Ansia universitaria e paura di non terminare in tempo?

Inviata da Alessia · 15 ott 2019 Ansia

Salve, sono Alessia e ho 22 anni, sono all'ultimo anno di università triennale, mi mancano ancora 3 esami + la tesi e l'ansia che già precedentemente avevo per l'università si sta accentuando ulteriormente.. Ho sempre la costante paura di non riuscire a finire in tempo e laurearmi a marzo 2020, mi sento agitata, un forte peso sullo stomaco e tachicardia ogni volta che ci penso. Il tutto accentuato anche dal fatto che buona parte delle persone che conosco ha già discusso la tesi o si sono già laureate. Sento molta pressione, insicurezza e frustrazione. Ho iniziato a sviluppare tutta quest'ansia già dall'inizio dell'università quando il primo approccio è stato disastroso per me, avevo difficoltà a passare gli esami, difficoltà nel metodo, nonostante fossi sempre stata brava a scuola. Sono riuscita a recuperare tantissimo successivamente e anche con un'ottima media ma ovviamente non posso fare miracoli e ho ancora una piccola parte che manca. Sto cercando di fare tutto quello che posso ma ho paura di non farcela, ho paura di deludere me stessa, la mia famiglia, ho paura di sentire cosa gli altri penserebbero di me. Forse è anche il mio carattere, tendo a prendere tutto molto sul serio e tra un'insicurezza e l'altra tendo ad avere una bassa autostima.. non lo so.. Penso anche di aver paura del "fallimento", come se non riuscissi ad accettare magari il fatto di finire fuoricorso.. come se fosse una "vergogna", come se non fossi in grado di gestire quella situazione, come se mi addossassi esageratamente la colpa o l'ansia di essere reputata inferiore a chi ci è riuscito.. Da una parte però mi rendo anche conto di aver davvero fatto molto per recuperare in questi anni e sono contenta, mi rendo conto di avere anche buone qualità.. eppure sembro non avere pace finchè non ho la sicurezza di finire in tempo.
Come posso fare, in caso, ad accettare una situazione che per me sarebbe totalmente negativa?

Grazie davvero per l'ascolto

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Miglior risposta 17 OTT 2019

Cara Alessia,
è proprio come dice lei, si sta addossando esageratamente la colpa. Dovrebbe sottolineare i suoi sforzi di recupero (con anche ottimi voti) e comprendere che, appunto, i miracoli non si possono fare. Tutto il suo percorso universitario sembra segnato da una costante crescita: dall'aver difficoltà a passare gli esami e nell'apprendimento di metodi al conseguimento di risultati ottimi negli esami e del recupero degli stessi. Non guardi a ciò che hanno fatto le altre persone, ma guardi ai suoi progressi, alle sue "battaglie" vinte, al suo obiettivo che, tra mille difficoltà, sta per raggiungere. In fin dei conti questo conta: raggiungere il proprio obiettivo.
Lei pone una domanda a cui non servirebbe risposta, in quanto il posticipare la laurea non è un evento negativo, considerando il suo grande impegno e recupero nello stesso. Non recherà alcun dispiacere, e sono convinto che parlandone con i suoi genitori, riscontrerà in loro la fierezza che, comunque vada, lei otterrà la laurea.
Nessuna vergogna, nessun fallimento, guardi il lato positivo del suo percorso totale e tragga forza da esso. Ha saputo reagire ad una situazione di difficoltà rimboccandosi le maniche, continui con caparbietà impiegando le sue energie mentali per gli esami, senza lasciarsi distrarre da pensieri fuorvianti di colpa, e vedrà che riuscirà ad ottenere ciò che desidera. Sia fiera di se stessa.

Cordiali saluti

Dott. Emmanuele Rosito

Anonimo-176176 Psicologo a Guglionesi

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20 OTT 2019

gentile Alessia,
il percorso universitario è un percorso del tutto personale che non sempre viene compreso dalle altre persone, anche se tali persone ci sono vicine, come familiari o amici. la paura di deludere gli altri e la sua famiglia potrebbe essere dovuto alle aspettative che tali persone hanno riguardo al suo rendimento universitario, che a sua volta le genera ansia e paura di non farcela a terminare per tempo tale percorso. inoltre mi verrebbe da chiederle se lo scenario peggiore che lei immagina, ovvero quello della laurea a marzo 2020, è un limite totalmente imposto da se stessa o se è in qualche modo influenzato dalla sua famiglia. anche tale limite contribuisce a creare più ansia e paura di non farcela, ma è un limite che può cambiare e può aiutarla a vivere la fine del percorso universitario in modo più leggero. inoltre, il fatto che altri studenti abbiano già completato tale percorso non necessariamente vuole dire che valgono più di lei, perché i tempi di completamento di un percorso universitario dipendono da molti altri fattori oltre che solo alla bravura accademica.
resto disponibile per ulteriori chiarimenti.

dott.ssa Laura Lupi.
psicologa.

Dott.ssa Laura Lupi Psicologo a Firenze

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16 OTT 2019

Buonasera Alessia, la situazione che descrivi è comune a molti universitari come te. Sperimentare ansia di fronte ad un "ritardo" negli esami non è un dramma, ma bisogna sapere come gestirla per non farsi sopraffare sperimentando così una sensazione di blocco.
Innanzitutto pensa a quanto hai fatto finora, al tuo percorso durante il quale hai sperimentato successi e hai anche recuperato le difficoltà iniziali: tieni sempre a mente i tuoi traguardi perchè questo pensiero ti protegge dallo sconforto.
Un secondo consiglio che ti dò è quello di affrontare gli esami che ti mancano focalizzandoti su uno alla volta, come se fossero gradini di una scala da salire ad uno ad uno.
Rimarrebbe poi da approfondire il tuo senso di vergogna derivante dal confronto sociale con gli altri: riguarda solo l'ambito universitario o è così in diversi aspetti della tua vita?
Forse avresti bisogno di lavorare un po' sull'autostima e sull'accettazione di te stessa, raggiungendo maggior consapevolezza dei tuoi pregi e dei tuoi difetti, accettandoli con maggior serenità. In questo potrebbe esserti utile un percorso di supporto psicologico.

Spero di esserti stata utile.
Dottoressa Silia Lafortezzza (Buccinasco | Milano)

Dott.ssa Silia Lafortezza Psicologo a Assago

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