doc da relazione

Inviata da Monica · 17 mag 2012 Disturbo ossessivo compulsivo

Salve, mi chiamo Monica. Sono una ragazza di 25 anni. Volevo chiederle un parere riguardo ad un disturbo che mi assilla. Circa due anni fa da un giorno all'altro ho cominciato a dubitare dell'amore verso il mio ragazzo da cui stavo già da 4 anni. Stavamo guardando un film e ho cominciato a chiedermi " lo ami o non lo ami?" . Ho cominciato a soffrire d'ansia... Sono caduta in una depressione profonda.. il mio pensiero dalla mattina alla sera era quello di cercare di capire se lo amavo o no... Facevo i confronti con le altre coppie, cercavo in lui difetti.. ma il solo pensare di vivere senza di lui mi faceva morire e avere veri e propri attacchi di panico.. Ho cominciato a seguire una psicoterapia, basata sull'analisi dei sogni, e a seguire una cura antidepressiva con sertralina.Ho affrontato tante cose nella mia vita, una violenza da piccolina da parte di un vicino di casa, la morte di mio padre 7 anni fa, la sua dipendenza precedente dall'alcool ( da cui era completamente uscito), e la morte di mio nonno all'improvviso appena prima che mi scoppiasse il tutto... nel giro di un po' di mesi dall'inizio della cura sono stata meglio... Ho ripreso la mia vita, gli studi ( ho lasciato il lavoro che facevo in contemporanea con l'università per alleggerirmi un po').. Non mi sono fatta più domande sul mio ragazzo.. Abbiamo cominciato a stare benissimo di nuovo insieme... anzi meglio di prima. Le domande ogni tanto venivano , ma non gli davo peso e passavano.. Mi sono laureata e ho cominciato la specialistica con entusiasmo... Ho ricominciato a vedere i miei amici... un mese fa' abbiamo festeggiato il nostro anniversario... 6 anni insieme.... Ho smesso circa due mesi fa la cura farmacologica e ho continuato i colloqui psicologici... Ho cominciato a parlare di convivenza e la mia psicologa mi ha spinto molto per trasferirmi da lui... Ecco che mi è tornato il panico, l'ansia e la paura di non amarlo più. Quando sono con lui sto bene.... parliamo, scherziamo e mi sento bene... quando piango disperata al solo pensiero che non lo amo mi sembra di morire... Piuttosto che lasciarlo, farlo soffrire e rinunciare a noi sto male io. 24 ore su 24 ore mi continuo ad interrogare se lo amo, a fare le prove ad andare sui forum su internet dove parlano di doc per rassicurarmi... sono depressa e non riesco più a fare niente...poi ho periodi dove sono apatica e allora mi convinco di non amarlo veramente, ma poi sto male, lo vedo piango ( squando piango sento che lo amo). Lui mi sta vicino e mi tranquillizza...La mia psicologa dice che il nostro rapporto non c'entra niente... che è un rapporto vivo e importante e che sono altre le paure che mi fanno venire l'ansia ( lasciare casa, mia sorella di 9 anni, mia mamma).. vorrei solo sapere da lei se, secondo lei, si tratta di doc.... perchè non voglio perdere la forza di lottare per il nostro rapporto e voglio curarmi al meglio e con la terapia migliore..

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Miglior risposta 12 SET 2012

ciao piccola monica,
io ti sono vicina e ti capisco ,sto nella tua stessa barca con gli stessi sintomi; combattiamo.

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3 SET 2014

Cara Monica e care Tutte Voi,
sono Camilla, ho 31 anni e ho appena dato ome a quello che mi sta mangiando da dentro, il DOC da relazione.
La storia della mia famiglia è anomala: parte della mia famiglia è stata uccisa quando ero piccola.
Ho cercato di costruirmi una vita, tra alti e bassi, picchi di euforia e grande amore per la vita e lunghi periodi di depressione e reclusione in casa.
Ho sempre ragionato molto con me stessa e lo credevo un fatto naturale.
Quasi quattro anni fa ho iniziato una storia con l'uomo più perfetto del mondo.
Dopo un anno di amore folle ho iniziato a fare gli stessi pensieri che hai citato tu, in maniera sempre più invasiva.
Io non capivo, e purtroppo nemmeno lui. Soffriva terribilmente, credeva io non lo amassi.
Io rimuginavo ora dopo ora, cercando di capire se lo amassi e di analizzare dettagliatamente ogni sua caratteristica, finchè non gli ho trovato ogni sorta di difetto.
L'ho lasciato e sono stata lontano da lui per oltre un anno, divorata solo dai miei pensieri e dalle mie fissazioni.
Per molti mesi lui ha sofferto, poi ha ricominciato con un'altra.
Quando l'ho saputo lo shock è stato devastante. Mi vergogno quasi a dirlo ma ho sofferto quasi più per questo che per la perdita subita nell'infanzia.
Sono tornata da lui.
Lui è tornato da me.
Abbiamo ricominciato insieme, ma il mio stato è gravemente peggiorato: il pensiero della storia che lui aveva iniziato e soprattutto il pensiero dell'altra ragazza non mi ha mai più abbandonato.
All'inizio si è pensato fosse un capriccio, una mia incapacità di gestire la perdita dell'esclusività a causare il mio malessere.
Ma non passa, anzi, peggiora di giorno in giorno.
So che è irrazionale perché lui è tornato da me lasciando l'altra dopo una sola settimana dalla mia apparizione, ma non riesco a cancellare questi pensieri, che stanno rovinando tutto ancora una volta.
Lui non capisce cosa provo e perché l'ho lasciato, crede solo che io stia giocando con lui.
Su consiglio del mio neurologo (ho sofferto di crisi epilettiche causate da una lesione cerebrale) ho intrapreso un percorso terapeutico di tipo psicoanalitico e parallelamente una terapia farmacologica (Sereupin), perché ormai ho capito che si tratta di DOC.
Sono in attesa di miglioramenti.
Ti ho scritto tutto questo per dirti che se solo io avessi saputo che non ero io a non amarlo abbastanza ma che si trattava di DOC, non avrei commesso tanti errori.
Tu non farai gli stessi errori perché sai!
Sii forte e vedrai che ce la farai!
Con grande affetto
Camilla

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3 GEN 2014

Cara Monica,
anche io sto vivendo la tua stessa situazione, già tempo fa sono stata affetta da ossessioni che mi hanno creato seri problemi di salute. Fortunatamente con la terapia cognitivo comportamentale sono riuscita ad uscirne e a stare bene. Ma adesso mi si presenta questo nuovo Doc relazionale. Io sono certa di amare il mio ragazzo e penso che è l'unico uomo che vorrei sposare sulla terra, ma il doc mi fa annebbiare i sentimenti che provo per lui e così cerco continue rassicurazioni altrimenti non sarei qui a scrivere, leggendo tutti questi documenti mi convinco sempre di più che sia Doc infatti l'unica cosa che dovrò fare è sfruttare gli strumenti che mi ha lasciato la mia vecchia psicologa riguardo ai Doc in modo da uscirne come ho fatto per le altre ossessioni, spero di riuscirci. Riguardo alla Dott. Virone dovrebbero toglierla dall'albo degli psicologi a mio avviso ! Forse è lei che ha problemi di relazione è l'ha conclusa così il nostro è un DOC che è diverso!
Cio Monica e buona fortuna ! Su dai possiamo riuscirci a superare il Doc ! Volere è Potere!

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13 SET 2013

Volevo rispondere alla dott.Angela Virone riguardo al suo intervento,dottoressa prima di scrivere determinate cose e dare consigli errati senza una minima diagnosi da parte sua mi sembra sconveniente,tra altro questo è un caso di doc da relazione visto che anche io ne sono affetta e ho avuto una chiara diagnosi.
Non servirebbe stroncare la relazione perché i suoi pensieri sono intrusivi e queste "interrogazioni" sono delle compulsioni, qui parliamo di ossessioni pure,io non lascio il mio ragazzo e nemmeno mi prendo una pausa perché la mia relazione è sana e lo è anche quello della signorina Monica.
Quindi non scriviamo cose non vere e potrebbe accadere che può fare scelte sbagliate senza un motivo apparente.
Io amo il mio ragazzo,non lo lascerei mai,nonostante i pensieri e le compulsioni e non stopperei mai nonostante soffro terribilmente, bisogna lasciare il doc e non il proprio partner....io provo un amore sconfinante per il mio ragazzo e non lo lascerò mai e poi mai...è tutta una fissa!
non lasciarlo monica no/n farlo te ne pentiresti,fatti curare da una buona professionista che comprende e conosce bene il doc!!!
buonafortuna

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21 NOV 2012

anche io mi sento uguale a te vorrei poterti parlare da francy

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22 MAG 2012

Salve,
credo che sia cosa poco importante sapere se si tratta di DOC o altro, quello che invece diventa fondamentale è come lei sta in questo momento e credo da quello che scrive ....veramente male..
Questo credo sia il punto di partenza da cui deriva tutto il resto. Chiedersi per quale motivo sta male e perchè vive tutto questo disagio con i suoi pensieri che diventano un rimuginare continuo.
Il punto di partenza creo sia proprio questo, distinguere i pensieri che derivano da ciò che sente dentro da quello che si svolge invece nella realtà dei fatti che invece è altro.
La cosa più giusta credo sia di rivolgersi magari ad un'altra terapeuta ad altro stampo psicoterapico, con la quale possa lavorare sui suoi vissuti personale e abbandonici che sono presenti in lei che sono da gestire ed elaborare in modo diverso.
Credo che non si possa permettere di stare male ancora.
In bocca al lupo
Dott. Angelo Lofino

Dott. Angelo Lofino Psicologo a Ravenna

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21 MAG 2012

Salve,
mi chiedo: a cosa le serve avere una diagnosi? Non credo che sia questo quello di cui ha bisogno. Già in passato ha attraversato e affrontato tutto questo, per cui sa che può farcela ad uscire di nuovo da questa sorta di buco dove tutte le cose si vedono in maniera distorta. Ce l'ha fatta grazie alla sua tenacia e alla terapia; continui ad affidarsi alla sua terapeuta e sono sicura che ce la farà di nuovo a dare un senso a quanto le accade e ad uscire da questo momento difficile.
In bocca al lupo!
Dr.ssa Alfonsina Pica, psicologa e psicoterapeuta

Dott.ssa Alfonsina Pica Psicologo a San Miniato

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18 MAG 2012

Salve, mi sento di dirle di affidarsi con fiducia alla sua psicologa. Sicuramente un rapporto terapeutico che dura già da 2 anni vale di più di mille nostre supposizioni fatte on line. Mi pare che in passato lei abbia avuto dei miglioramenti seguendo questo percorso per cui la terapia che ha scelto è quella giusta per lei. Se adesso sono tornati dei sintomi ne parli tranquillamente con la sua terapeuta recuperando la fiducia che forse in questo momento vacilla.
Saluti
Dott.ssa Concetta Lorico Psicologa Psicoterapeuta Piacenza

Dott.ssa Concetta Lorico Esposto Psicologo a Piacenza

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18 MAG 2012

Gentile X,
nel lavoro con la sua terapeuta è molto importante stabilire una buona alleanza al fine di accellerare il suo percorso di consapevolezza e crescita personale.
Sappia che in lei ci sono le risposte per affrontare e gestire questa situazione. Certo è che la paura (che lei elenca) sono un freno importante. Essere consapevoli di provarlo e attivarsi per gestirlo aiuta a sbloccare le dinamiche.

le auguro ogni bene
cari saluti

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18 MAG 2012

Gentile Monica, vorrei mettere in risalto il fatto che lei continuamente si interroga se ama o meno il suo fidanzato, cioè mi spiego, se lo amasse tot. non si porrebbe minimamente il problema, per cui credo che forse la sua sia paura di stare sola e di perdere le certezze che fino ad ora si è costruita, per cui le consiglierei di chiedere al suo ragazzo di troncare per un po' la vostra storia per potere capire realmente ciò che prova per lui!
In bocca al lupo!

Dott.ssa Angela Virone Psicologo a Agrigento

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18 MAG 2012

Capisco la tua preoccupazione; non sono sufficienti le informazioni che hai scritto, ma ti consiglio di farti spiegare bene dal tuo terapeuta cosa è un doc. Comunque non è tanto importante il nome di ciò che ti affligge quanto la tenacia e il modo in cui lo si risolve. Ti faccio i miei migliori auguri

dr.ssa Lorena Lopomo Psicologo a Palazzo San Gervasio

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17 MAG 2012

Gentile Monica,

da quello che scrive emerge un quadro piuttosto complesso, nel quale depressione, ansia e un pensiero ossessivo costante la fanno da padrone.
Tuttavia, ci sembra impossibile riuscire a confermare (o smentire) la sua ipotesi di DOC, poichè ogni diagnosi che si rispetti necessita di un percorso (breve o meno) di conoscenza e valutazione del soggetto. Nel suo caso, si può sicuramente dire che ciò che ha passato nella sua vita può aver influito sulla sua situazione di incertezza in relazione al rapporto amoroso.
E' curioso leggere di come il disagio si sia inizialmente diradato, permettendole di riprendere gli studi, vedere di nuovo i suoi amici e vivere la sua vita senza eccessivi problemi (e, inoltre, senza le continue domande sul suo fidanzato). E' curioso anche leggere di come, subito dopo il trasloco dal suo fidanzato (quanto era sentita da lei in quel momento la scelta di convivere col suo fidanzato?), siano tornate le questioni ossessive sul vostro rapporto e l'ansia.
Non possiamo andare più in profondità in questa sede non conoscendola e non sapendo nulla del suo rapporto; tuttavia siamo convinti che la sua psicologa saprà trovare la chiave per aiutarla a comprendere la situazione.
Le auguriamo il meglio per il suo futuro

Cordialmente

Studio Associato Chrysalis Psicologo a Arese

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17 MAG 2012

Buongiorno gentile Signorina,
sembrerebbe proprio che non può fare a meno di cercare rassicurazioni e spiegazioni via internet... Ma come sicuramente le è stato detto dalla sua terapeuta questo è il modo di assecondare la sua ansia e non è la modalità per gestirla. E' con la sua terapeuta che deve parlare. Cerchi di avere fiducia nel percorso terapeutico che sta portando avanti, se no è come fare due passi avanti e uno indietro.
Coraggio!
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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