Come faccio a fidarmi dello psicologo?
Buongiorno a tutti,
credo di avere un comportamento contro-dipendente (in realtà, è solo uno dei molteplici tratti disfunzionali che mi caratterizzano).
Innanzitutto, ho paura di dover dipendere dagli altri, sia economicamente che emotivamente, e mi fido solo di me stessa.
In me sorgono spesso sentimenti incoerenti e contrastanti nei confronti delle persone che mi circondano, tutti volti a sentirmi in una posizione di superiorità rispetto a loro (probabilmente in modo da sentire che siano gli altri ad avere bisogno di me e non io di loro).
Come gesto istintivo mi avvicino solo a persone che io reputo inferiori a me, perché sono una persona molto insicura anche io, ma odio esserlo e mi vergogno di me. Allo stesso tempo, incoerentemente, quando incontro una persona insicura, istintivamente la reputo inferiore e mi comporto come se fossi sicura di me e con l'autostima alta.
Al contrario, quando incontro una persona sicura di sé, o che io considero superiore, mi sento inadeguata. Istintivamente non riesco a parlare normalmente, mi viene l'ansia e vorrei scappare e non affrontare l'interazione. L'episodio mi segna molto e, poi a mente lucida, divento invidiosa, oppure nasce l'odio con innumerevoli tentativi nella mia testa di screditare tale persona in modo da arrivare poi a dire "certo, se avesse avuto una vita come la mia sicuramente non sarebbe dove è ora". Allo stesso tempo mi pervade un senso di vergogna. Mi vergogno se ho lasciato trasparire che in quel momento ero insicura e a disagio.
Tenuto conto di quanto detto, sono arrivata alla conclusione che la psicoterapia con me non ha funzionato perché mi considero superiore al professionista. Questo ha portato a non aprirmi davvero e a non instaurare mai una connessione autentica.
Cosa ne pensate? In che modo posso far funzionare la psicoterapia? Perché sento di essere arrivata di nuovo al capolinea in cui sento di aver speso tanti soldi inutilmente, e voglio nuovamente cambiare psicoterapeuta.
Grazie a tutti.