Attrazione Fisica e sentimenti
Salve,
sto con una ragazza da circa 8 mesi, ma ci frequentiamo da un anno. Oggi, io quasi 33 anni lei quasi 27. Quando la conobbi ero libero mentalmente e sentimentalmente, dopo varie fasi della mia vita in cui mi ero rifiutato (per vari motivi) di impegnarmi sentimentalmente, da un po’ (prima di conoscere lei) mi sentivo predisposto ad una relazione.
Quando la conobbi ci fu un immediato imprintig da parte di entrambi, lei mi corteggiò per mesi, tante attenzioni e ha esposto la vera natura dei suoi sentimenti. Io ero molto restio ad avvicinarmi sentimentalmente a lei ed ad intraprendere una relazione fissa, vuoi per alcuni dubbi nei suoi confronti (che spiegherà a breve), vuoi perché non volevo abbandonare la mia libertà (anche relazionarmi con altre donne).
Nella prima fase della frequentazione, capendo che il mio essere altalenante le stava facendo del male, l’ho lasciata due volte, ma mai con ferma convinzione, tanto che, dopo 4 mesi di alti e bassi, ho deciso di starci insieme.
Lei fin da subito mi ha coinvolto emotivamente, ha risvegliato qualcosa di assopito in me, il che mi ha sempre dato coraggio ad andare avanti con lei. Mi riempie di attenzioni, molto apprensiva nei miei confronti, mi trasmette tanto amore in ogni gesto che fa, va a 1000, tanto che dice di sentire che sono l’uomo della sua vita e già vorrebbe progettare un futuro, si dichiara con pensieri di una profondità e di un’importanza non comune. In sostanza è molto più coinvolta e convinta di me su ciò che vuole.
Io dal canto mio, sono molto presente nelle sue giornate, nelle questioni che riguardano la sua vita, credo tanto in lei e sono consapevole di supportarla tanto… ma mi sono sentito sempre in difetto nei suoi confronti per non riuscire a corrispondere in egual modo quanto lei mi dona, a volte la guardo ed in lei riesco a vedere la mia compagna di vita, altre no. Mi sono spesso chiesto se sono realmente innamorato di lei, spesso mi rispondo di sì, ma per quanto di seguito dirò, mi viene qualche dubbio in merito ai miei reali sentimenti.
Dopo questo preambolo, vado al punto/nodo della questione. Uno dei mie dubbi nei suoi confronti è stata fin da subito l’attrazione fisica. Premetto che è una ragazza molto carina, a tratti anche bella posso dire. Tuttavia non rispecchia il genere di donna che esteticamente mi piace, mi attrae e desidererei al mio fianco. Ha una corporatura molto magra, esile e quasi senza forme (seno quasi assente), fisico non allenato, da una visita sportiva è risultata 8 kg sottopeso ideale. E’ una ragazza molto curata, nulla da dire. Io mi curo, faccio sport, palestra, sono un po’ “esteta”, pur non essendo obiettivamente un perfetto adone… Di fatto succede che io guardo spesso altre donne, soprattutto il tipo di donna che idealmente mi piace (magra ma con le giuste forme, e con un seno formoso, con un corpo allenato/sportivo), provandone attrazione fisica. Ora (mettendo da parte etica e morale in quanto non credo sia questa la sede per essere redarguito in merito) non nascondo che pertanto è capitato di cercare sesso anche il altre donne, e non mi tiro indietro se capita di dover flirtare con qualcuna sia di presenza che sui social. Sotto il profilo intimo non va male, anzi a tratti ci siamo spinti anche alla ricerca di qualche piccola trasgressione e perversione (nulla di insano sia chiaro), ma percepisco che da parte mia non c’è il coinvolgimento che vorrei. Ho una personalità molto passionale, a tratti erotica, e nella donna mi attrae questa componente (non necessariamente esplicita), mentre la mia ragazza, seppur ami il sesso e conosca molto bene il suo corpo (cosa non comune in molte donne), non risulta essere eccessivamente erotica. Già il modo di baciare dice molto…
Insomma, questa questione dell’attrazione fisica mi sta togliendo molte energie mentali, non mi fa essere sempre ben coinvolto all’interno del rapporto, ci rimugino spesso e capita di sentirmi un po’ frustrato.
Preciso tuttavia che questa questione dell’attrazione fisica ricordo di sentirla fin da ragazzino, adolescente, in quanto venivo attratto immediatamente (in base alle fasi della mia vita ed età) dalla bambina , dalla ragazza, poi dalla donna, che vedevo bella e mi stimolava attrazione sessuale (anche solo il contatto fisico, un bacio..).
La mia ultima ex prima della mia attuale ragazza, mi piaceva da impazzire fisicamente, vestita, nuda, anche quando stava male, in qualsiasi forma mi si presentava. Ero proprio assuefatto da quel suo lato estetico (non era né una modella né nulla di simile), tanto che quando è finita la nostra relazione, ne ho risentito parecchio.
Giusto per avere un quadro completo è doveroso precisare che non rari sono i litigi, che seppur possano partire da futili questioni, si trasformano in veri e propri drammi emotivi, in quanto abbiamo due caratteri che tendono a volersi imporre, ma lei (al contrario mio) fatica a disinnescare creando un muro momentaneo che in quelle circostanze mi causa disagio e mi rende irrequieto e irascibile, risvegliando una parte terribile del mio carattere.
Con un po’ di sincerità nei confronti di me stesso, capisco che a volte mi pongo dei limiti nel darle di più o che prolungo le liti, perché in me permane quel senso di frustrazione dovuta all’insoddisfazione sotto il punto di vista attrattivo.
Ora mi attanaglia il dubbio se la cosa più giusta sarebbe chiudere questa relazione. Dando la colpa ai frequenti litigi, dando la colpa al fatto che lei non voglia comprendere realmente che non deve farmi continuamente la guerra, alludendo pertanto ad una verosimile incompatibilità caratteriale, già qualche volta ho provato a dare un taglio ma di fatto mai con convinzione e fermezza, tornando immediatamente sui miei passi. Sicuramente incide la paura di far soffrire lei e la paura di sapere cosa sto perdendo, in quanto in lei vedo varie caratteristiche morali e caratteriali che desidero in una donna e solitamente faccio fatica a trovare, e anche perché insieme condividiamo molto, e abbiamo già condiviso molto (qualche viaggio, esperienze quotidiane ecc…).
Forse con la mia prolissa esposizione, avendo usato modi molti diretti, potrei dare l’idea di me quale uomo supponente e troppo pieno di sé, di fatto senza troppa modestia posso ammettere di essere d’altra parte tanto umile, quanto sensibile (molto più di quanto dimostro), a tratti anche molto buono, sicuramente molto introspettivo. Preciso ciò per far capire che la mia non voglia essere altezzosità, bensì c’è un problema che mi attanaglia.
Infatti non so se questa problematica dell’attrazione riuscirò mai a superarla, pensavo di poterci convivere (se è il caso anche, purtroppo, con rari espedienti amorali), ma temo che se non riuscirò a sciogliere questo nodo, provo sentimenti ambivalenti e contrastanti, forse prima o poi esploderò.