Aumento peso e antidepressivi

Inviata da sophie · 22 gen 2013 Depressione

buongiorno, sono una ragazza di 23 anni ho soferto di bulimia anoressia. Fortunatamente ne sono uscita grazie alla psicoterapia e all'aiuto di alcuni centri. Ad ogni modo la malattia per la quale ho sofferto fino ad arrivare al peso di 39 kg ha lasciato dei postumi non indifferenti. Per primo ho ripreso tutti i chili di prima, ora peso 67 kg e poi soffro di amenorrea dal 2010. Ho fatto intensa attività fisica per ben 2 anni e mezzo. Ora ho ripreso a studiare (sociologiA E servizio sociale), faccio una vita abbastanza sedentaria perchè studiare mi piace molto e ho un alimentazione varia e abbastanza equilibrata, mangio molta frutta e verdura essendo stata vegetariana per nove anni. Il problema è che per curare intensi attacchi di panico prendo dei medicinali principlamente daparox 33,1 mg 10 gocce al mattino da 2 mesi, ma prima ho preso ciprlaex interrotto quasi subito, xanax e lorazepam dorom al bisogno.
Sono ingrassata troppo, più che altro gonfia e sono sicura che è dovuto anche agli psicofarmaci, le mestruazioni nn tornano e sono un pò disperata perchè dalle analisi non risulta niente di grave anche la tiroide sembra in salute. Ho un ernia iatale allo stomaco e non posso più fare nuoto agonistico come facevo prima perché il dolore allo sterno diventa insopportrabile e mi fa quasi svenire, spesso sono finita al pronto soccorso dai dolori pensando ad un infarto. Insomma non posso fare sforzi intensi. Qualcuno può indicarmi cosa posso fare e se la paraxetina ha effettivamente ripercussioni sul peso?Grazie mille gentilissimi.

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Miglior risposta 22 GEN 2013

Cara Sophie, devo ammettere che mi ha colpito questa tua frase: "...sono un pò disperata perchè dalle analisi non risulta niente di grave anche la tiroide sembra in salute". Sei in salute! Ti invito a riflettere sulla questione... In ogni caso la depressione che ti porti dietro sembrerebbe essere alla base di tutto. I farmaci sono un valido aiuto di cui talvolta è impossibile fare a meno, tuttavia curano il sintomo ma non la causa. Sarebbe opportuno associare al loro uso una psicoterapia (in che zona abiti?) anche per orientarsi verso un graduale e futuro abbandono di essi. Riguardo al discorso del peso è possibile che provando ad utilizzarne di altri tipi gli effetti sul peso si sentano meno. Ne ha parlato con il medico che la segue? In ultimo, una consulenza presso un nutrizionista potrebbe essere "illuminante" . Per eventuali chiarimenti o suggerimenti mi rendo disponibile anche su questo stesso portale. Cordiali saluti. Dott.ssa Sabina Orlandini

Dott.ssa Sabina Orlandini Psicologo a Torino

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24 GEN 2013

Cara Sophie,
ha provato a porre la questione al suo psichiatra di riferimento? potrebbe esporre i suoi dubbi al professionista che le ha prescrito il piano terapeutico e valutare eventuali cambiamenti nella terapia. Ad ogni modo come lei stress ha detto i disturbi alimentari lasciano molti "postumi", così come una profonda ferita lascia una cicatrice sulla pelle. Tra questi il suo disturbo d'ansia, cui lei sembra quasi voler solo accennare, che si può curare e non solo con i farmaci. Mi sembra che in generale lei non si senta molto serena in questo periodo per cui forse sarebbe una buona idea riprendere qualche colloquio terapeutico, se ha possibilità con il terapeuta con cui ha già lavorato in passato.
in bocca al lupo per tutto
un caro saluto

Anonimo-126894 Psicologo a Roma

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23 GEN 2013

Gentile Sophie, mi sembra in abbastanza in salute a livello organico. Probabilmente le sarebbe utile affrontare una serie di questioni, di natura prettamente psicologica, attraverso un percorso psicoterapeutico. Il collega saprà sicuramente spiegarle gli effetti degli antidepressivi sul peso ma potrà anche aiutarla a vivere in modo più funzionale al suo benessere la sua vita.
Sperando di esserle stato d'aiuto, le porgo cordiali saluti.

Dott. Domenico Navarra

Dott. Domenico Navarra Psicologo a Bari

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23 GEN 2013

Cara Sophie,
un disturbo alimentare lascia dei postumi, ma l'amenorrea, nel momento in cui si è realmente guariti, non dovrebbe più rappresentare un problema. Se nutre ancora delle preoccupazioni ricorrenti relative al cibo, al corpo, al peso, allora c'è ancora qualche nodo spinoso da affrontare per comprendere cosa la induce a vivere un rapporto distorto con se stessa e l'alimentazione. Per quanto riguarda in farmaci è risaputo che abbiano delle ripercussioni sul metabolismo e di conseguenza sul peso dell'individuo. Provi a parlare con lo psichiatra che l'ha in cura ed esponga il suo problema e cosa potrebbe fare per ridurre un po' tale effetto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elena Favole

Dott.ssa Elena Favole Psicologo a Cuneo

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22 GEN 2013

Buongiorno gentile Sophie,
la cosa migliore da fare è riprendere la psicoterapia e, contemporaneamente, affidarsi al medico che le ha prescritto il farmaco che sta assumendo. Noi siamo psicologi e per i riferimenti dei farmaci deve consultare lo psichiatra che l'ha in cura. Perchè riprendere la psicoterapia, perchè nonostante abbia risolto il problema dei disturbi alimentari ora lamenta una ripresa di difficile gestione. Probabilemente non si è valutato concretamente quanto proprio ora che è in ripresa ha necessità di essere supportata e aiutata. Non sottovaluti l'importanza di essere seguita ancora.
Cordialmente

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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22 GEN 2013

Buongiorno,
certamente puo' chiedere al suo psichiatra di rivedere la terapia farmacologica dato che influiscono sul metabolismo, poi un consiglio magari sostituisca nuoto con un altro sport meno doloroso tipo ginnastica aeronica -qualche ora a settimana e brucera' molte calorie!.

Anonimo-122284 Psicologo a Roma

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22 GEN 2013

Gentile Sophie,
la situazione di cui parla è molto complessa, comprendendo gli esiti di disturbi importanti e debilitanti come anoressia e bulimia e con problematiche fisiche significative, a cui si sommano disturbi d'ansia come gli attacchi di panico. Forse ha già scritto su questo portale in passato, ma non credo che un parere fornito tramite un sito possa esserle di qualche aiuto: invece è importante che lei si rivolga a dei professionisti di persona, in modo che come ha fatto in passato possa trovare un aiuto adeguato a lei; le suggerisco quindi di rivolgersi allo psichiatra per la questione relativa ai farmaci che sta assumendo e ai possibili effetti collaterali e interazioni, mentre potrebbe esserle di aiuto un altro breve percorso psicoterpaeutico per affrontare l'ansia. Immagino che non sia facile pensare di ricominciare una terapia dopo essere uscita da una condizione tanto critica, ma credo proprio che sia l'unica strada. Non resti da sola a gestire le difficoltà che incontra ,si conceda un aiuto. in bocca al lupo e un saluto cordiale, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano

Dott.ssa Lucia Mantovani Psicologo a Milano

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