Chiarire alcuni dubbi
Salve, è la prima volta che scrivo in questo sito o che chiedo 'aiuto' a persone estranee ma quest'oggi credo di esser stato abbastanza male da poter provare a ricevere dei consigli o chiarimenti.
Innanzitutto do una breve presentazione dicendo che sono un ragazzo di 23 anni, vivo con la mia famiglia (padre, madre, io, fratello) , e in questo post sarò sincero al 100% perché non voglio sentire frasi rassicuranti, ma altrettanta verità sperando sempre che sia bella.
Venendo al dunque..
Questo pomeriggio ho avuto una discussione davvero pesante con mia madre a seguito di forte stress e stanchezza da entrambe le parti e ora cercherò di spiegare voi il motivo che ci ha portato a discutere così.
A pranzo parlando del più e del meno (ho un legame molto profondo con lei), ad un certo punto ha esplicitamente detto che tra circa 10 anni la famiglia si scioglierà.
Più precisamente, mio papà ha detto che abbandonerà tutto ed andrà a vivere da solo in paesi poveri, vendendo l'attuale casa dove noi viviamo tutti insieme quindi senza lasciare nulla.
Di conseguenza mia madre ha detto che se ne andrà via sempre da sola e quindi anche mio fratellastro.
Ora, potreste pensare che sono affermazioni dette in momenti di rabbia o guidate dalle emozioni ma vi assicuro che non è così, è un po' di tempo che continuo a sentire queste cose di abbandonare tutto.
Ora, non è questo il punto per cui quest'oggi sono stato molto male perché che questa 'famiglia' era destinata alla rovina l'ho saputo sin dall'inizio. (e mi fa altrettanto male)
Ma il motivo è che tutta questa voglia di abbandonare tutto in nemmeno 10 anni mi ha messo molto sotto pressione ed angoscia perché io a 23 anni, in tutta onestà, non riesco a vedere chiaro nel mio futuro.
Mia madre crede che io avrò un bel futuro, un lavoro e una famiglia con una donna e sarò sistemato prima di questo abbandono totale.. Ma io sinceramente non percepisco tutto ciò, ora spiego il perché parlando un po' di me;
Finita la scuola superiore ebbi una relazione a distanza che poi durò per circa 2 anni e mi sono dedicato a cercare un lavoro in fretta perché volevo aiutare mia madre con i soldi, e lo trovai anche.
(piccola parentesi: volevo aiutarla coi soldi perché mio papà, con un notevole stipendio mensile, dà due spicci per campare la famiglia.
Io mangio grazie a mia madre che non ha entrate ed è casalinga, ha sempre dimostrato il suo amore verso di me e se avevo bisogno di qualcosa potevo contare solo su di lei.. perché se avevo problemi di salute mio padre nemmeno voleva pagare per curarmi).
Stavo perlopiù bene, potevo permettermi ciò che mi faceva sentire libero ed indipendente e avevo una fidanzata che anche se era lontana, potevo dire di essere soddisfatto e di aver in un certo senso raggiunto un buon punto nella mia vita.
Un bel giorno però qualcuno ha deciso di togliermi tutto ciò che mi dava stabilità.
Sono stato mandato a casa a fine contratto perché 'non servivo più', quella ragazza smise di amarmi tradendomi (scoprendo che lo faceva anche durante la relazione) , qualche incidente con l'automobile , e pure il mio cane morì.
All'epoca avevo 18-19 anni ed è stato un periodo al di fuori delle mie capacità di sopportazione tant'è che sono dovuto ricorrere ad alcune medicine.
Certo fin'ora possono essere considerate 'cose che succedono' anche se è molto strano tutte di fila e senza sosta in un lasso di tempo molto ristretto.
È successo quello che è successo, mi sono rimboccato le maniche ristabilendo bene la mia mente (per quanto possibile) e ho accettato questi eventi poco piacevoli perché credevo che magari nel futuro le cose fossero andate meglio.
Circa due mesi dopo sembrava tutto stesse riprendendo il ritmo normale e sano fino a che all'improvviso mi scrive una ragazza con poco meno di 30 anni molto attraente e all'apparenza dolce e premurosa.
Scemo io, a causa della debolezza di quel periodo ci cascai di nuovo pensando fosse quella giusta.
Non dirò quasi nulla su questa storia perché ho ancora molto rancore, in quanto è durata 3 anni ed è finita 1 mese fa nello stesso modo in cui è finita la prima relazione.
Comunque, a circa 22 anni mi sono iscritto all'università facoltà di ingegneria e questa cosa mi eccitava molto perché vedevo delle buone possibilità di avere un buon futuro senza tralasciare il fatto che mi è sempre piaciuta.
Purtroppo l'inizio è stato a dir poco traumatico (venivo da una scuola che si occupava di tutt'altro) ma non mi sono mai arreso perché non è da me e ad oggi (quindi dopo un annetto) ho dato 4 esami con anche una lode.
Ma ovviamente ogni volta che prendo un voto che non sia 30 mio padre quasi mi disdegna e quando lo prendo non dice in genere nulla.
Continua a dirmi che non servirà a nulla, non troverò nessun lavoro e che sarò un fallito.
In realtà ogni cosa che ho fatto nella mia vita è stata soggetta a critiche molto pesanti da parte sua, secondo lui ho sbagliato ogni singola cosa.
È un'aria molto pesante da respirare qui, non voglio scendere troppo nei dettagli e raccontare tutto ma credetemi che non è una persona gradevole.
Dopo tutta questa introduzione spero di aver fatto capire che sono una persona molto disciplinata, non fumo, non bevo,mi alleno, studio per l'università , prego e cerco di migliorarmi ogni giorno 12 ore al giorno senza tregua indipendentemente da come sto per cercare di velocizzare l'arrivo del giorno in cui sarò indipendente e libero da questa famiglia se così si può chiamare.
Tutto bello sembrerebbe, ma la mia domanda è:
Nonostante ho sempre dato il meglio di me, impegnandomi tantissimo in tutto per cercare di essere migliore, i risultati dove sono?
Le storie finiscono sempre allo stesso modo lasciandomi dei vuoti e dei soldi non ne parliamo perché non ho una lira per fare nulla letteralmente.
Le sto provando tutte per cercare di avere delle entrate mentre studio ma niente. Nessuna cosa sembra funzionare ormai.
Anche nelle relazioni, trovo sempre la gente sbagliata che mi illude.
Non sto facendo il benché minimo progresso nella vita nonostante l'impegno, in un certo senso sento di essere maledetto.
L'idea di essere destinato ad una vita che non voglio mi spaventa, l'idea di finire in un buco solo e senza un soldo altrettanto.
L'idea di non avere un futuro, di non poter avere un minimo di felicità e stabilità nella mia vita mi rende particolarmente angosciato.
E ora ho anche una specie di timer che se sforo e ancora non ho un futuro sono letteralmente fregato perché se ne vanno tutti.
Il mio obbiettivo è quello di diventare insegnante nell'ambito lavorativo, e di avere una famiglia con una moglie stabile.. Ma ogni giorno sembra che rimango sempre sullo stesso punto.
Arrivato a questo punto tirando le somme mi auguro di essere stato il più chiaro possibile, vorrei solo capire eventualmente dove sto sbagliando.
Purtroppo non conviene dire ogni dettaglio perché diventerebbe un papiro e vorrei evitare di darvi noia, ma credo di aver reso l'idea. Voglio solo avere un futuro decente.
Un saluto, vi auguro una buona serata!