi,ho trovato una psicologa bravissima con cui mi sono trovato da subito bene,l'unico problema è che trattandosi appunto di un consultorio è la 'quantità' delle sedute che è più scarna di chi appunto può farlo privatamente.Voglio essere positivo e riprendere a farcela.Grazie.

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3 GIU 2013

Buongiorno
mi sembra che i suoi pensieri ricorrenti si focalizzino su qualcosa che cambia improvvisamente. tali pensieri la perseguitano continuamente facendola vivere in una perenne preoccupazione.
le consiglio di consultare una psicoterapeuta per capire l'origine di tali preoccupazioni. è anche importante capire se le medicine, di cui attualmente fa uso, siano adeguate al suo bisogno.

cordiali saluti
dott.ssa Manuela Vecera

Dott.ssa Manuela Vecera Psicologo a Torino

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3 GIU 2013

Salve anche a lei, caro forbiddenboy,
dall'accuratezza con cui descrive la sua storia, mi sembra che hai già dentro di sè la risposta alla domanda che pone: sicuramente potrà trarre un notevole vantaggio da un'altro ciclo di psicoterapia. Ha perfettamente ragione quando intuisce che non ha tanto importanza il contenuto delle ossessioni quanto il processo che mette in atto quando utilizza pensieri compulsivi per buttarsi giù. Mi chiedo come mai hai interrotto la terapia dopo sei mesi? Ha deciso lei o è stato un accordo con il terapeuta una volta diminuiti i sintomi? Il percorso terapeutico potrebbe aiutarla a riprendere aspetti emersi nella precedente esperienza e approfondirli per avere gli strumenti adatti per gestire in maniera ottimale eventuali stati depressivi.
Un caro saluto
Dott.ssa Federica Cereatti

Dott.ssa Federica Cereatti Psicologo a Roma

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