Mindful eating: consapevolezza nel mangiare

Come mangiare con consapevolezza? Vi proponiamo qualche consiglio!

26 GIU 2017 · Tempo di lettura: min.
Mindful eating: consapevolezza nel mangiare

Spesso si mangia di fretta e con poca consapevolezza. Attraverso il mindful eating è possibile prendere coscienza della propria alimentazione.

Sei cosciente di come mangi ma anche del perché? Probabilmente, come la maggior parte delle persone, non presti reale attenzione al modo in cui ti alimenti.

Nonostante sia un bisogno primario dell'uomo, spesso mangiare diventa un gesto meccanico, svuotato completamente della sua importanza a livello salutare e psicologico.

Dall'idea di essere maggiormente coscienti della nostra alimentazione, nasce un nuovo tipo di mindfulness, la cosiddetta "mindful eating". Se la mindfulness si basa sulla consapevolezza, raggiunta rivolgendo l'attenzione verso il proprio corpo, il mindful eating si basa anch'esso sulla consapevolezza ma attraverso una alimentazione cosciente e salutare. Ciò vuol dire essere in grado di godere dei pasti, di sapere come e quanto si mangia e di ascoltare le proprie emozioni e sensazioni nei confronti di ogni cibo che assaporiamo.

Mettere il pratica il mindful eating

Quali sono i principi cardine che reggono il mindful eating? Ecco alcuni dei più importanti.

Sensazione di fame

Fatti una domanda: sono davvero affamato? Sei sicuro di avere fame nel momento in cui ti siedi a tavola? Per quanto sia importante avere una alimentazione piuttosto regolare, attraverso i 5 (o più) pasti al giorno, bisogna controllare le quantità e soprattutto i segnali che ci invia il nostro corpo rispetto alla fame e alla sazietà. Questi stimoli sono indispensabili per non continuare a mangiare anche quando non è più necessario.

Siediti per mangiare

Spesso andiamo di fretta sottovalutando l'importanza dei pasti. Ricorda: anche se vai di fretta, siediti per mangiare! Pensandoci bene, puoi mangiare impiegando lo stesso tempo. Mangiare in piedi è scomodo e sgradevole!

Essere consapevoli di cosa si sta mangiando

Non sono importanti solamente le quantità e il quando vengono consumati i cibi ma anche il cosa si mangia. Fare una lista della spesa e scegliere accuratamente e consapevolmente gli alimenti che compriamo è indispensabile per alimentarci bene.

Assaporare e godere del cibo

Utilizzate tutti e cinque i sensi per assaporare il cibo. Per fare questo è necessario - lo ripetiamo - sedersi a tavola e non mangiare di corsa o in piedi. Guardate il vostro piatto, sentite il profumo della pietanza. Tagliate gli alimenti in piccoli pezzi e assaporate ogni piccolo boccone. Ciò è indispensabile non solo per sentire il sapore del cibo ma anche per masticare con lentezza. Per fare in modo che i 5 sensi siano concentrati sul presente, inoltre, è indispensabile evitare le distrazioni come la tv, il computer o il lavoro.

Mangiare lentamente

I primi segnali di sazietà, quando si è a tavola, arrivano circa dopo 20 minuti dall'inizio del pasto. Per questo, se mangiamo molto velocemente, oltre a non assaporare il cibo e a rendere più difficile la digestione, ingeriremo più di quello di cui realmente abbiamo bisogno. Fai passare qualche minuto fra le varie portate in modo tale da renderti conto quando sarai realmente sazio.

Evita le distrazioni

Guardare la televisione, leggere il giornale, giocare con lo smartphone o lavorare mentre si mangia sono tutte attività che impediscono di assaportare interamente ciò che stiamo mangiando. Si tratta di ascoltare il nostro corpo, quindi quando siamo distratti lo stiamo semplicemente ignorando. Questo non significa mangiare in silenzio, sempre che la conversazione non ci impedisca di fruire del cibo.

Oltre a questi piccoli consigli, può essere utile anche la meditazione per essere ancor più consapevoli del proprio corpo e dei propri bisogni. Non scoraggiarti se sia il mindful eating che la meditazione non saranno facili da mettere in pratica inizialmente. Per avvicinarsi a queste tecniche esistono numerosi corsi che aiutano a imparare a vivere la propria vita in maniera più consapevole.

Se hai qualche difficoltà nel tuo modo di rapportarti al cibo, consulta il nostro elenco di professionisti in disturbi alimentari.

Questo articolo è stato scritto prendendo in considerazione l'esperienza clinica e gli anni di formazione, non ha valore diagnostico o statistico.

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Scritto da

Dott. Matteo Agostini

Sono il Dott. Matteo Agostini, laureato in Scienze Psicologiche Applicate e con Laurea Magistrale in Psicologia Clinica. Ho acquisito competenze nell’ambito della psicologia clinica, della neuropsicologia clinica, e della psico-sessuologia. Sono Tutor per bambini e ragazzi con ADHD/DSA presso il CCNP San Paolo di Roma e consulente sessuale e nutrizionale.

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Commenti 1
  • Stefano Artioli

    Ottimo consiglio, che comunque cerco di attuare da alcuni mesi.

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