Buonasera a tutti... spero possiate leggermi e aiutarmi!ho un bambino di quasi 5 anni, un bambino molto vivace da sempre, un bimbo che nn sempre ascolta e ubbidisce al richiamo, testardo , un po lo spirito di contraddizione , ma anche tenero affettuoso e sensibile! Alla scuola materna ormai ha la nominata del monello, cosa in cui credo , ma a detta delle maestre ci osno momenti in cui lui si scatena, urla, fa il monello al punto che x calmarlo devono sederlo da solo , e ilbello che lui nn si spiega xchè si ritrova cosi!a livello didattico va bene, anche se ogni tanto il suo spirito ribelle esce a galla, per esempio li dicono colora giallo e lui fa rosso!ora noi genitori non capiamo perchè si comporta cosi, e perchè se li diciamo fermo nn alzarti lui pare nn ascoltare!ma vorremo aiutare lui a diventare più tranquillo , e noi genitori a nn torturarci al pensiero di quando inizierà le elementari!è come se lui volesse sempre attirare l'attenzione su di se, sopratutto in maniera negativa!in passato siamo stati da qualche specialista , che ci hanno detto che è un bambino vivace, cose che sapevamo.. ma avevamo bisogno di dritte e consigli, su come fare!grazi mille buonaserata
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27 GEN 2017
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Gentile Mamma,
il suo bambino non ha ancora 5 anni, e mostra il suo carattere... come tutti i bambini della sua età. Lui, come avete appurato voi, fa parte dei bambini vivaci e poco accondiscendenti, che tentano di trasgredire le regole. Il vostro compito, da genitori, è quello di aiutare il vostro bambino a gestire l'energia che non riesce a contenere. Inseritelo in uno sport che lo aiuti a gestire questo tipo di emozioni, come per esempio il Karate, è un'arte che porta alla riflessione e alla disciplina, e poi fategli fare giochi liberi all'aria aperta.... comprenderà che ci sono posti dove si seguono le regole e posti dove si è più liberi. Il vostro bimbo ha bisogno di crescere sapendo di essere accolto nella sua indole forte e un po' ribelle!
Cordiali saluti
Dott.ssa Sabrina Fontolan
27 GEN 2017
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Gentili genitori,
mi colpisce la parte finale dello scritto, in cui riportate giustamente di non aver bisogno di sentire quello che sapete ma qualche utile indicazione. Mi sento di consigliarvi innanzitutto di cercare uno specialista che si occupi dell'infanzia e delle problematiche infantili per una valutazione obiettiva della situazione, solo successivamente a questa sarà possibile ricercare insieme a lui/lei le strategie migliori per gestire il suo comportamento.
Quello che mi sento di dirvi è comunque di adottare una linea educativa coerente e condivisa nella famiglia, flessibile ma ferma. Questo potrà aiutarlo anche a gestire i cambiamenti che saranno imposti al passaggio alla scuola primaria, momento cruciale nella crescita.
Vi auguro di compiere la scelta migliore per il bambino,
un caro saluto
Dott.ssa Valentina Olla Pes
27 GEN 2017
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Gentilissima,
premesso che con questi pochi elementi non è possibile esserle d'aiuto in modo preciso, mi soffermerei sul fatto che ricerca attenzioni negative su di sé (rimproveri, raccomandazioni...) e nonostante questo continua il comportamento indesiderato. Le suggerirei di concentrarsi sulle attenzioni positive sottolineando le cose che lui sa fare bene e sopratutto sul tempo positivo trascorso insieme. Giocate insieme? Vi divertite? Cercate di farlo il più possibile. Unito a questo deve essere molto ferma nel chiedere anticipatamente e sul momento il rispetto di alcune poche regole fattibili per lui.
Questo sicuramente non è esaustivo perché in realtà occorrerebbe fare un'analisi più approfondita della situazione, però per ora provi ad osservare se ci sono cambiamenti. Nel momento in cui deciderà di prendere in mano la situazione in modo più approfondito non esiti a contattare uno psicologo dell'infanzia.
Saluti
Dott.ssa Serena Costa psicologa dell'infanzia Trentino