Crisi passeggera
Buonasera,
ho 34 anni, sono sposata da 3 e stò con mio marito da 12 anni. Credo di non amarlo più, credo di aver realizzato questa condizione in questi mesi di separazione, da luglio ad ottobre (attualmente vive dai genitori). Tutto è cominciato 4 anni fa, prima del matrimonio, dove a seguito di continui fallimenti lavorativi di mio marito, lo stesso ha inziato ad entrare in una sorta di "depressione", anzi per essere più precisi, inizialmente era solo frustrazione e malessere che poi credo sia sfociato in depressione. Inizialmente passava le sue giornate davanti alla playstation, ma questo non ha mai turbato la nostra relazione, fino a quando questo suo giocare ha iniziato a portar via del tempo ( a mio avviso) prezioso per la felicità e il benessere della coppia. Io lavoro tutto il giorno, rientravo a casa la sera preparavo da mangiare, pulivo e sistemavo casa e passare almeno 1 o 2 ore nel divano a guardare la tv erano essenziali per me, quando sono iniziate a mancare anche questi momenti sono cominciati i problemi. Nè ho sempre parlato e discusso, sia con toni costruttivi e tal volta distruttivi, mi ritengo una persona razionale, che analizza ogni situazione, perciò percepivo il suo disagio (a livello lavorativo) cercando di supportarlo il più possibile. Nonostante questi problemi ho deciso di sposarlo, convinta che la situazione sarebbe potuta cambiare, che il costruire una famiglia avrebbe scatenato in lui la voglia di impegnarsi sul lavoro. un anno dopo il matrimonio ci impegniamo in un nuovo progetto, comprare casa, credo che questo momento mi abbia segnato profondamente, tutto quello che pensavo avremmo fatto insieme lo facevo da sola, da sola progettavo la casa, cercavo di coinvolgerlo in tutto ma dall'altra parte non c'era risposta (iniziava la fase acuta della depressione), morale della favola solo io mi impegnavo in questo matrimonio, lui completamente assente. Ho avuto pazienza per altri 2 anni, fino a luglio di quest'anno (2020), dove all'ennesimo suo lasciarmi sola e alla mia domanda: vuoi dei figli da me? non ho ottenuto risposta, ho deciso di mandarlo via di casa. Lui ha iniziato ad andare da uno psicologo (finalmente! considerando che io ero più di un anno che gli proponevo anche la terapia di coppia), questa esperienza lo ha risollevato dal suo baratro, purtroppo però a me questi mesi di lontananza hanno solo accentuato la mia indipendenza di donna; ho realizzato che non mi manca, non lo penso, non vedo più un futuro ma solo l'idea che avevo nella mia mente quando l'ho sposato (o almeno credo), mi sento serena, non posso dire felice, ma molto serena, come che mi sia levata un peso (è molto frustrante ammettere una cosa così brutta) perciò mi stò rivolgendo a voi, perchè non riesco a capire se realmente sia finita o è solo una fase. Ora lui, al mio sentirsi dire che non sono più innamorata, mi ha palesato la sua condizione di amore, ora sente che vuole dei figli da me, ora sente che vuole darmi ciò che merito, si stà impegnando in ogni cosa che prima a me dava dispiacere, stà cercando lavoro, si stà impegnando nella casa anche se non vive con me, si stà interessando alle bollette e alle spese che ci sono in casa, e questo mi fa imbestialire, perchè ora i nostri desideri non coincidono più. Aggiungo inoltre un altro particolare, molto importante che sicuramente influisce in tutta questa mia confusione: ho conosciuto in questi mesi una persona inaspettata, mi piace molto a livello fisico e mentale, stò vivendo delle sensazioni che mai avevo provato prima, nemmeno con mio marito, le classiche farfalle nello stomaco (che so prima o poi svaniranno), l'attrazione fisica (anch'essa mai provata con mio marito), tutto questo mi sembra surreale, e turba molto la mia parte razionale. Onestamente non so che strada prendere, non so se stò sbagliando, non so se riprovare con mio marito. Ora non riesco ad immaginarmi senza questa nuova persona, che rispecchia tutto quello che mi è "mancato" ultimamente, lui lavora, è indipendente, è razionale, si confronta con me. So che potrebbe trattarsi benissimo di un fuoco di paglia, perciò mi manda nel caos.
Grazie