Sono Giulia e ho 21 anni.
Dopo due mesi infernali in cui a seguito di un incidente manifestavo ansia panico con domande esistenziali, derealizzazione e depersonalizzazione che mi hanno portato alla depressione, lo psichiatra mi ha prescritto daparox 20mg.
A distanza di un mese e quelche giorno oggi, sto decisamente meglio! Il tono dell umore è migliorato notevolmente, non ho ansia e non ho attacchi di panico. Capita però che alcuni momenti io mi senta ancora un po’ detealizzata e depersonalizzata sebbene non come prima. Mi faccio domande esistenziali di ogni genere che mi spaventano un po’ perché ho paura di essere pazza e di non tornare più normale come prima. Avrei alcune domande in attesa di mercoledì che inizierò un percorso terapeutico. Il daparox farà passare anche queste sensazioni spiacevoli di derealizzazione e depersonalizzazione? (Sono quelle che mi spaventano di più perché mi fanno sentire assente e se mi sento assente mi sembra di non godermi i momenti della mia vita). Una volta terminato il daparox è vero che i sintomi ritornano tutti? Crea dipendenza? E soprattutto vorrei smettere di farmi domande esistenziali che mi portano come se fossi fuori dalla realtà
Scusate la lunghezza. Grazie mille a chi risponderà
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7 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Giulia,
lei accenna ad un incidente per cui la derealizzazione e depersonalizzazione possono essere correlate al trauma che deve essere elaborato.
Il farmaco antidepressivo prescritto (paroxetina) ha indotto un miglioramento ma non la scomparsa totale dei sintomi per cui lei ha fatto bene a decidere di intraprendere anche un percorso di psicoterapia che consente il lavoro di elaborazione suddetto e quindi la risoluzione stabile del problema.
Quanto ai farmaci, possono creare una dipendenza nella misura in cui rappresentano un rimedio sintomatico e non educano il paziente sviluppando le sue risorse interiori come può invece fare la psicoterapia.
Per questo motivo, dopo un adeguato periodo di psicoterapia, eliminando gradualmente i farmaci, i sintomi non dovrebbero ritornare.
La psicoterapia più indicata per questi disturbi è quella cognitivo-comportamentale con integrazione di E.M.D.R. e Mindfulness.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
7 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Giulia,
lei ha deciso di intraprendere un importante percorso psicologico, questa presa di coscienza è fondamentale per iniziare una proficua alleanza terapeutica.
La cura farmacologica viene gestita dallo specialista, in ogni caso oggi i farmaci sono continuamente monitorati per creare pochi effetti collaterali e diminuiti nel dosaggio secondo necessità.
Affronti con serenità il tutto, abbia fiducia in se stessa e molti dubbi e perplessità sfumeranno di conseguenza.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa
7 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Giulia,
grazie per aver condiviso la Sua storia e complimenti per aver avuto la forza di chiedere aiuto ad un professionista. Per quanto riguarda le Sue domande sulla farmacoterapia, è consigliabile parlarne con il medico che Le ha prescritto i farmaci, anche al fine di monitorare l'andamento della terapia stessa.
In bocca al lupo per l'inizio del Suo nuovo percorso!
Dott.ssa Sara Scalzo
Lecce-Nardò
7 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Giulia,
dopo l'inferno che hai passato hai fatto bene a rivolgerti ad un professionista che ti aiuti a superare questo momento della tua vita che ti ha destabilizzato. La scelta del terapeuta è un momento unico e speciale, durante il colloquio capirai se la tua sofferenza è “accolta” per arrivare al nodo del tuo malessere al fine di ri-trovare una qualità di vita migliore. Non avere fretta il tempo della terapia è solo vostro è uno spazio di crescita personale. Cordialmente ti saluto
Dott.ssa Monica Bertolini
7 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno, Giulia.
Per quel che descrive come vissuti del suo malessere mi rivolgerei ad uno psicologo psicoterapeuta che utilizzi l’EMDR; mentre per tutti i suoi interrogativi relativamente ai farmaci chiederei direttamente a chi glieli ha prescritti. Noi psicologi non possiamo prescriverli e tale ambito è fuori dalla nostra competenza.
Saluti
Dott.ssa Ilaria Gisondi
7 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno dalla descrizione che lei fa, sembra che lei soffre di un disturbo post traumatico da stress. Pertanto le consiglio di fare una psicotrapia con l'ausilio dell'EMDR, in quanto tecnica che serve per elaborare dei ricordi di tipo traumatico che purtroppo gli stessi la fanno vivere male e con forte disagio esitenziale. Cordialmente