Salve,
sono una giovane ragazza che ha vissuto molti momenti bui e finalmente, dopo anni di alti e bassi, ho deciso due anni fa di ricevere aiuto psicologico.
Da quando faccio il mio percorso psicologico, penso di avere elaborato gran parte dei lutti che ho vissuto.
Allo psicologo che mi segue ho anche detto che la mia vita è scandita dal lavoro, ai miei amici e parenti dico la stessa cosa; ma la verità è che da qualche anno passo il tempo in una totale apatia, mi sveglio tardi la mattina ed ho difficoltà ad addormentarmi anche se prendo supporti farmacologici per dormire.
Quando mi sveglio faccio dal letto al divano, non ho voglia di cucinare, spesso neanche mi lavo a meno che non abbia qualche impegno che mi porta ad uscire, passo la maggior parte del tempo a guardare la tv, al cellulare o a leggere.
Avrei tanta voglia di mettere in pratica ciò per cui ho studiato, ma è come se non provassi interesse verso niente.
Anche la libido è cambiata: è passata da essere fortemente presente a totalmente assente da qualche anno, nonostante la giovane età.
Mi dispiace molto per il mio compagno, che non me lo fa pesare ma verso il quale mi sento in colpa.
Un’altra cosa che ho notato è che, dopo una vita passata a prendere decisioni importanti, oggi sono indecisa su tutto, comprese le cose più banali.
Non avrei mai detto che un giorno uno stato di profonda apatia mi avrebbe investito, perché ho sempre amato la vita e sono sempre stata curiosa ed aperta a nuove esperienze. Eppure, eccomi qui, che vorrei fare, ma è come se a livello emozionale non provassi nulla.
Oltre tutto, trovo grave questo mio dire bugie: all’inizio l’ho fatto con amici e parenti perché stanca di essere giudicata e di consigli non richiesti; ma perché dovrei dire una bugia al mio psicologo? Mi piacerebbe potergli dire la verità, ma non ne ho la forza e anche se so che non mi giudicherà, mi vergogno troppo per potergli dire la verità.
Quindi, ho escluso la possibilità di dirgli che non è vero che ho un lavoro ma sto pensando invece di ricominciare da zero con un altro psicologico. Questa volta essendo sincera totalmente.
Sono molto confusa e preoccupata, vi prego di darmi un consiglio.
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13 LUG 2022
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Buongiorno Anna,
dopo anni hai deciso di cercare una psicoterapia. Pensa di avere elaborato gran parte dei lutti che ha vissuto ma nonostante ciò si trova insoddisfatta e nella situazione che descrivi. Non sei riuscita a dire al terapeuta che nonostante "l'elaborazione di gran parte dei lutti" tu ti trovi nella situazione che hai descritto. Quindi è fondamentale pensare seriamente di cambiare prima di tutto il tuo atteggiamento. Ti senti confusa e sarebbe da considerare se realmente non c'è la possibilità di essere sincera con il tuo terapeuta. Se hai provato seriamente e non ci sei riuscita è possibile che ci sia qualcosa nel vostro rapporto o nella modalità o tecnica di lavoro del tuo terapeuta che non ha funzionato o non ti ha permesso o aiutato a essere sincera con lui. In questo caso penso che sia opportuno ricominciare da zero con un altro terapeuta. Devi considerare che puoi mentire a un terapeuta ma non a sé stessa. La sincerità dipende fondamentalmente da te stessa. La sincerità è essenziale in un rapporto di psicoterapia, senza di che non ci sono i presupposti per una terapia che possa essere utile e di aiuto a promuovere un reale cambiamento.
Un saluto e buona giornata.
13 LUG 2022
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Gentile Anna,
Lei sta attraversando un periodo di grande difficoltà e disagio, anche per le esperienze passate che si intuisce sono state molto dolorose. Ora cerca di nascondere a tutti la situazione che vive da alcuni anni, elaborando un’immagine di sé e della sua vita che non corrisponde alla realtà. In questo modo, tuttavia, si preclude l’aiuto delle persone che le vogliono bene e al tempo stesso alimenta il malessere da cui vorrebbe fuggire. Cambiare professionista e ricominciare un nuovo percorso non le assicura di non ricadere nello stesso meccanismo di finzione. Lei ha compiuto molti passi avanti con il suo attuale psicologo, segno che avete lavorato bene insieme. Superare la vergogna e parlargli delle sue bugie ( di cui forse egli può avere già intuito qualcosa?) può essere un’occasione straordinaria, per tutti e due, per dare nuovo impulso alla relazione terapeutica al fine di affrontare con maggiore efficacia la sua problematica. Se poi lei ritenesse che il suo psicologo non può più aiutarla, potrete cercare insieme la soluzione più adatta. Lei è giovane, dimostra consapevolezza e motivazione al cambiamento: vedrà che riuscirà a superare anche queste difficoltà, a definire un nuovo progetto di vita e a ritrovare quelle risorse interiori e quella gioia di vivere che sembra al momento avere smarrito.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Falcolini
13 LUG 2022
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Buongiorno Anna,
comprendo come sia difficile per lei questa situazione che sta vivendo. La necessità di indossare una maschera per compiacere la porta a sentirsi molto confusa così come lei dice. Come mai non si è sentita libera di esprimere se stessa con il suo psicologo? Provi a parlarne con il suo psicologo così potrà poi decidere se cambiare oppure affrontare un nuovo percorso insieme.
Rimango a disposizione anche per una consulenza online
Un caro saluto
Dr.ssa Laura Chiuselli
