Ci amiamo moltissimo ma non si fida
Buonasera, vi scrivo per una situazione molto particolare che sto vivendo col mio compagno. Stiamo insieme da 6 anni anche se ci conosciamo da 20, abbiamo un bimbo. Da un anno e mezzo lui purtroppo si trova in carcere per un reato commesso a 18 anni (20 anni fa!) diventato definitivo l'anno scorso. É stato un duro colpo, soprattutto per lui, ma siamo cmq rimasti vicini ed innamorati ancor più di prima. Ora mancano 6 mesi e mezzo al suo rientro finalmente, ma lui ha cominciato nei gg scorsi a dirmi che il carcere lo ha segnato troppo, che non é sicuro che io gli sia stata fedele, si é convinto di tradimenti addirittura con altri detenuti liberati oppure con le guardie. Molti suoi compagni di cella gli hanno detto che io sono una poco di buono come tutte le donne e che deve lasciarmi. Premetto che sulla questione fiducia il mio compagno ha sempre avuto grossi problemi. Da piccolo, all'etá di 8 anni, ha scoperto per 2 volte la madre a letto con un altro. Il suo primo matrimonio é stato segnato dai numerosi tradimenti della moglie, che arrivava addirittura ad andare a letto con alcuni per ottenere un posto di lavoro. Quindi é molto ferito... io sono una persona molto fedele, ma lui, soprattutto da quando é in carcere, é convinto che sia impossibile che io abbia resistito e mi attribuisce relazioni con persone che nemmeno conosco. Ora dice che mi ama tantissimo come sempre ma che non sa se quando tornerà a casa riuscirà a darmi fiducia e sta pensando di lasciarmi. Questo unito al fatto che secondo lui la detenzione offusca i sentimenti. Quando ci vediamo ai colloqui dice che tutte le paure ed i dubbi svaniscono. Io penso che quando si sta per tornare in libertà un po' di paura di riprendere la vita ci sia, ma arrivare a lasciarmi.... mi racconta che di notte fa degli incubi sui miei tradimenti e che a volte non riesce a dormire. A me sembra un problema molto grave. Ha chiesto aiuto alla psicologa del carcere ma purtroppo li le cose vanno molto per le lunghe prima di avere un colloquio. Cosa devo fare? Grazie, Federica