Mi sento bloccata, la situazione va avanti ormai da questa estate, ma ultimamente sembra peggiorare.
Sono una studentessa universitaria di 24 anni, sono iscritta alla triennale e sono già fuori corso da un anno. Ho sempre affrontato gli esami con tranquillità, o anche quando mi capitava di avere ansia, questa mi spronava a fare del mio meglio. È vero, ho sempre affrontato l'università con calma e senza fretta, sostenevo gli esami con i miei tempi ed ero abbastanza serena in generale.
Da questa estate più o meno (gli esami da fare erano sempre meno ed ero sempre più vicina alla laurea), le cose sono cambiate e a settembre con la sessione autunnale sono addirittura peggiorate.
Vivo con la costante ansia di non farcela, ho paura di fallire. Vedo i miei colleghi di corso che si laureano e provo un senso di sconfitta, mi sento in colpa.
Ho cominciato ad affrontare gli esami con una forte paura, già 15/20 giorni prima dell'esame comincio ad avere crisi d'ansia, piango perché penso che non riuscirò a finire di studiare ed è proprio a causa di questa sensazione che mi blocco. Non riesco a studiare perché appena mi metto davanti al libro sento la gola e lo stomaco chiudersi, mi sembra di non respirare. Sono assalita dalla sensazione di non essere in grado di farcela. Questo mi porta a rimanere indietro veramente con lo studio, perché sono consapevole che se il tempo che passo a provare ansia lo usassi per studiare riuscirei a preparare gli esami.
A settembre e a dicembre sono arrivata ad avere conati di vomito, dolori addominali, tutto per il mio stato ansioso.
Ora mi mancano gli ultimi due esami e vorrei laurearmi nella prossima sessione utile, ma il disagio che provo non mi consente di studiare come vorrei. Sento che non ce la posso fare. Ho paura che non riuscirò a rispettare il programma di studio. Non riesco nemmeno a godermi i momenti di svago che passo con il mio fidanzato o con i miei amici, mi sento costantemente in colpa, tutto quello che non è studio lo avverto come una perdita di tempo e quindi quando esco vorrei solo tornare a casa.
Una volta a casa però non riesco comunque a studiare a causa dell'ansia.
Se non riuscissi a laurearmi nella prossima sessione mi sentirei una fallita perché vorrei tanto poter lavorare e diventare indipendente. Inoltre non voglio deludere i miei familiari e il mio fidanzato, che non mi hanno fatto mai pressioni ma so che sarebbero felici nel vedermi laureata e finalmente serena.
Vorrei tornare ad essere felice, essere motivata e non partite subito demotivata e sconfitta. Non so più come fare, non riposo bene e la mattina quando mi sveglio ho già il magone.
Ho anche pensato di andare da uno psicologo, ma come ho detto prima se penso di fare qualcosa che non sia studiare mi sento male. Non so come uscire da questo vortice di negatività, per questo spero di ricevere presto un vostro consiglio.
Saluti.
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25 GEN 2022
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Buongiorno Alys,
L’ansia è generata da pensieri disfunzionali che le anticipano una minaccia non reale e la bloccano nel presente.
Ha bisogno di farsi aiutare a gestire i pensieri disfunzionali e puntare a ciò che l’aiuta a stare bene.
Una terapia cognitivo comportamentale può esserle di aiuto.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
25 GEN 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile,
la percezione della possibilità di non farcela, la pressione proveniente dal vedere i suoi coetanei, la paura di deludere le persone a lei care le stanno creando delle pressioni che la mettono in difficoltà. E ora anche solo l'idea dell'approcciare allo studio è diventata qualcosa di velenoso, indigesto a tal punto che le provoca reazioni fisiche come il vomito.
Sarebbe utile per Lei intraprendere un percorso che le permetta di ristabilire equilibrio, di depositare le sue ansie in modo che non sia inficiante per il proseguimento dei suoi studi e che si prenda cura delle percezioni.
La incoraggio a fare questo passo per se stessa e resto a sua disposizione anche per un percorso online,
Un caro saluto,
Dott.ssa Simona Delli Santi
Di "Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico"
25 GEN 2022
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Buongiorno Alys,
Il "blocco" che lei sente e che le toglie il respiro può essere motivato da diversi fattori. Chiaramente fa un confronto con i suoi coetanei e con la società, cosa che la fa sentire inadeguata o inadatta.
L'ansia è un segnale, così come lo è il suo dire "Se non riuscissi a laurearmi nella prossima sessione mi sentirei una fallita perché vorrei tanto poter lavorare e diventare indipendente.", pensiero che denota sia un'intenzione che una paura.
Le dico questo: il fatto che lei abbia deciso di scrivere in questa piattaforma è già di per sé un atto di coraggio che non dovrebbe sottovalutare. Il tempo che qui ha speso per se stessa, per scrivere queste parole, non è tempo buttato.
Consideri la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa sostenerla nel cambiamento che vorrebbe realizzare.
Se ha bisogno, resto disponibile per colloqui in presenza e online.
25 GEN 2022
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Cara Alys ,
sento una forte ansia nel tuo racconto, e mi sembra di capire che più tu cerchi di studiare, meno ci riesci per l'ansia, i pensieri, il panico generale che si scatena. Il consiglio è rivolgerti ad un terapeuta breve strategico per sbloccare in breve tempo questa situazione di blocco nello studio.
Nel frattempo, potresti chiederti tutti i giorni "Se fossi così folle, ma così folle, da volere volontariamente peggiorare la mia situazione anziché migliorarla, cosa dovrei fare o non fare? Cosa dovrei pensare o non pensare, se fossi così folle da voler volontariamente e deliberatamente peggiorare la mia situazione anziché migliorarla?"
Resto disponibile online e in studio per dubbi o domande
Un cordiale saluto
25 GEN 2022
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Cara Alys,
la sua è una tipica crisi che spesso avviene nel periodo di passaggio dalla vita di studente alla condizione adulta, da professionista. Lei ha pensato bene di cercare un psicologo per esaminare e valutare in dettaglio quello che lei sta vivendo. Ha "pensato male" invece nel considerarlo una perdita di tempo. In effetti il tempo impiegato in una consulenza o psicoterapia le sarà ripagato già che essendo più serena potrà sfruttare meglio il suo tempo. Cosa che nella situazione attuale, come lei ha riconosciuto, non riesce a fare. È apparentemente paradossale, ma investendo tempo nella terapia avrà più tempo a casa per lo studio!
Un saluto e buona giornata.
25 GEN 2022
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Buongiorno Alys,
resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che ti fa soffrire emotivamente.
25 GEN 2022
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Salve Alys , mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL