Come vivere senza un compagno
Buonasera,
Ho 45 anni e sono separata.
Mi sono sempre considerata una persona indipendente e, proprio per questo, ho deciso di interrompere il mio matrimonio (le cose non andavano per molti versi e io mi sentivo oppressa).
Stavo cominciando a vivere tranquillamente la mia vita da single quando ho conosciuto una persona (anche lui separato) che mi ha fatto letteralmente perdere la testa, abitava molto distante da me e ci vedevamo poco ma io credevo di essere innamorata e avrei continuato la storia anche a distanza. Un giorno però, lui ha voluto chiudere.
Sono stata malissimo, crisi di panico, non dormivo, non mangiavo...
Ho pensato di fare chiodo scaccia chiodo con un ragazzo molto più giovane di me.
Mi era piaciuto subito fisicamente e abbiamo cominciato a vederci sempre più assiduamente. Al contrario dell'altra persona, mi riempiva di attenzioni anche se era sempre molto evasivo. La nostra non era una vera storia, ma ne aveva tutte le caratteristiche. Entrambi sapevamo che non avrebbe avuto futuro e, infatti, nel momento in cui lui è stato trasferito in un'altra regione, ha deciso di chiudere (via messaggio), senza neanche vedermi per chiarire.
Io ora sono sprofondata di nuovo nella disperazione. Non mi riconosco più, mi sembra di non poter vivere senza le attenzioni che mi dava quotidianamente (non mi manca tanto la persona in sé o quello che facevamo assieme, ma il sentirmi cercata, apprezzata...).
Vorrei solo tornare la persona di prima, quella che credeva fermamente nel fatto di non aver bisogno di un uomo per essere felice.
Che percorso potrei seguire? Ho cambiato diversi psicologi, ho fatto EMDR e mi era servito, potrebbe ritornami utile o dovrei cambiare corrente psicologica?
Grazie!