Buongiorno, ho bisogno del vostro aiuto.
Mio figlio ha 5 anni ed è all'ultimo anno di scuola materna. È un bambino felice e molto vivace, sempre educato a casa ma da quello che mi dicono le insegnanti alla scuola materna di trasforma in un'altra persona.
Risponde sgarbato alle maestre, tira i giocattoli, continua a dire che si annoia a colorare i disegni perché è cosa per bambini piccoli, si nasconde sotto il tavolo della maestra e si mette a giocare con le costruzioni per i fatti suoi. Cerca sempre di attirare l'attenzione su di lui. Quando invece lo tengono impegnato a fare lavoretti o cose che a lui interessano, è il bambino più bravo di tutti. Anche a livello intellettuale mi dicono che è uno dei più bravi ma nei momenti morti o di gioco libero si sfoga. A casa invece ogni tanto lo sgridiamo ma niente a che vedere con i comportamenti dell'asilo, rientra tutto nella norma per un bimbo della sua età. A cosa può essere associato questo cambio di comportamento? Le maestre continuano a dirmi di fargli fare pscicomotricità e chiedono consiglio a me per come si possono comportare con lui. Ma le maestre non dovrebbero già sapere queste cose? Lo portano fuori e lo fanno correre attorno all'asilo per farlo sfogare, non lo trovo corretto. Io non so mai cosa dire perché non riconosco mio figlio in ciò che mi viene raccontato. Cosa posso fare per lui? Cosa possono fare le insegnanti? Sono preoccupata perché a settembre inizierà la scuola primaria e vorrei riuscire a capire cosa non va in lui prima.
Spero mi possiate dare un consiglio, ormai sono più di 6 mesi che andiamo avanti così! Vi ringrazio in anticipo e confido in un vostro aiuto. Grazie
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21 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Vanessa
questi cambiamenti di comportamento sono abbastanza frequenti nei bambini, ma è impossibile dirle adesso il motivo. Dovrebbero essere valutati diversi fattori e soprattutto bisognerebbe incontrare il bambino per valutare meglio la situazione.
Le consiglio, però, di non consultare uno psicomotricista bensì uno psicoterapeuta con esperienza in età evolutiva, il quale ha la competenza per risponderle in modo più adeguato ed eventualmente suggerirle strade diverse.
Cordialmente
23 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera Vanessa,
purtroppo non sempre le insegnanti sono formate per affrontare situazioni come questa. Le variabili che entrano in gioco possono essere diverse, sicuramente è opportuno fare una valutazione clinica della situazione per il bene di suo figlio. È giusto che lui vada a scuola con serenità. Io le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale per comprendere cosa, all'interno del contesto scolastico, attivi questi comportamenti in suo figlio.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Dott.ssa Barbara Gentile (Roma)
22 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Vanessa
Se il problema del bambino è la noia e quindi la carenza di stimoli intellettuali è probabile che con l'ingresso della scuola questi problemi si attenuino. Se però il problema è un altro, più collegato ad una fatica del bambino nel controllare gli impulsi in contesti strutturati allora è il caso di intervenire prima.
Ecco che un consulto con uno psicologo dell'infanzia può aiutare nel comprendere il problema mettendo insieme informazioni provenienti sia dal contesto familiare sia scolastico.
Saluti
Dott.ssa Serena Costa psicologa dell'infanzia Trentino
22 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Vanessa,
non ci sono elementi sufficienti per fare ipotesi attendibili sul cambiamento di atteggiamenti e comportamenti del bambino nei due differenti contesti della casa e della scuola.
E' possibile cominciare ad analizzare e valutare ciò che accade nel primo contesto ricorrendo, come intero nucleo familiare, alla consultazione con un terapeuta dell'età evolutiva o sistemico-relazionale.
Potrebbero emergere, nei confronti del bambino, interazioni disfunzionali di voi genitori agite in perfetta buona fede e quindi inconsapevolmente oppure altri elementi che possano spiegare quanto da lei segnalato.
Pertanto questo mi sembra un primo utile passo da fare.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
22 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve signora, in base a ciò che ha comunicato posso dirle che ogni bambino è diverso, ha diritto anche alla noia e quindi trova da se e,meglio se accompagnato in questo, le strategie e giochi alternativi che possano stimolarlo. Ogni bambino ha i suoi tempi e non sempre ciò che viene proposto è stimolante in quel momento per ognuno. Lei può essere di aiuto alle maestre per dare una continuità serena al bambino dall'ambiente familiare all'asilo proponendo loro ciò che di cui il bambino sente che ha bisogno così come le maestre possono fare altrettanto. Alle volte abbiamo bisogno anche di essere maleducati ma dobbiamo chiederci a cosa ci serve in quel momento? E a cosa ci serve il contrario. Partire dai bisogni e dalle emozioni intorno a lui e il punto di partenza per incontrarsi.
22 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Vanessa,
mi sembra che la situazione sia contenuta al contesto scolastico, pertanto è possibile che quel contesto lo attivi in questo modo. Provi a rivolgersi ad uno psicoterapeuta formato sull'età evolutiva, il avrà le competenze necessarie per aiutarla in questa situazione.
Cordialmente
21 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Vanessa,
Purtroppo non è un fenomeno raro, capita che un bambino, anche così piccolo, nel contesto scolastico cambi completamente atteggiamento.
Si fidi dell'opinione delle maestre, che tuttavia non possono conoscere i motivi profondi del comportamento di suo figlio, certo non imputabili a carenze sul fronte educativo.
Vorrei consigliarle un consulto, non con uno psicomotricista ma con uno psicoterapeuta della sua città, che si occupi di età evolutiva. Questo perché uno psicoterapeuta possiede gli strumenti per poter rispondere più efficacemente alle sue domande e meglio porsi in relazione con il bambino.
Porgo cordiali saluti e i miei migliori auguri.
Dott.ssa Cinzia Beluardo