La costruzione delle relazioni sentimentali

Con questa prima riflessione diamo inizio a un breve ciclo di articoli il cui obiettivo è analizzare le relazioni sentimentali.

31 GEN 2018 · Tempo di lettura: min.
La costruzione delle relazioni sentimentali

"Se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola", Massimo Gramellini.

Con questa prima riflessione diamo inizio a un breve ciclo di articoli il cui obiettivo è analizzare le relazioni sentimentali: la costruzione dei rapporti di coppia, i problemi in cui ci si può imbattere nel tentativo di renderle stabili e, infine, le difficoltà nel momento in cui si decide di interromperle.

Iniziamo con la costruzione delle relazioni sentimentali.

E voi? Cosa ne pensate? Intanto, noi di GuidaPsicologi ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Patrizia Mattioli. Vi lasciamo leggere le sue parole.

La nostra identità personale è molto legata al rapporto con gli altri, e i rapporti sentimentali hanno un ruolo fondamentale in questo senso. Formare legami di coppia stabili e riprodurre il proprio patrimonio genetico sono considerati traguardi importanti dello sviluppo. Anche se non tutti scelgono di vivere in coppia o di avere figli, tutti sentono l'impulso a innamorarsi, letteralmente "accendersi d'amore per l'altra persona", e costruire con un partner un rapporto esclusivo.

L'innamoramento avviene di solito nella fase iniziale della relazione ed è caratterizzato dall'irrazionalità, dalla fusione, dalla cecità affettiva. Durante l'innamoramento l'altro rappresenta tutto il mondo. Vediamo in lui e in noi solo quegli aspetti che ci permettono di operare un'idealizzazione (cioè di escludere dalla consapevolezza, o di dare poco valore, a tutte le caratteristiche personali e dell'altro considerate negative).

I primi innamoramenti sono molto brevi e poco coinvolgenti. Cominciano in genere durante l'adolescenza (le cotte), e permettono di iniziare a prendere consapevolezza della propria proponibilità e della propria capacità di provare ed esprimere sentimenti d'affetto

I primi innamoramenti funzionano proprio da conferma dell'identità che si va strutturando, e un eventuale rifiuto rappresenta perciò una non conferma: per questo può essere fonte di grande angoscia e dolore. La gelosia, che è un sentimento molto presente nei rapporti di coppia adolescenziali, tende a garantire con i comportamenti che stimola (per esempio il controllo più o meno pressante della vicinanza dell'altro) l'esclusività del rapporto con il partner, favorendo il sentimento di accettazione e confermando il proprio senso di sé.

La prima delusione è in genere molto dolorosa, non tanto per l'intensità del sentimento provato quanto perché, essendo la prima esperienza, non si hanno ancora i mezzi per capire i motivi del fallimento che nella maggior parte dei casi è dovuto al fatto che i due ragazzi vivono tempi psicologici diversi: uno è pronto per un legame e l'altro no, oppure si immagina un certo tipo di rapporto e l'altro no, oppure si ritrovano vicini due ragazzi che non hanno niente in comune al di là del desiderio di sperimentare l'amore. Questo può valere anche per relazioni più adulte.

Anche da adulti, comunque, quando si hanno più esperienze alle spalle e le capacità di relazione sono più articolate, un rapporto che si chiude provoca sempre molta sofferenza perché chiama in causa non soltanto un sentimento ma anche la base del nostro sentirci vivi cioè il senso d'identità personale.

Alla fase irrazionale dell'innamoramento fa seguito una fase più pacata di amore in cui il legame è più intimo e si possono tollerare periodi più lunghi di distacco. La maggiore intimità, oltre ad arricchire la comunicazione e l'espressione della propria sessualità, è la condizione per non sentirsi soli.

L'amore più che un sentimento è un processo e come tale è più basato sulla condivisione di progetti che sulla forte attrazione caratteristica della fase iniziale. Se la fase dell'innamoramento non è seguita dalla fase più pacata della condivisione di affetti, sensazioni e scopi (che possono andare dalla decisione di comprarsi casa a quella di avere figli), il forte interesse provato per l'altra persona svanisce rapidamente lasciando soltanto un grande senso di vuoto.

Chi ha paura di mettere a nudo una parte di sé, di dipendere affettivamente dall'altro, di confondersi con l'altro, avrà difficoltà ad entrare nella fase più matura e i suoi rapporti sentimentali saranno caratterizzati dal susseguirsi di innamoramenti che si esauriscono velocemente.

Conoscere approfonditamente il partner comporta la fine dell'idealizzazione e la presa di consapevolezza delle cose che si hanno in comune: se le differenze superano le affinità, se è possibile continuare o se è meglio interrompere il rapporto, soprattutto se si possono raggiungere obiettivi condivisi. È stato stimato che la fase di attrazione tra due partner dura più o meno dai due ai tre anni e questo probabilmente spiega perché vi sia una prevalenza di interruzioni nei rapporti di coppia intorno al quarto anno.

Hai bisogno di ulteriori informazioni su questo tema? Chiedi informazioni privatamente alla Dott.ssa Patrizia Mattioli.

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Scritto da

Dott.ssa Patrizia Mattioli

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Socio ordinario della Sitcc. Consulente scolastico. Lavora da trent’anni in campo clinico e scolastico. Ha pubblicato Itinerario di Psicologia (2008), Uno Psicologo nella Scuola (2015) e Attaccamenti a Scuola (2017). Autrice di numerosi articoli pubblicati nel web e su riviste di settore. Blogger per Il Fatto Quotidiano

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