Buongiorno,
ho 27 anni e ho già cominciato per tre volte un percorso con uno psicologo, principalmente per problemi di ansia relativi all'università. Con la mia ultima psicologa, con cui ho finito il percorso 2 mesi fa, abbiamo affrontato in maniera superficiale il mio problema con il mio attuale ragazzo, e mi è stato consigliato un libro sulla manipolazione affettiva, che ho letto in parte insieme al mio ragazzo e che non ho avuto il coraggio di finire perché i dubbi che ne nascevano mi spaventavano troppo.
Con il mio ragazzo stiamo insieme da un anno e mezzo. Relazione iniziata con la paura di entrambi di innamorarci troppo e di stare male per l'altro. Ma, almeno i primi tempi, le cose per me andavano bene. Lui ha avuto problemi di gelosia grave, dovuto all'unica altra relazione seria che ha avuto prima di me, circa 8 anni fa (attualmente ha 30 anni), dove è stato tradito. Il problema della gelosia è stato risolto, e lui ne è consapevole e mi ripete che mi ringrazia per questo. Poi successivamente sono cominciati i veri problemi per me: litigavamo anche per cose stupide, ma questi litigi diventavano questioni di stato e spesso finivano con la scelta da parte di uno di noi di lasciarci, ma poi ci ricerchiamo per parlare e decidiamo che ci amiamo e che vogliamo continuare a stare insieme. Il problema è che quando accadono questi litigi, il mio ragazzo si comporta male, sparisce, non risponde alle mie richieste di dialogo oppure mi risponde in maniera aggressiva. Dopo qualche giorno ritorna con il senno in sé e ammette di sbagliare e che vuole migliorarsi e io ci credo, ci sto bene insieme, finché non capita un nuovo motivo di litigio e si ricrea questo circolo vizioso di tira e molla, sparizioni, silenzi ecc. Gliel'ho detto più volte che i litigi sono normali in una coppia e che io sono disposta al dialogo per provare a risolvere, e che non è possibile che ogni volta deve succedere un finimondo e i litigi devono andare avanti per anche più settimane. Lui dice che ha bisogno di tempo per metabolizzare il litigio e i primi giorni sparisce perché preso dalla rabbia, non riesce a comunicare con me. Gli avevo proposto il compromesso di non sparire completamente anche se è arrabbiato con me, ma di rendersi presente anche con qualche messaggio perché i momenti dove lui mi punisce con il silenzio li vivo malissimo, con ansia, pianti e insonnia. Questo compromesso non è mai stato fatto da parte sua e all'ennesimo litigio avevo deciso di lasciarlo (3 settimane fa). Lui sostiene che il problema della nostra relazione sono io, perché non mi sono mai fidata del suo amore nei miei confronti e quindi ho sempre reputato insufficiente quello che faceva per me. Per quanto mi riguarda, invece, penso che lui non abbia ascoltato i miei bisogni e che non abbia provato a venirmi incontro perché di base non si preoccupa troppo dei miei sentimenti.
Non capisco quindi se sono io con un attaccamento ansioso o se è lui emotivamente indisponibile e quindi se semplicemente devo lasciarlo perché è immaturo nelle relazioni o se sono io quella sbagliata nella coppia.
Ho avuto tante volte il pensiero di finire questa relazione e poi ogni volta ci sono tornata con lui. Vorrei anche capire se questo è amore o se è solo una mia ossessione nel voler far andare bene una relazione con una persona che è oggettivamente sbagliata per me.
Come capire se è una relazione tossica o vero amore? e come capire se la persona tossica sono io o lui e nel caso, come si può risolvere?
Vi ringrazio in anticipo per le risposte
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10 GIU 2023
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Buongiorno Giorgi,
Cara, non la metterei in termini di tossicità, essere sbagliati, mi focalizzerei piuttosto sul fatto che non si sente ascoltata nei suoi bisogni, che il suo partner non le viene incontro, che non si preoccupa dei suoi sentimenti.
Mi focalizzerei ancora sul perché lei torna sempre, e sa spesso la soluzione il paziente in qualche modo già ce l’ha.
Mi permetto di evidenziare una sua frase:” Vorrei anche capire se questo è amore o se è solo una mia ossessione nel voler far andare bene una relazione con una persona che è oggettivamente sbagliata per me.”
Che valore ha per lei, che significato ha voler far andare bene a ogni costo le cose?
A me sembra ben consapevole a livello razionale sul da farsi, se desidera potremmo lavorare sull’emotivo. Questo ha principalmente a che fare con lei, più che con voi, e sa indipendentemente da come andrà, lei per se ci sarà sempre.
Io sono qui
Buona giornata
12 GIU 2023
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Buongiorno Giorgi, sta realizzando che questo rapporto non funziona. Lei stessa ha definito ''una gelosia grave'' da parte del suo compagno che probabilmente non si è più manifestata come tale con lei ma che denota un problema più ampio nella personalità del suo compagno. Il fatto che debba sparire per rielaborare un'arrabbiatura od un litigio dovrebbe farle capire che non potrà cambiare senza un aiuto, e non un aiuto che può dare da sola. Capisco cosa prova ed anche le manifestazioni d'ansia oltre ai dubbi sull'amore. In questi casi è davvero difficile capire se sia vero amore o meno proprio perchè l'altra parte non è così trasparente come vorremmo per poter vivere l'amore in modo leggero e spensierato. Quello che le consiglio è di focalizzarsi su di lei in questo momento, trovare un spazio dove poter riorganizzare i suoi pensieri, sensazioni ed emozioni per poi concentrarsi su ciò che vuole veramente. Deve però sapere che questo amore ( se lo fosse) non sarà facile soprattutto se il suo compagno non intende farsi aiutare e sarà una relazione dove lei sarà la parte che dovrà dare di più a livello di comprensione, tempo e purtroppo anche di sofferenza. Una volta che ha capito cosa vuole realmente e cosa sia per lei l'amore potrà eventualmente proporre una terapia di coppia per pianificare un percorso che possa aiutare anche il suo compagno ed accompagnarvi in questo viaggio.
Mi contatti senza esitare se volesse approfondire.
Un saluto.
11 GIU 2023
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Carissima,
Credo veramente che voi due vi guardiate dritti negli occhi e decidiate se vale di più volervi bene, amarvi, o se sia più importante avere ragione. L'amore deve sempre prevalere, diversamente non si può generare ostilità e dipendenza patologica. Fatevi magari aiutare da un terapeuta di coppia in modo da vivere più pienamente la vostra relazione alla luce della verità e della condivisione. Vi consiglio un percorso di tipo psicoanalitico in modo da affrontare in profondità i problemi che vi affliggono.
Se desiderate, manteniamo un contatto, sono facilmente rintracciabile.
Un abbraccio
Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova
10 GIU 2023
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Buon pomeriggio
Una relazione e tossica, quando non si vieni rispettati nella propria personalità, quando l'altro ci vuole cambiare, quando non possiamo fare nulla di quello che vogliamo, quando siamo limitati nella nostra personalità.
Quando ci tolgono l aria. Quando l altro non è empatico verso noi. Quando è un grande egoista.
È opportuno, andare via e trovarsi un ' altro partner.
Tutti siamo utili, nessuno è indispensabile.
Consiglio di farsi aiutare, da uno psicoterapeuta
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
10 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Giorgi,
Comprendo che stia attraversando un periodo molto difficile e confuso. Le relazioni possono essere complesse e spesso è difficile capire se i problemi che sta affrontando sono normali o se sono il segno di una relazione tossica.
Innanzitutto, è importante ricordare che in una relazione sana, entrambe le parti dovrebbero sentirsi ascoltate, rispettate e apprezzate. Se si sente costantemente ansiosa, triste o insoddisfatta, potrebbe essere un segnale che qualcosa non va.
Il comportamento del suo ragazzo, come ha descritto, sembra avere alcuni segnali di preoccupazione. Il fatto che sparisca o risponda in modo aggressivo durante i litigi, non è un comportamento sano o rispettoso. In una relazione sana, le discussioni dovrebbero essere affrontate con apertura e rispetto reciproco, non con rabbia o silenzio.
Inoltre, il fatto che lui la incolpi per i problemi della relazione è preoccupante. In una relazione, entrambe le parti hanno la responsabilità di lavorare sui problemi e di migliorare. Non è giusto né equo che lui le attribuisca tutta la colpa.
Detto questo, è importante che ascolti i suoi sentimenti. Se si sente costantemente infelice o ansiosa, potrebbe essere il momento di considerare se questa relazione è davvero ciò che vuole. Potrebbe essere utile parlare con un professionista, come uno psicologo o un consulente, per aiutarla a navigare in questi sentimenti complessi.
Ricordi, merita di essere in una relazione in cui si sente amata, rispettata e apprezzata. Non abbia paura di fare ciò che è meglio per lei.
10 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve,
quello che le posso dire è che in coppia si sta in due e la responsabilità di una relazione, della sua qualità, tossica o nutriente, è di entrambi. A volte è proprio l'incastro tra i bisogni, i desideri e le dinamiche personali di ognuno ad essere poi disfunzionale.
Il lavoro non è di cercare colpe ma di capire cosa lei cerca in una relazione, come fa in modo di averlo e poi cosa ottiene e di vedere se sta bene, se si sta nutrendo da questo incontro o no.
Un abbraccio,
Roberta Del Monte
10 GIU 2023
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Buongiorno,
Ciò che scrive qui è un vero e proprio fiume in piena e la questo mostra il suo bisogno di trovare un luogo di parola tutto per lei, un setting accogliente dove poter dare voce alle sue questioni e domande.
Si affidi a chi desidera, e dia spazio a se stessa.
