Per superare una crisi di coppia non basta l'amore

Cosa c'è dietro e come nasce la crisi di coppia 

22 LUG 2014 · Ultima modifica: 25 SET 2014 · Tempo di lettura: min.
Per superare una crisi di coppia non basta l'amore
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“Innamorarsi” è relativamente facile. Spesso però, passata la fase di euforia e di idealizzazione del partner, cominciano i conflitti e le insoddisfazioni reciproche.Si pensa così di aver sbagliato la propria scelta, di essere finiti in un vicolo cieco o di non essere amati o corrisposti abbastanza.

Di frequente la crisi comincia quando la passione intensa e pulsionale dei primi anni cede il posto ad un affetto più profondo e rassicurante, ma meno stimolante e travolgente delle sperimentazioni ed avventure precedenti.

Svanisce la fase in cui si tendeva incondizionatamente ad appagare l’altro, anche a discapito delle proprie esigenze e si iniziano a negoziare compromessi volti alla felicità talvolta più propria. Frequentemente ci si dimentica che il successo di una relazione é prodotto dalla costante attenzione ai reciproci bisogni, desideri e necessità.

Non sempre, inoltre, si é consapevoli delle differenze esistenti tra uomini e donne nella loro modalità d’amare, oltre alle loro specifiche e differenti caratteristiche di personalità. Accade spesso di rendersi conto di non capire l’altro o non riconoscerlo, come si riteneva di saper fare prima o di sentirsi messi da parte, trascurati, proprio perché non più premuniti e coccolati dalle sue plurime attenzioni.

Si comincia a dubitare sulla probabilità di avere progetti comuni a breve, medio e lungo termine, o di aver perso la complicità ed il suo sostegno nei momenti difficili. Può succedere anche, che uno si senta dominato e respinto, l’altro soffocato e insoddisfatto, o che si sia troppo dipendenti dall’altro anche per qualsiasi minima decisione.

Qualsiasi coppia affronterà sempre momenti difficili o situazioni fonte di profonda tensione e disaccordo. Molteplici sono le possibilità di sviluppo ed espressione delle dinamiche coniugali inerenti la vita di coppia.

Spesso dietro ad una crisi improvvisa si nascondono attriti ed incomprensioni che si covavano da tempo.

Molti conflitti potranno far vacillare l’equilibrio e l’armonia, ma l’accettarli ed il gestirli razionalmente, piuttosto che cercare sempre di risolverli, é ciò che più contraddistingue una coppia felice, con possibilità di risoluzione della crisi, da una coppia infelice, a rischio di rottura.

Le coppie felici, sono quelle che nonostante conflitti insolubili e crisi inevitabili, sono riuscite a creare un clima di fiducia, rispetto e ammirazione reciproca.

In quelle infelici possono mancare l’impegno e la conoscenza utile a sostituire le strategie distruttive con altre costruttive e risolutive.

Principali disaccordi e malcontenti possono prodursi quando non vi é una reciproca intesa e concordanza tra i partner:

  • per la gestione del budget familiare
  • i rapporti con le rispettive famiglie o con gli amici di ciascuno
  • l’equa divisione delle incombenze domestiche
  • l’intesa su principi educativi comuni per i figli
  • la vita intima e sessuale
  • la capacità di conciliare la vita professionale con quella di coppia e familiare
  • il rapporto con i figli del partner avuti da relazioni precedenti
  • il rapporto con gli ex
  • cambiamenti di carriera di uno dei due coniugi
  • la perdita del lavoro
  • l’arrivo di un figlio
  • la crisi di mezza età
  • un tradimento
  • il logoramento ed il cambiamento della stima e dei sentimenti nei confronti del partner
  • il pensionamento
  • la morte di una persona cara

Tutti questi casi possono poi gettare nella disperazione o nella depressione uno degli appartenenti alla coppia, o creare risentimento e delusione nel partner frustrato ed offeso, e portare talvolta ad un eventuale separazione o divorzio.

La capacità di comprensione, l’accettazione ed il perdono dell’altro, nonché mettersi in discussione e voler recuperare per il bene di entrambi, come la flessibilità, l’umorismo e l’ironia, saranno indicatori attendibili della possibilità di superamento della crisi.

Attraverso la terapia individuale o di coppia, si analizzeranno le modalità relazionali disfunzionali di approcciarsi, interagire e comunicare con l’altro, sostituendole con altre gratificanti per entrambi. Una volta emersi ed elaborati gli eventuali traumi, rancori o ferite irrisolte, si potrà raggiungere insieme un maggiore livello di soddisfazione di coppia e felicità che tenga conto dei desideri e dei bisogni di entrambi.

Si svilupperà un nuovo inizio, più realistico e solido, perché ancorato e radicato su una maggiore autostima di sé e considerazione dell’altro.

Passioni comuni ad entrambi e spazi autonomi di libertà ove talvolta rifugiarsi, o grazie ad essi rigenerarsi, daranno luogo ad una nuova danza reciproca.

La focalizzazione sugli aspetti positivi del partner e su ciò che insieme si possiede, piuttosto che su quello di cui si è privi, sarà uno dei tanti metodi utilizzati durante la mediazione e l’iter psicologico. L’incapacità di rilassarsi e distrarsi dalle numerose ruminazioni e difficoltà, potranno dissolversi con tecniche di rilassamento, mindfullness, e training autogeno.

Tali tecniche porteranno all’acquisizione di una maggiore consapevolezza corporea e mentale e all’auto-guarigione. Potranno esservi delle modalità cognitive di ragionamento distorte ed irrazionali da smantellare, derivate dalle tante situazioni di trascuratezza, deprivazione ed abuso dell’infanzia. Se non risolte, esse non permetteranno mai alla persona di vivere, godere, o scegliere una relazione sana, dalla quale non scappare e distinguerla da una nociva, da interrompere o evitare.

Tante sono le persone che non si sentono amate e non si sentono mai rassicurate dalle molteplici dimostrazioni e rassicurazioni dell’altro e che per paura di essere abbandonate, stancano l’altro o lo controllano ossessivamente, fino a provocarne poi, proprio la cosa di cui tanto avevano paura. Solo lavorando con queste emozioni distorte e con le modalità comportamentali ed i pensieri automatici che a queste sono connesse, si potrà vivere una relazione per quella che é, nel presente, nel qui e ora, senza ricercare nel compagno attuale, il risarcimento di ferite legate a situazioni o vicende precedenti.

In altri casi, invece, ossia nelle situazioni nocive, la crisi di coppia é positiva ed indica il fatto che la persona passiva e vittima dell’altro, comincia ad esaurire la resistenza allo sconforto, ai problemi, ai conflitti insolubili e dannosi per essa, ed a prendere consapevolezza e voler uscire da questa relazione dolorosa e velenosa in cui per troppo tempo è stata immersa.

Situazioni di incompatibilità, lotta per la soddisfazione dei propri bisogni legittimi, alcolismo, tossicomania, dipendenza di qualsiasi tipo, possessione, oppressione, prevaricazione, o violenza fisica nei confronti del partner e dei loro figli, non possono essere digerite, negate, o accettate.

Situazioni relazionali in cui domina la violenza psicologica, espletata attraverso il vuoto affettivo, l’indifferenza verso i propri desideri, l’isolamento dagli altri amici o familiari e colleghi, la menzogna, il silenzio, le manipolazioni e le umiliazioni intime e sociali, sono da interrompere il prima possibile.

Con l’aiuto di un terapeuta empatico, comprensivo e non giudicante, la persona verrà aiutata a non vergognarsi ulteriormente per quanto finora subito, ma ad instaurare una relazione sicura ed una tale fiducia nel terapeuta da potergli esprimere qualsiasi dubbio, esitazione, limite e difficoltà.

Maturando il coraggio di vivere il proprio bene e non sopravvivere all’altrui male, si accompagnerà la persona, rispettando sempre i suoi tempi ed i suoi voleri, alla possibile decisione di separarsi.

Non è, dunque, l’amore che lega due persone nel tempo; bensì la qualità della loro relazione che li conduce ad esso. L’amore é sia lo scopo che il risultato della loro relazione.

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Scritto da

Dott.ssa Talenti Erica

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