Ho mentito sugli esami e la laurea...i miei genitori sanno che li ho finiti e che dovrei laurearmi già da tempo e invece me ne mancano 2 più la tesi e non so come dire loro la verità, non mi perdonerebbero mai e per di più mia madre ha problemi di cuore molto gravi e ho paura che non regga questa delusione...aiuto!
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
30 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Laura,
dovrebbero essere approfonditi i motivi per cui lei si è trovata in ritardo con gli esami (ritardo che tuttavia non mi sembra scandaloso) e quelli per cui ha scelto di mentire.
La verità inevitabilmente prima o poi viene fuori e continuare a mentire non ha molto senso.
Credo poi che lei esageri nell'essere convinta che i suoi genitori non la perdonerebbero mai e che sua madre possa correre seri pericoli nell'apprendere questa notizia deludente.
In fondo non è una cosa tanto grave purchè lei si assuma le responsabilità che le competono e sia sincera con i suoi familiari decidendo di impegnarsi per completare gli studi.
Se il compito le sembra troppo arduo può chiedere un supporto psicologico dal vivo.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
31 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Laura,
mi pare di capire che in questa sua scelta lei si stia mettendo in secondo piano obbligandosi a mentire per non dare dispiacere ai suoi genitori. Dire la verità onorerebbe in primis se stessa, che è la cosa più importante per sentirsi meglio e per liberarsi dal senso di colpa.
Lei può solo fare la sua parte, il suo 50%, il resto lo lasci fare all'altro (in questo caso ai suoi genitori), non pensi per loro. Questo è il mio consiglio.
Potrebbe sicuramente aiutarla intraprendere un percorso psicologico con un professionista.
Rimango a disposizione.
Buoni Pensieri.
Dott. G. Gramaglia
31 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima Laura,
credo che potrebbe essere utile per lei comprendere come mai ha avuto la necessità di mentire sull'esito dei suoi esami. Un sostegno psicologico potrebbe esserle d'aiuto anche per comprendere meglio come parlare con la sua famiglia. Se lo ritiene utile provi a rivolgersi ad uno psicologo o uno psicoterapeuta presente nella sua zona.
Cordiali saluti
Dott.ssa Ponziani
31 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Laura,
Capisco e comprendo la sua agitazione e paura. Al fine di poterla aiutare avrei bisogno di più elementi, della sua vita e della problematica universitaria. Ad esempio: cosa l'ha spinta a dire bugie?aveva paura di deludere la sua famiglia?le hanno messo pressione? Non si faccia prendere dall'agitazione, dopo tutto le mancano due esami alla fine. Non abbia paura a dire la verità, dopo tutto si tratta sempre della sua famiglia. Le consiglio di intraprendere un breve percorso psicologico, online o da un professionista della sua zona, l'aiuterà ad affrontare il momento.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, mi scriva
Cordiali saluti
Dott.ssa Alice Noseda
30 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Laura, non è semplice risponderle senza conoscere meglio la sua situazione e quella familiare. Io credo che il suo comportamento, mi perdoni la franchezza, sia un segnale di un suo disagio abbastanza profondo. Che cosa l'ha spinta a questo e perché ha atteso tanto? Io credo che avrebbe bisogno di un breve percorso terapeutico per essere sostenuta in questa fase. Se sua madre ne soffrisse, ne avrebbe un gran senso di colpa. C'è un modo per uscirne senza necessariamente dire tutta la verità? Potrebbe dire che vuole approfondire i suoi studi sostenendo altri esami opzionali? Se Lei per tanto tempo ha nascosto alla sua famiglia la situazione, ci devono essere motivi seri. Non mi sento quindi di giudicarla, sebbene il suo comportamento sia stato disfunzionale, perché ha aggravato un problema all'inizio piccolo. Non credo che nessuno di noi possa suggerirle un modo migliore rispetto a quello che conosce per dire la verità. A nessuno è risparmiato il compito di crescere. Potrebbe trovare un modo meno traumatico, dire che ha deciso di ripensare o cambiare la tesi, e intanto rimboccarsi le maniche. Ma eviterei di continuare una finzione che ogni mese aggrava il problema. Resto a disposizione.