Capire se il problema sono io o l'altra persona.

Salve, scrivo qui perché vorrei avere un parere e una visione totalmente oggettiva della cosa che sto per raccontare.

Tra me e il mio migliore amico è sempre andato tutto bene, ogni qualvolta che c'era un problema sì cercava di risolverlo parlandone e andando poi avanti.
Nonostante siano entrati in gioco sentimenti più profondi da parte mia, ciò con il dovuto chiarimento non ha mai costituito un problema.

Tutto questo problema è iniziato a dicembre, aveva aperto questo nuovo locale dove mi aveva promesso che saremmo andati noi due come prima volta (nel senso, prima di andarci con tutto il gruppo di amici ci saremmo andati noi due), al che ho accettato e ogni volta che ci veniva proposto rifiutavamo per dare fede a quella promessa.

Da dicembre, siamo arrivati ad aprile, nessun programma, solo rinvii continui per "impegni", nonostante poi vedessi che con qualunque altra persona portava a termine tutti i progetti fatti.

Non che io mi aspettassi trattamenti particolari, o meglio, non da sola, volevo però capire fino a che punto sarebbe arrivato, perché ogni volta vedevo che qualcosa stava sempre più andando a incrinarsi tra noi due.

Perché dico "da sola"? Perché nell'ultimo anno, avendone passate molte, tante, che mi hanno anche convinto a richiedere un aiuto professionale poi portato a termine, lui è sempre rimasto al mio fianco, anche quando non volevo nessuno attorno, anche quando mi ritenevo un piccolo essere inutile, era sempre pronto a dirmi che ero importante, che non era nemmeno immaginabile per lui un futuro dove non ero presente, cose di questo tipo che quindi, a lungo andare, mi facevano sentire per lui una persona importante, non necessariamente più di altre, ma comunque il giusto.

Nelle ultime uscite, invece, si cercava sempre di evitare ogni forma di dialogo più importante. Ciò ha spinto me ad essere più pressante, a chiedere quando saremmo andati in quel posto, oppure a chiedere più volte se qualcosa non andasse, ad "offendermi" per finta per cercare di fargli capire sotto sotto come stessi vivendo la cosa, ma nulla.
Ogni volta sembrava andare sempre peggio, fino a quando qualche settimana non ho preso coraggio e gli ho chiesto prima se potessimo vederci per parlare, poi se potessimo fare una telefonata (alla prima ha detto che sarebbe stato infattibile, alla seconda non ha nemmeno risposto), così alla fine gli ho chiesto di spiegarmi la situazione.

Attraverso un audio ha poi rivelato tutti i vari problemi che lo hanno portato ad essere molto stressato quando si trattava di uscire, dal fatto che gli raccontassi dei vari incontri con la psicologa ( lui più volte mi aveva spinto più di tutti a cercare aiuto professionale) al fatto piu banale di riportare a casa prima una nostra amica che io ( da me spiegata come UNICA possibilità di parlare 5 minuti da soli).

Dopo le mie spiegazioni, avvenute sempre tramite audio, mi ha semplicemente detto che ne avremmo parlato faccia a faccia.
Sono passate due settimane, c'è stato il mio compleanno di mezzo, ognuno dei due ha avuto molto a che fare con l'università, ma mai un accenno a nulla, solo che avremmo parlato.

Al che, ultimamente sto pensando se sia una cosa utile chiedere una sorta di ultimatum.
Vorrei aspettare questo fine settimana ( essendoci vacanze più lunghe quindi più tempo libero per tutti e due) , per poi arrivare a tirare le conclusioni

La cosa che però mi frena è: sto sbagliando io a volere questo chiarimento così tanto, oppure c'è da parte sua poco interesse nel farlo?
Il fatto che siamo entrambi impegnati non lo nego, ma già il fatto che abbia aspettato mesi per dirmi tutto ciò che non andava e ora questo continuo rimando mi fanno molto pensare.


Spero di essere stata esaustiva, grazie.