Salve,
Sono la mamma di una bimba di 2 anni appena compiuti, soffro di ansia da molti anni e dalla sua nascita la situazione è peggiorata.
Notavo che la mia bambina non gattonava e poi faceva dei versi come un lamento di continuo e per tutto il giorno, ha iniziato a gattonare ad 8 mesi e a camminare a 16 mesi. Prima parola a 6 mesi mamma e papà.
Le.mie preoccupazioni derivano dal fatto che non sempre si gira se chiamata dobbiamo insistere soprattutto se fa altro, non ama essere toccata soprattutto abbracciata e baciata ed è una tragedia il cambio pannolino.
Mia figlia se non spronato a fare qualcosa sta sempre sdraiata sul pavimento soprattutto con due cuscini preferiti che li porta ovunque. Quando giochiamo qualche volta si arrabbia inspiegabilmente e lancia tutto in aria, non mangia volentieri per riuscirci dobbiamo distrarla con qualcosa, soprattutto non mangia a pezzi ancora tutto frullato a parte le cose che le piacciono soprattutto più proibitive. Ha un carattere molto permaloso e difficile, si arrabbia facilmente ed è ancora molto lamentoso. Siccome stavo impazzendo lho portata da una psicomotricista che mi ha detto di non preoccuparmi e di iscriverla all'asilo e continuare terapia con lei, perché la bambina doveva essere sbloccata, di fatto quando vede estranei o troppa gente che le si avvicina piange disperata, nessun problema in luoghi affollati. Lei vede me 24 su 24 il papà solo la sera, qualche volta i nonni. D'altra parte indica e ti fa capire cosa vuole, dice tante parole anche se non pronunciate bene, ci imita molto, spesso con i suoi pupazzi replica quello che facciamo con lei. Fa molti giochi di imitazione in particolare far finta di cucinare o fare il dottore. Però quando gioca lo fa allo stesso modo ovvero prende le cose nella stesso ordine e non si può cambiare. Ad esempio inizia a giocare dandoti un pupazzo zebra e lei tiene la tigre e nasconde il leone sempre uguale. Così fa anche con altri giochi. È tutto normale? A me sembra di impazzire
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20 GEN 2023
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Buongiorno Paola,
Prima di intraprendere la libera professione da psicologa ho lavorato per anni come educatrice negli asili nido comunali. Il consiglio della psicomotricista lo reputo molto affidabile. Infatti al nido arrivano tanti bambini che essendo abituati sempre e solo al contesto familiare assumono comportamenti peculiari che a contatto con altri bambini si livellano. Inoltre al nido c'è una sola figura di riferimento per più bambini quindi ci si abitua anche a non avere tutto subito , a dover fare le cose da sola, a rapportarsi con coetanei e a dover attirare l'attenzione per i propri bisogni, insomma l'autonomia. Io le consiglio vivamente l'iscrizione al nido, anche perché avrà un parere anche dalle educatrici se le permarranno dei dubbi nel tempo.
Se le servono altre informazioni non esiti a scrivermi
Buona giornata
23 GEN 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Paola,
per la bambina è consigliabile un monitoraggio delle altre tappe dello sviluppo evolutivo ed una valutazione attuale più approfondita presso un neuropsichiatra infantile; per lei invece, è consigliabile un percorso di psicoterapia per ridurre la sua ansia che si ripercuote negativamente sulla bambina.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
22 GEN 2023
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Cara Paola,
la sua bambina presenta un comportamento particolare di timore degli estranei che dovrebbe essere superato già dal terzo mese di vita. Attualmente utilizza un oggetto transizionale (i due cuscini preferiti) che sono un surrogato della mamma capace di tranquillizzarla. Sarebbe importante che lei e suo marito frequentaste uno/a psicoterapeuta per mettere a punto una modalità di gestione del comportamento della bambina. Se ciò non bastasse, si potrebbe pensare ad una psicoterapia infantile di tipo analitico.
Mi faccia gentilmente sapere che cosa avete deciso.
Colgo l'occasione per augurarle un buon 2023.
Dott.Gabriele Lenti
Psicoterapeuta Genova
20 GEN 2023
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Buonasera signora
Se fossi in lei porterei sua figlia da una neuropsichiatra infantile.
Se abita a Roma le consiglio il prof Vicari
Primario del Bambin Gesù di Roma.
E s voi genitori consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
20 GEN 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Paola,
è normale per un genitore avere un po' di preoccupazione in merito al corretto sviluppo dei propri figli, però, ovviamente, quando questa preoccupazione diventa importante e le impedisce di vivere serenamente il suo rapporto con la sua bambina, credo sia utile rivolgersi ad un professionista che potrà accogliere i suoi dubbi e aiutarla a interpretare il tutto nel modo più oggettivo possibile.
Lei ha già fatto in parte questo passaggio rivolgendosi alla psicomotricista, quindi, direi che può intanto seguire le sue indicazioni. Però può rivolgersi anche ad uno psicologo infantile o neuropsichiatra per una valutazione più approfondita.
Tenga comunque conto che i bambini sono tutti diversi e seguono percorsi diversi. La cosa più importante che può fare una mamma è amarli per quelli che sono e lasciarsi aiutare qualora ce ne sia il bisogno.
Rimango a disposizione
Serena Costa psicologa dell'infanzia e blogger di Connettiti alla psicologia dei bambini
20 GEN 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Paola, comprendo la sua preoccupazione nei confronti di sua figlia. Provi a seguire i consigli della psicomotricista per vedere se la situazione evolve, in caso contrario può sempre rivolgersi a un neuropsichiatra infantile per una valutazione più approfondita.
Nel mentre prenda in considerazione, se non lo fa già, di iniziare un percorso psicologico per gestire la sua ansia, che traspare molto anche dal racconto.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.
20 GEN 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Paola, nel leggere la sua mail traspare tutta la preoccupazione e difficoltà del momento. Ciò che ha descritto tuttavia va approfondito ed accolto, soprattutto, tenendo conto della complessità delle dinamiche relazionali (famigliari e privato-sociali). Un caro saluto. Dr. Maria Z.