Salve a tutti, vi scrivo perché vorrei comprendere al meglio questa cosa. Io e il mio ragazzo stiamo insieme da più di un anno e ci amiamo tantissimo e stiamo benissimo insieme. Abbiamo 20 anni e siamo molto felici, tuttavia il mio ragazzo presenta dei piccoli tic che vorrei comprendere appieno. Mi ha raccontato che quando era piccolo per esempio spegneva la luce più volte, faceva dire ai familiari determinate cose, come se la sua testa avesse bisogno di sentirle, e cose del genere. È stato da uno psicologo per diverso tempo e la situazione è migliorata molto (così mi ha detto), e questi tic si presentano poche volte rispetto a prima. A me non danno nessun fastidio, e lo amo per la persona che è, però i suoi tic sono davvero strani. Per esempio una volta doveva simulare due volte di “cadere” dal letto, oppure una volta voleva vedessi per un attimo lo schermo del suo telefono “perché è un piccolo tic”, cosi mi disse. Secondo voi sono semplicemente tic e niente di più? Lui ne è assolutamente consapevole, però quando li ha un po’ si innervosisce perché vorrebbe contrastarli completamente, invece capita che tornino.
secondo voi dovrei “preoccuparmi”? Di che disturbo si tratta? Magari anche disturbo ossessivo compulsivo? Non so. Vi dico inoltre che è molto ordinato e allinea spesso le cose in maniera a volte un po’ compulsiva, ma senza esagerare.
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7 MAG 2020
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Luciana, è molto bello il modo in cui descrive il Suo rapporto con questo ragazzo, così come la Sua genuina curiosità e voglia di aiutarlo e comprenderlo meglio. Dalle Sue parole, per interposta persona, sarebbe scorretto dare un'opinione clinica sul Suo ragazzo; si può dire che sembra ci siano alcune piccole modalità di controllare ansie e paure che meriterebbero, su spinta del diretto interessato, un percorso individuale... penso che, Più che preoccuparsi, Lei sia nella posizione di essere di aiuto, accompagnandolo e sostenendolo. Provi a proporgli un approfondimento, Lei sarebbe una risorsa importante nel percorso. In bocca al lupo ad entrambi! Cordialità, DP
11 MAG 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Luciana,
sì, quasi certamente si tratta di sintomi compatibili con un disturbo ossessivo-compulsivo che è stato ridimensionato da un primo percorso di psicoterapia di cui però non è stata specificata la durata e che non è ancora completamente scomparso.
Pertanto sarebbe opportuno e consigliabile riprendere un nuovo percorso di psicoterapia al fine di un ulteriore miglioramento del sintomo stesso.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
11 MAG 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Luciana, a partire dal quadro positivo di un rapporto appagante e sereno, come quello che descrivi, i sintomi di cui parli possono essere inquadrati,in generale, in un bisogno di controllare paure ed ansie ma non possono essere avvicinati, nel loro "messaggio" profondo se non dal diretto interessato. Se vediamo questi,che consideriamo fastidiosi sintomi, come segnali che arrivano da una nostra parte profonda che vuole farsi ascoltare e che ha dei bisogni da esprimere, potremo avvicinarli con una disponibilità verso noi stessi e non come nemici da abbattere. Il tuo ruolo Luciana, può essere molto positivo a tal proposito, sostenendo e rassicurando in questa direzione il tuo compagno. Ma la scelta sarà comunque sua e tuo sarà il compito eventualmente di accettare la sua decisione. Non possiamo sostituirci all'altro, ma possiamo fare la nostra parte nel presentare in senso positivo, trasformativo e di cambiamento in avanti un eventuale sostegno psicologico, che altro non è che tratto di strada verso sè stessi con il sostegno di uno specialista. Buona strada ad entrambi
6 MAG 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
innanzitutto colgo l'occasione per dire che è molto bello e importante quello che Lei sta cercando di fare per il suo ragazzo; in particolar modo il fatto che Lei lo ami e lo accetti per la persona che è e per come state insieme. Il fatto che il suo ragazzo abbia condiviso con Lei il suo precedente percorso psicologico, le sue difficoltà avute durante l'infanzia, è un gesto significativo della fiducia che ripone in lei e nel vostro rapporto. La sua consapevolezza riguardo la presenza di questi tic, inoltre, è un aspetto importante che lo potrebbe aiutare a intraprendere un nuovo percorso terapeutico volto a migliorare questo suo stato e allo stesso tempo aiutare Lei a comprenderlo a pieno. Un saluto. Dott.ssa Giulia Lugli
6 MAG 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve è sempre consigliabile in questi casi consultare un esperto specializzato in questa tematica e seguire un training più o meno lungo. L'amore non basta a risolvere antichi conflitti che poi possono presentarsi anche a distanza creando problemi nelle relazioni affettive. E' meglio approfondire. Auguri Dott.ssa Genovese
