Ansia da lezione universitaria?

Inviata da Carla · 11 nov 2014 Ansia

Buonasera a tutti,
sono una studentessa universitaria di 23 anni, al quinto anno di giurisprudenza e vivo da una ventina di giorni un'ansia spropositata. Per inquadrare meglio la mia condizione, dico anche che mancano ormai poche materie alla tanto attesa laurea, ho un fortissimo senso del dovere e da sempre m'impegno al massimo per raggiungere i miei obiettivi per non deludere me stessa e i miei genitori. L'ansia, che fin da bambina mi tormentava con una tosse nervosa prima di interrogazioni e compiti in classe, da qualche tempo mi coglie in modo diverso: in un periodo colmissimo di lezioni universitarie che mi lasciavano ben poco tempo per studiare (e questo era per me un motivo di stress) mi è capitato di prendere il bus per andare a lezione e avere la sensazione di svenire (tachicardia, respiro corto, sudorazione) o meglio di morire, di perdere il controllo, così dopo che ciò mi è accaduto un paio di volte ho sviluppato un terrore per i bus. Li ho evitati ma l'ansia tornava in altri momenti, mentre mi dirigevo a lezione (rigorosamente a piedi), mentre mi trovavo lì, o quando sentissi o ascoltassi di morti, ospedali, tumori. Per circa una settimana la mia vita è diventata un inferno, l'ansia mi perseguitava, mi toglieva il sonno, mi veniva da piangere, è stato orribile. Così ho deciso di limitare gli impegni e le lezioni, fare l'indispensabile e concedermi più tempo per riposarmi ma soprattutto per studiare. La risposta a tutto ciò è stata positiva : la mia ansia si è attenuata, ora è decisamente circoscritta a quando vado e sono a lezione. Nel resto della giornata vivo normalmente, faccio la spesa (cosa che durante quel periodo non riuscivo a fare con tanta serenità perché avevo il terrore di stare male anche al supermercato affollatissimo vicino casa), studio serenissimamente, se la sera esco sto benissimo, ma quando si tratta di andare a lezione mi capita ancora di rivivere quei momenti terribili. Si può avere paura di morire così? Non ho mai avuto nessun tipo di problema serio ringraziando il cielo, ma amo avere ogni cosa sotto controllo. Questa paura, quest'ansia mi immobilizza ancora talvolta e ho il profondo desiderio di liberarmene del tutto e rivivere una vita serena. E' incredibile come i gesti ordinari talvolta possano divenire extra-ordinari, io rimpiango quella normalità e combatto con me stessa per riottenerla ma certe volte penso che non basti. Mi consigliate di andare da un esperto? Pensate che il tempo possa aiutarmi? Non so cosa fare, grazie a chiunque mi risponderà

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Miglior risposta 13 NOV 2014

Cara Carla
e' possibile recuperare una completa serenità inanzitutto accettando il fatto che questa esperienza sia entrata nella tua vita.
Nella vita sai succedono tante cose, molte cose che non vorremmo o che non abbiamo mai considerato possibili accadono.
La vita che pure è fatta di nostre scelte, (tipo tu che hai scelto di andare all'università) è fatta anche di cose che non hai scelto (tipo le crisi di panico).
Prendila così come se le difficoltà fossero segnali di qualcosa che non vuole danneggiarti ma farti crescere, farti diventare più forte nel momento stesso che la difficoltà è affrontata.
Ora puoi lavorare su te stessa e imparare a conoscerti meglio ( anche con l'aiuto di uno Psicoterapeuta) e nel fare questo la tua vita che sembrava essersi contratta per la difficoltà emotiva incontrata tornerà ad espandersi e nel divenire del processo avrai imparato tante cose nuove .
Cordiali saluti
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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17 NOV 2014

Salve Carla
descrive molto bene i sintomi percepiti e la minaccia che avverte tipica dei disturbi d'ansia che spesso sfociano in attacchi di panico i quali possono essere episodici o diventare più frequenti, ma con questo non intendo spaventarla, tutt'altro, la invito solo a non trascurare questi segnali, è vero che evitando alcune situazioni si ha la sensazione di stare meglio ma mettendo in atto questi evitamenti non risolve il problema che poi diventa invalidante. siamo sicuramente in una fase nella quale il suo disturbo può essere affrontato con successo, le suggerisco un buon percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale che affronta molto bene i disturbi d'ansia e le permetterà inoltre di imparare a fare un buon lavoro su di lei anche per il futuro.
buona fortuna, saluti
Dott.ssa Maria Antonella Schiavone

Dott.ssa Maria Antonella Schiavone Psicologo a Jesi

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13 NOV 2014

Gentile Carla,

dalla sua descrizione si avverte la tensione con cui sta vivendo questo momento così importante della sua vita. E' comprensibile che quando gli impegni sono molti e vissuti con grande dedizione ci si trovi travolti dalle preoccupazioni di non farcela. Il rischio, come lei descrive benissimo, è proprio quello che tali preoccupazioni si generalizzino dall'evento problematico in se (nel suo caso la prestazione universitaria) agli altri ambiti della sua vita quotidiana (nel suo caso prendere l'autobus o fare la spesa). A quel punto per ridurre l'ansia si mettono in atto strategie di evitamento delle situazioni problematiche che nell'immediato ci sollevano ma a lungo andare non ci aiutano ad affrontare il problema. Il tempo potrebbe si aiutarla, ma solo nel caso in cui lei riesca a chiarire cosa davvero la preoccupa e come potrebbe fronteggiare le situazioni ansiogene senza evitarle. E' possibile pensare che una volta terminata l'università le preoccupazioni si plachino ma, se lei ha la tendenza ad ambire a prestazioni di altissimo livello, tali tensioni potrebbero ripresentarsi, ad esempio, una volta iniziata l'attività professionale o in momenti particolarmente stressanti della sua vita.
Il mio suggerimento è quello di riflettere su quanto questa situazione emotiva la stia mettendo in difficoltà ed eventualmente contattare un professionista che possa aiutarla a fare chiarezza.

Augurandole di poter trovare la serenità che desidera, resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Dott.ssa Barbara Magnani

Dott.ssa Barbara Magnani Psicologo a Reggio Emilia

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12 NOV 2014

Gentile Carla,
hai descritto con molta precisione la condizione di disagio che stai provando. Credo sia proprio difficile vedersi limitati nelle normali attività quotidiane.

Come hai accennato nella tua domanda, fin da bambina hai dovuto convivere con l'ansia che, al momento, sembra aver coinvolto la tua carriera universitaria; sono convinto sia proprio il momento, come dici tu, di rivolgersi ad un esperto che ti possa aiutare.

un cortese saluto
dott. Francesco Scottà

Dr. Francesco Scottà Psicologo a Padova

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12 NOV 2014

Gentile Carla, parto da quella che è la sua ultima domanda e si, le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che si intenda di disturbi d'ansia. Sembra che fino a questo momento, lei abbia avuto una "carriera" scolastica di tutto rispetto, da ciò che scrive traspare il suo impegno e la serietà che mette nelle cose. L'ansia come la sua, colpisce le persone rigorose e che "amano avere tutto sotto controllo", molto più di quel che crede e non trovo giusto che lei debba affrontarla da sola, quel che fa è gia abbastanza impegnativo, permetta a qualcuno di aiutarla a sopportare il carico emotivo che porta.
Diminuire gli impegni e organizzarsi in una routine che renda giustizia a tutti i suoi aspetti (studentessa, giovane donna, amica, fidanzata etc) sicuramente la aiuterà a trovare un po' di sollievo ma, da quanto scrive, questa forma di ansia la accompagna dalle elementari e forse è il caso che se ne liberi.
Saluti Luciana Iuliucci

Dott.ssa Luciana Iuliucci Psicologo a Pontedera

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12 NOV 2014

Gentile Carla

Le è capitato qualcosa di significativo prima che iniziasse a manifestare tali sintomi?
Il fatto di non voler creare delle delusioni può sicuramente incrementare delle pressioni che, se non gestite in modo corretto, possono poi sfociare
in condizioni d'ansia maggiormente marcate.

Lei scrive:"amo avere ogni cosa sotto controllo" cosa intende nello specifico?

Il tempo da solo difficilmente la potrà aiutare,
sarebbe opportuno che si rivolgesse ad un Professionista per affrontare
insieme il disagio e le difficoltà che vive in questo momento per poterle superare
e ritrovare il benessere psicofisico.

Cordialmente

Dott. Stefano Becagli Psicologo a Milano

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12 NOV 2014

Gentile Carla, rispondo subito alla tua domanda: sì, varrebbe la pena che tu ti rivolga ad uno psicoterapeuta. Quello che ti è successo è un fenomeno abbastanza diffuso, hai avuto degli attacchi di panico che spesso portano ad un evitamento delle situazioni associate ai luoghi dove tali attacchi si sono manifestati. Dato che ti descrivi come una persona ansiosa un po' da sempre, varrebbe la pena fare un lavoro per consentirti di vivere più serenamente le tue giornate, i tuoi impegni, le responsabilità, che con l'andare del tempo aumenteranno (laurea, esame di stato, lavoro, etc.).
Un saluto
Maria Rita Milesi
Psicologa Psicoterapeuta a Bergamo e a Milano

Dr.ssa Maria Rita Milesi Psicologo a Bergamo

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12 NOV 2014

Buongiorno Carla.
Quelli che lei descrive sembrerebbero dei veri e propri attacchi di panico. Anche la paura di morire può rientrare in questo sintomo,anche perché spesso le sensazioni fisiche (per es.tachicardia,sudorazione,senso di svenimento) sono così intense da portare a pensare di morire o di impazzire.
Da quello che racconta il problema sembra essere legato allo studio. L'avvicinarsi alla laurea può mettere molto in difficoltà, da un lato perché si teme di non essere all'altezza,dall'altro perché si tratta di una tappa che sancisce un passaggio verso l'età adulta,con tutta l'ansia che ciò può comportare.
Racconta però di aver sempre avuto un enorme senso del dovere accompagnato alla paura di deludere qualcuno. Io mi concentrerei su questo. Può essere che profondamente senta di valere solo per i risultati di ottiene. Ma questa è solo una delle possibili spiegazioni.
Sono convinta che con l'aiuto di uno psicoterapeuta potrà capire quali sono i meccanismi che l'hanno portata a stare così male.
Cordialmente.
Dott.ssa Serena Vallana

Dott.ssa Serena Vallana Psicologo a Torino

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12 NOV 2014

Carissima,
lo hai già pensato tu ed io ti suggerisco di farlo quanto prima: rivolgiti ad uno/a dei miei colleghi della tua zona, non ci sono alternative di fronte alle crisi d'angoscia che sono causate da difficoltà evolutive da prendere in considerazione e da risolvere con una adeguata psicoterapia. Auguri.
Dttssa Carla Panno
psicologa-psicotrapeuta

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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12 NOV 2014

Gentile Carla,
ovviamente consultare uno psicologo psicoterapeuta sarebbe la cosa migliore, considerata anche l'entità della sintomatologia. Difficile dire se il tempo possa essere un rimedio, potrebbe esserlo come potrebbe invece facilitare un peggioramento; tutto dipende dalla natura dei fattori che sostengono e determinano l'ansia. Per approfondire questi concetti le consiglio di leggere un mio articolo sugli attacchi di panico e relativa terapia che trova sul mio sito professionale.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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12 NOV 2014

Cara Carla,
Tachicardia, respiro corto e sensazione di stare per morire nient'altro sono che espressioni di un attacco d'ansia acuto. Le consiglio di rivolgersi ad un esperto per indagare le regioni di quest'aria circoscritta alle lezioni.
Cordialmente,
Dott.ssa Gerbi

Dott.ssa Martina Gerbi Psicologo a Asti

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12 NOV 2014

Gentile Carla,
per quanto tenti di contenerla fin da bambina, l'ansia torna a farsi sentire in modo prepotente nei contesti e nei momenti meno opportuni e ora sta diventando per lei un limite nella gestione delle sue attività quotidiane e dello studio. Le consiglio di rivolgersi con fiducia ad uno psicologo della sua città per discutere dei motivi profondi che la scatenano e per individuare insieme le strategie per superarla.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Silvia Roberta Villa

Dott.ssa Silvia Roberta Villa Psicologo a Torino

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12 NOV 2014

Salve Carla,
dalle sue parole traspare tutta l’ansia e il senso di smarrimento che questi “attacchi d’ansia”(che sembrano somigliare molto ad attacchi di panico) di solito lasciano nelle persone. Proprio perché poco comprensibili e inaspettati. Inoltre ha fatto accenno ad un fattore che potrebbe essere considerato “di rischio” per lo sviluppo di problemi ansiosi e di panico.. ovvero il forte desiderio di controllo che ha, sulle cose e forse anche sul suo corpo, su se stessa. Per poter inquadrare meglio la situazione, e le cause che l’hanno scatenata (probabilmente acutizzate dal periodo di forte tensione legato alla imminente laurea), le consiglierei di rivolgersi ad un terapeuta della sua zona. In particolare l’approccio cognitivo comportamentale risulta molto efficace nel trattamento delle problematiche ansiose. Il tempo alle volte mitiga questi brutti ricordi e si torna a vivere serenamente, altre volte invece (spesso la maggior parte dei casi!) porta ad ulteriori rimuginazioni e distorsioni degli eventi passati ,che possono compromettere ulteriormente il benessere e le attività quotidiane. I sintomi sono molto recenti, quindi ci sono molti elementi a favore di un percorso anche breve di psicoterapia.
A disposizione per ulteriori informazioni.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Francesconi

Anonimo-127163 Psicologo a Fano

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12 NOV 2014

Gentile Carla, sicuramente l'aiuto di un professionista esperto nel disturbi dello spettro ansioso potrà esserle di grande aiuto. E' un suo diritto vivere la sua vita serenamente e forse è giunto il momento di affrontare queste ansie che la tormentano dalla tenera età. A volte, quando siamo sottoposti a forte pressioni o viviamo periodi di grande stress, l'ansia può tornare può prendere il sopravvento, limitando, come le è accaduto, la sua vita. Sono certa che troverà grande giovamento rivolgendosi ad un esperto. In bocca al lupo, Dott.ssa federica Donati

Dott.ssa Federica Donati Psicologo a Rimini

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12 NOV 2014

Cara Carla, la prima descrizione che hai fatto mi ha subito fatto pensare ad un attacco di panico.
La descrizione che fai di te stessa, l'ansia che da sempre ti accompagna, la tosse nervosa, il forte senso del dovere che hai, mi porta a consigliarti di rivolgerti ad uno psicologo/psicoterapeuta della tua città per affrontare questa tua difficoltà.
La gestione che hai avuto dell'ansia, il tuo alleggerire il carico e limitare gli impegni e gli sforzi, ti ha sicuramente giovato, ma un aiuto di un esperto - più che il far passare del tempo- non potrà far altro che darti un nuovo apporto positivo.
Un caro saluto,

Dott.ssa Valentina Mossa in Torino

Dott.ssa Valentina Mossa Psicologo a Chivasso

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