Comportamento con figlia non mia
Buongiorno, mi chiamo Marco e ho 42 anni. Sono lo zio di una splendida ragazza di 14 anni. I genitori sono separati da tantissimi anni, lui ha tradito moltissime volte la moglie e non ha mai considerato sua figlia. Quando è nata non è nemmeno andato a vederla, ma con la madre c'ero io e mia moglie. In tutti questi anni ho cercato di crescerla nel migliore dei modi, facendole anche da padre. Abbiamo un rapporto meraviglioso, parliamo di tutto. Lei mi chiama zio, a volte papi. La mamma è molto debole psicologicamente, nonostante tanti anni passati non si è mai ripresa dalla separazione, e conta molto su di me e mia moglie. Io purtroppo non ho potuto avere figli, non so se per problemi miei o di mia moglie, non ci importa, ci amiamo lo stesso moltissimo. E' naturale quindi che il mio affetto verso la mia nipotina sia ancora più forte. Finora tutto bene, penso di avere cresciuto la mia bimba nel migliore dei modi, perchè è molto matura per la sua età e le ho insegnato a non nascondermi nulla. Ho voluto parlarle delle mie esperienze negative del passato per farle capire come non fare certi errori. Non ho mai parlato male del padre, non le ho mai impedito di sentirlo o vederlo, anche se parliamo di attimi. Ho lasciato che sia lei da sola a capire come comportarsi con lui. Non le ho mai fatto pesare o mancare nulla, anche se mantenere un'altra famiglia insieme ai miei suoceri non è facile, neanche economicamente, visto che l'altro è nullatenete e non gli importa nulla della figlia. Ora però è nell'età critica per quanto riguarda le prime esperienze con i ragazzi. Non nascondiamocelo, oggi certi atteggiamenti o rapporti si fanno molto prima di quanto succedeva ai miei tempi. Ho parlato molto con lei, e mi fido. Il suo ragazzo ha 16 anni, lei è innamorata persa, sono più di 4 mesi che sono insieme. Ora mi ha chiesto se può fermarsi a dormire da lui sabato. La mamma le ha detto di no ma che se vuole lui può venire a dormire da lei..... Premetto che c'è un letto solo...... Quando l'ha chiesto a me ( prima che alla mamma ), io le ho detto di no. Mi ha chiesto come mai non mi fidavo più di lei. Io le ho risposto che non si tratta di fiducia, ma che lei è la cosa più preziosa che ho, che non conosco la famiglia del suo ragazzo, che capisco benissimo che se vogliono fare certe cose le fanno lo stesso.... Io personalmente prima voglio capire che famiglia è, magari sono le persone migliori del mondo, ma io non lo so. Poi si vedrà. Lei ha capito il mio discorso, ma mi ha fatto capire, sottolineo in modo molto dolce e cercando di non farmi stare male, che io non sono suo padre, che certe decisioni le può prendere solo sua mamma...... E qui casca l'asino. Lo so, ha ragione. Mi capisca, è già difficile fare i genitori, farlo non essendolo veramente è ancora più difficile. Io non ho detto nulla, lei ha capito che ci sono rimasto male, ma mi sono messo da parte. Come posso gestire queste situazioni senza rovinare il meraviglioso rapporto che ho con mia figlia? Non voglio fare scenate o impuntarmi o farle pesare tutto quello che ho fatto per lei in questi 14 anni. Vorrei che riuscisse a capirlo da sola.... E' la prima volta che mi trovo così in difficoltà con lei. Chiedo cortesemente un consiglio. Grazie