Buongiorno, siamo una coppia di poco più di 40 anni, stiamo insieme da 17 anni, sposati da 10 e con due bimbi di 9 e 5 anni. Da più di un anno stiamo vivendo una crisi profonda, con un distacco che si è via via più accentuato, e con momenti di tensioni molto forti tra di noi. In questo periodo abbiamo seguito dei percorsi singolarmente, mia moglie con un counselor, ed io con un terapeuta non convenzionale che conosco da molti anni. Abbiamo cercato di stemperare le tensioni, vivendo dei momenti separati e cercando di vivere con positività i momenti insieme. Nonostante un generale miglioramento del rapporto, e la diminuzione dei momenti di tensione, è rimasto un distacco che non siamo riusciti a colmare. Mia moglie mi ha detto che non è più sicura del sentimento che prova per me, cioè se si tratti di amore o solo di un forte affetto. Nelle ultime settimane ci siamo guardati negli occhi e abbiamo compreso che continuare così non ha senso. Abbiamo preso in considerazione un percorso di terapia di coppia ma riteniamo in questo momento di non avere la forza e la fiducia necessaria per seguirlo. Abbiamo pensato che un periodo di separazione di prova possa essere utile per farci capire meglio la natura dei nostri sentimenti e se ci sia la possibilità di riprendere un percorso insieme. Abbiamo attuato un primo periodo di due settimane, in cui io ho simulato (nei confronti dei bambini e dei conoscenti) una trasferta di lavoro. Questo periodo di distacco ci ha provocato dei sentimenti forti e delle riflessioni sul significato profondo di una separazione. Riteniamo sia utile proseguire su questa strada per alcuni mesi. Non sappiamo però come porre la cosa ai bambini. Non vogliamo parlare di una separazione definitiva, anche perché la consideriamo ancora una prova, in cui vedremo i bambini a turno ma anche insieme durante qualche fine settimana. Dobbiamo dire la verità, e cioè che il babbo e la mamma hanno bisogno di passare alcuni periodi da soli, perché sono in un momento in cui litigano un po' e questi periodi li aiuteranno a star bene insieme? Oppure continuare con una finzione, dicendo che il babbo deve andare via per lavoro? Istintivamente saremmo per dire la verità, ma abbiamo paura di come questa possa essere compresa dai bambini, che magari potranno vivere questi mesi già preoccupati di una separazione futura; o che non possano capire perché il babbo, ad esempio, preferisca stare via di casa piuttosto che insieme a loro.
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3 APR 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Marco,
sembra di capire che le difficoltà maggiori siano da parte di sua moglie, anche se non è facile distinguere le responsabilità in una coppia. Mi spiace dirlo, ma depreco la vostra scelta sia di un counselor che di un terapeuta non convenzionale: per problemi psicologici di coppia, soprattutto di una certa entità come il vostro, il professionista da consultare è lo psicologo psicoterapeuta e nessun altro.
La psicoterapia di coppia è la più indicata, ma potreste in alternativa recarvi da uno psicologo anche da soli, almeno in una prima fase o fintanto che il professionista lo ritenga opportuno. Si può infatti migliorare moltissimo la comunicazione anche con sedute individuali.
Le segnalo degli articoli sulle storie sentimentali, sul matrimonio e sull'imprinting che possono darle delle indicazioni sul vostro problema e su possibili tecniche per risolverlo o migliorarlo, che può trovare sul mio sito professionale.
Cordiali saluti
10 APR 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve,
solitamente ai bambini vieñe comunicata la scelta della separazione con mezzi e parole adeguate all'età dei vostri figli.
dovreste chiarire aiutati da un esperto competente quanto vivete e quanto volete fare e che strada intraprendere.
i vostri bimbi sono troppo piccoli per capire questa decisione d pseudoseparazione, dall'altra parte però soprattuutto quello di 9 anni avvertirà il dstacco, aria di tensione ecc che c'è tra voi.
chiarite prima cosa volete e poi comunicate , fino a quando non avete chiaro state nella stessa casa, altrimenti create confusione e sofferenze inutili.
Cordiali saluti
Antonella Lauretano
8 APR 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Marco
in effetti siete una "coppia forte" nell'affrontare queste problematiche del momento in modo così "sperimentale" e credendo nei vostri mezzi di riflessione e di azione.
Personalmente non credo in queste prove a oltranza (cioè in tempi lunghi), mi sembrano un pò una perdita di tempo...però magari fatto da voi due funziona!!!
Quindi vediamo un pò cosa ne verrà fuori.
Spiegare ai bambini va fatto in modo molto naturale evitando di essere ansiosi.
Con serietà e con molta naturalezza.
State seguendo una via..."la vostra via"... continuate a farlo con convinzione!
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
7 APR 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Marco,
ai bambini servono poche e chiare indicazioni pratiche su cosa sta succedendo e su cosa cambierà nell'immediato della loro vita. Parlare di un futuro troppo lontano, oltre ad essere inutile, non è tranquillizzante e può creare in loro molta confusione. E' importante che i bambini si sentano dire da entrambi i genitori che ciò che sta accadendo fra mamma e papà, non è colpa loro; è fondamentale rassicurarli sul fatto che voi continuerete a prendervi cura di loro e ad amarli. Dovrete cercare di far loro comprendere che la separazione avviene solo tra voi genitori, e non tra voi e loro. Proprio per questo se vi è possibile, cercate di mantenere il più possibile inalterate le loro abitudini di vita. E' importante che il genitore che si allontana da casa, si faccia sentire e vedere spesso dai figli cercando di dedicare loro momenti esclusivi.
I bambini hanno una grande capacità di adattamento e sono perfettamente in grado di affrontare anche una situazione così complessa e delicata, a patto però di continuare a ricevere le cure, l'amore e la dedizione che ricevevano prima della separazione.
Concordo con i miei colleghi che, visto il difficile momento che state attraversando lei e sua moglie, sarebbe più opportuno intraprendere un percorso con uno Psicologo/Psicoterapeuta. Ritengo dal mio punto di vista, che sarebbe più proficuo almeno in un primo momento, che ognuno di voi possa effettuare un percorso analitico individuale all'interno del quale poter indagare conflitti, dubbi ed emozioni che state attraversando. La terapia di coppia sarà sempre possibile a discrezione del terapeuta, in un secondo momento.
Cordiali saluti
D.ssa Sonia De Michiel
3 APR 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Marco,
vi faccio i miei complimenti per le vostre capacità di riflessione e di ricerca di soluzioni utili che vi accomuna ed è la vostra forza. Al di là di questo credo che i bambini, qualsiasi cosa gli direte, sapranno che c'è qualcosa che non va tra di voi. E mentre nella prima soluzione (quella di dire la verità con un senso di speranza per un cambiamento positivo) i bambini potranno sapere cosa c'è che non va, nella seconda non sapranno darsi delle spiegazioni e viaggeranno con la fantasia.
Per questo motivo credo che la soluzione migliore sia la prima possibilità così i bambini non si faranno fantasie inutili ma sapranno che quando c'è un problema si cerca di affrontarlo e soprattutto se ne può parlare in tranquillità.
E loro ne avranno bisogno di parlare, dei dubbi e delle paure. Ma sono sicura che riuscirete ad ascoltare e a sostenere le emozioni dei vostri figli così come state facendo con le vostre. Cari auguri, dr Katjuscia Manganiello