Salve, ho bisogno di un vostro consiglio. Premetto che sono già in cura da uno psicologo ma è come se non bastasse. Un'anno fa ho vissuto un "trauma" legato alla mia famiglia. In poche parole ho scoperto che mio padre va a prostitute, cosa molto frequente ma per me, figlia di 18 anni, scoprire che la persona che abbracciavo e baciavo fino a ieri compie un gesto del genere simile a una dipendenzenza, è stato un duro colpo. Da quel momento non riesco più ad associare il sesso, come una cosa bella, nonostante io continui ad avere un rapporto con mio padre, un rapporto molto più freddo e distaccato ma per altri motivi. Sono fidanzata da 3 anni con un ragazzo molto più grande di me (15 anni, la psicologa dice che sono in grado di portare avanti una relazione matura con un uomo maturo quindi non è lui il problema anche perchè dimostra 10 anni in meno...) non riesco più a volere un contatto fisico, come se non volessi godere con un'altra persona (il desiderio sessuale c'è ma lo metto in atto con la masturbazione), mi sento sporca e a disagio. Mi è capitato di scoppiare a piangere mentre lo facevamo. Non riesco a togliermi dalla testa il pensiero di mio padre con delle prostitute al posto mio. Vi prego datemi dei consigli perchè non ne posso più, sono tormentata da questi pensieri.
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1 LUG 2022
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Dovrebbe riflettere sul fatto che da quando ha scoperto questa cosa il sesso è diventato per lei qualcosa di sporco. Probabilmente elaborando meglio la questione scoprirebbe i suoi vissuti che in questo momento le fanno vivere una situazione autolimitante (vedi blocco sessuale con l'altro). Non so se sarei molto d'accordo sul fatto di considerare maturo il suo rapporto di coppia se proprio la persona che dovrebbe essere più matura di lei, non lo è o non lo dimostra.
1 LUG 2022
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Salve Vittoria, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa essere l'ideale in situazioni di questo tipo, al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
