Buongiorno, ho 40 anni, convivo con il mio compagno da 11 anni e abbiamo due figlie di 8 e 10 anni. La nostra storia ha avuto alti e bassi ma siamo una coppia molto affiatata e in questi anni la nostra relazione è cresciuta, abbiamo sempre tante idee e ci piace portare avanti nuovi progetti che sviluppiamo insieme. Ci amiamo molto e questo è un punto fermo.
Abbiamo però un grosso problema: il dialogo con il mio compagno è un tabù, se c'è un problema riusciamo a risolverlo solo se gli parlo con il "contagocce", quando non è stanco o ha la testa sul suo lavoro. La nostra "fortuna" è di essere abbastanza simili e di aver avuto in questi anni tempi simili, ad esempio abbiamo sentito il desiderio di avere figli nello stesso momento o riguardo l'educazione, la gestione del denaro o lo stile di vita, siamo molto "allineati".
Da sempre lui mi ha detto di non volersi sposare, io ho sempre accettato mal volentieri la cosa (e lui lo sa bene) perché la ritenevo una posizione dovuta alla sua famiglia (ero convinta fosse suo padre ad avergli messo in testa questa contrarietà al matrimonio).
Sapendo quanto lui stimi suo padre accettavo la cosa pensando che prima o poi avrebbe cambiato idea.
Questo finché proprio suo padre ha tirato fuori l'argomento dicendoci che "dovremmo sistemare le cose", perché siamo insieme da tanto tempo, io non lavoro, e lui dovrebbe tutelarmi con un matrimonio. A lui ha dato molto fastidio questo discorso e ha troncato immediatamente chiedendo a suo padre di lasciar perdere e di non intromettersi.
Mi è caduto il mondo addosso, ho provato a parlargli ed è venuto fuori che è lui che non vuole sposarsi, che il problema non sono io, ma il problema è lui che non se la sente perchè non si fida (di me come di nessun altro).
Terapia di coppia non la vuole fare, io non so cosa fare, ma sicuramente sono stanca di aspettare, ora che so come stanno davvero le cose sto mettendo in discussione tutto, il suo amore nei miei confronti ma anche lui come persona, ho paura di perdere la stima che ho nei suoi confronti e di conseguenza anche l'amore che mi lega a lui..
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3 GIU 2021
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Cara Sidney2005,
nonostante abbia visto che altri colleghi le hanno già risposto, le do anche il mio parere.
Il mio punto di vista è un po’ diverso.
Il primo pensiero che mi è venuto, leggendo la sua lettera, è quanto lei condivida una convivenza di fatto, che si differenzia di molto dal matrimonio, che offre molto meno garanzie rispetto ad altre forme di convivenze riconosciute legalmente.
Il secondo pensiero è che, qualunque sia il motivo per cui il suo compagno non vuole sposarsi, a lei questa condizione, non va bene e la fa soffrire. Mi chiedo come viva questo rifiuto, proveniente dal suo compagno.
Si possono avere opinioni molto diverse, ma in una coppia che dichiara di amarsi, la priorità dovrebbe essere valutare quanto uno soffra per qualcosa che dipende dal comportamento dell’altro.
Mi sembra che la di là di una relazione di coppia, definita da lei molto soddisfacente, c’è in lei una parte sofferente che mi sembra si stia facendo sentire.
Io penso che l’evento mancato del matrimonio racchiuda altri aspetti che nella sua relazione vengono omessi o evitati, ma che possono minare il rapporto.
Io credo che lei dovrebbe permettersi di affrontare una riflessione profonda sui suoi bisogni, ma forse la situazione in cui si trova glielo rende difficile.
Se davvero non ci sono differenze tra il matrimonio e convivenza questo potrebbe essere il momento di verificarlo.
Mi auguro che scelga la cosa migliore per lei.
Un augurio
Giordana Milani
3 GIU 2021
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Cara Sidney,
dalla sua narrazione pare che le ferite di suo marito non abbiano a che fare con la solidità del vostro rapporto, ma con una sfiducia che nel corso degli anni, forse per esperienze familiari dolorose, ha messo radici nel contribuire a bloccarlo nella scelta di sposarla. Lei stessa ha scritto che il vostro amore è un punto fermo; non consenta che questa idea vacilli confondendo le paure di suo marito con le proprie. Se ha bisogno di intraprendere un percorso psicologico per approfondire aspetti di sé e della sua storia sentimentale alla luce dei rapporti con la sua famiglia d'origine, sono a sua completa disposizione, anche online.
2 GIU 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
credo che da quello che lei scrive si capisca che il suo desiderio di sposarsi è molto intenso e profondo.
Il problema di fiducia di cui parla rispetto al suo compagno è sicuramente da ricercare negli stili di attaccamento che sviluppiamo da bambini, anche la poco volontà di confronto non aiuta a riflettere e mentalizzare.
Credo che potrebbe aiutarla un percorso psicologico per discernere meglio questo periodo della sua vita.
Resto a sua disposizione.
Cordiali saluti.
Dr. Massimiliano Compagnone
Possibilità di terapia on line
2 GIU 2021
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Carissima, il matrimonio fondamentalmente è un contratto, posso capire che questo per lei possa rappresentare un rifiuto o una mancanza di fiducia. Però questo per tanto tempo non è stato un problema, vi ha permesso di creare comunque una famiglia, perché la vostra è una fam.iglia. Lei cosa si aspetta dal matrimonio? Se la vostra vita va bene così , perché affrontare comunque un matrimonio?
Inoltre, il suo compagno di cosa in realtà ha timore, non si fida, di cosa? È sicura che realmente non ha fiducia in lei e se si, perché? Pensa che questo sia un'evidenza di una mancanza di amore verso di lei?
Mi scusi se pongo delle domande, ma ritengo siano questioni su cui riflettere. Penso che prima di mettere tutto in discussione per una formalità o per orgoglio, bisogna pensare bene. Tanta gente sposata non ha la vostra fortuna.
Resto a disposizione.
Cari saluti.
Dottoressa Barbara De Luca
2 GIU 2021
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Buongiorno Sydney,
comprendo il disagio e la sofferenza che può avvertire dinanzi al rifiuto di suo marito. Non so se può aiutarla considerare che questo rifiuto non è indirizzato a lei e a tutto ciò che con lei ha costruito, ma alla capacità di fissare una scelta in modo definitivo. Sa vivere giorno per giorno, costruendo cose meravigliose con lei, ma non sa abbandonarsi totalmente nelle mani di chi ama follemente. E' una insicurezza che può essere sanata, e lei può essere proprio quella possibilità per lui.
Sono disponibile ad aiutarla qualora sentisse la necessità.
Le auguro una vita felice con tutta la sua famiglia.
Dott.ssa Oriana Parisi
Neuropsicologa e Istruttrice Mindfulness MBSR
