Amo il mio ragazzo ma faccio dei pensieri strani.
Buonasera, è possibile che io non ami più il mio ragazzo anche se mi piace tanto? Sono una ragazza di 20 anni e sto insieme al mio attuale ragazzo da qualche mese. In realtà è il mio ex fidanzato. Ci siamo messi insieme all’età di 17 anni ed è durata quasi un anno fino a quando lui non mi ha lasciata per un’altra ragazza. Per due anni ho sempre pensato a lui perché l’ho sempre visto come il mio primo amore. Poi è arrivato un altro ragazzo. Siamo stati insieme sei mesi ma ho capito durante la relazione che non mi piaceva: non era il mio tipo, o meglio non era come il mio attuale ragazzo.
Qualche mese dopo la rottura con questo, mi ha scritto il mio primo ex (attuale ragazzo) e gli ho dato una seconda possibilità perché mi sono resa conta di essere ancora innamorata di lui. Purtroppo è da qualche periodo che ho il pensiero fisso di non amarlo abbastanza o, ancora peggio, di non amarlo proprio. Tuttavia, nel profondo sento che non è così perché mi piace tanto: è bello, intraprendente, determinato, dolce e gentile. Vedo un futuro con lui ma è da qualche tempo che questi pensieri mi tormentano.
Premetto che esco da un periodo abbastanza stressante: sessione universitaria e perdita, in seguito ad un litigio pesante, della mia migliore amica. Da questo periodo ho iniziato a fare questi tipi di pensieri che non mi lasciano stare. Inoltre, sono iniziati, soprattutto da quando ho presentato la candidatura per l’ erasmus ed il mio ragazzo ha fatto la battuta che in Erasmus si va solo per tradire. Da là ho iniziato a preoccuparmi: ma perché devo tradirlo se lo amo? Ma se dovesse succedere? Allora vuol dire che non lo amo abbastanza.
Ho cercato delle risposte su internet e ho trovato i risultati nel DOC da relazione, in particolar modo, riflesso su me stessa dovuta ad una bassa autostima. Ma non so se sia realmente così perché questi pensieri non vanno via e non mi godo la relazione con lui. Ho paura che questi pensieri in realtà siano fondati e che lo stia solo illudendo. Ma in cuor mio sento che non è così. Non so cosa fare. Ho provato a parlarne con lui e apprezzo il fatto che mi aiuti e mi venga incontro. Ma per quanto tempo sarà così? Vorrei avere un consiglio da parte vostra per capire meglio la situazione e magari iniziare un percorso in autonomia su me stessa. So che sarebbe meglio essere seguita da una persona competente, ma non ho i soldi abbastanza per farlo. Tuttavia ho richiesto l’appuntamento attraverso lo psicologo dell’università, sperando un po’ mi aiuti. Chiedo il vostro aiuto per capire meglio questa situazione. Grazie ancora!